Il Sindaco di Ravenna risponde a signora supermultata: ora è tardi, bisognava fare qualcosa nel 2009

La vicenda quasi incredibile, perfino paradossale, ormai la conoscete. Una ravennate che per 15 anni ha gestito un'attività commerciale in via Mariani, si è ritrovata a dover pagare più di 50.000 euro di multe per aver dimenticato di rinnovare i permessi di transito e di carico/scarico in zona a traffico limitato. La notizia è apparsa ieri su "Il Resto del Carlino" e noi l'abbiamo ripresa.
Il fatto in realtà risale al 2009 quando la donna si dimentica di rinnovare il permesso di transito in ztl. "A differenza di adesso - ha detto la signora - all'epoca non si riceveva alcun avviso quando si avvicinava la scadenza. E così mi è passato di mente".
Ma poi la signora ritrova la memeoria, perchè nel settembre di quell'anno le vengono consegnati 213 verbali di 86 euro ciascuno. Così la commerciante si reca al comando di Polizia Municipale per chiedere cosa fare e le viene detto di non preoccuparsi, se avesse rinnovato subito il permesso, i verbali sarebbero stati archiviati.
Nel frattempo la signora, dopo aver ricevuto le multe, il 23 settembre, chiede e ottiene subito il rinnovo dei permessi, ma a distanza di molti mesi le vengono recapitati gli avvisi di pagamento con relative ingiunzioni. L'importo delle sanzioni era raddoppiato a causa delle more e di altre spese, comprese quelle di giudizio: un totale quindi di 50.337 euro da pagare.
"Una cifra assurda, un incubo - afferma la donna - che continua, dato che mi sono state pignorate le due case e il 3 gennaio ho scoperto che sulla mia auto era stato emesso un provvedimento di fermo. Non so cosa fare o a chi rivolgermi. Ho inviato una mail al sindaco de Pascale e sto aspettando una risposta".
Il Sindaco di Ravenna ha risposto oggi sulle pagine de Il Resto del Carlino edizione di Ravenna. Nella sua risposta Michele de Pascale ricorda che "la vicenda ha avuto il suo ultimo esito nel luglio del 2015 (due anni e mezzo fa) con una sentenza che ribadisce il giudizio di primo grado, confermando gli importi delle sanzioni." E aggiunge: "Ammesso e non concesso che fosse possibile fare qualcosa, questo lo sarebbe stato nel 2009, non nel 2018."
Ora non c'è più nulla da fare, nè può nulla il Sindaco. Infine Michele de Pascale si scusa in qualche modo con la signora perchè - dice - tutte le mail e le lettere che riguardano multe e sanzioni vengono automaticamente reindirizzate alla Polizia Municipale o all'Ufficio Tributi, cioè il Sindaco non ne prende visione e non se ne occupa direttamente. Quindi non ha visto né ha potuto rispondere alla missiva della signora. E di questo si scusa, appunto.