Teatro. All'Alighieri di Ravenna le repliche del capolavoro di Eduardo De Filippo "Questi fantasmi"

Nel weekend il Teatro Alighieri di Ravenna propone le repliche di Questi fantasmi!, testo di Eduardo De Filippo per la regia di Marco Tullio Giordana, in scena da sabato 9 alle ore 21 e domenica 10 febbraio con inizio alle 15.30. La replica del 10 febbraio è audiodescritta per non vedenti e ipovedenti a cura del Centro Diego Fabbri di Forlì.
Sabato 9 febbraio alle 18 la compagnia incontra il pubblico in dialogo con Carmelo Domini, giornalista del Corriere Romagna.
Il nodo centrale della vicenda, in un equilibrio tra comico e tragico, è la vita messa tra parentesi, sostituita da un’immagine, da un travestimento, da una maschera che le circostanze impongono. Tra fantasmi interiori e apparizioni scomode, si tratteggia la Napoli del dopoguerra. Uno sguardo senza sconti e senza stizza sulla città di Eduardo, in bilico tra un dolore che non l’ha mai abbandonata e l’anima gioiosa che la contraddistingue.
«Ho deciso di affidare il testo – ha dichiarato Carolina Rosi – alla preziosa e attenta regia di Marco Tullio Giordana perché sicura che ne avrebbe esaltato i valori e i contenuti, che avrebbe abbracciato la compagnia e diretto la messinscena con lo stesso amore con il quale cura ogni fotogramma».
Questi fantasmi!, una delle commedie più importanti di Eduardo, tra le prime a essere rappresentata all'estero (nel 1955 a Parigi, al Théâtre de la Ville – Sarah Bernhardt), ha raccolto unanimi consensi in tutte le sue diverse edizioni: un successo assoluto ascrivibile allo straordinario meccanismo di un testo che, nel perfetto equilibrio tra comico e tragico, propone uno dei temi centrali della drammaturgia eduardiana: quello della vita messa fra parentesi, sostituita da un’immagine, da un travestimento, da una maschera imposta agli uomini dalle circostanze.
In questa commedia dolce-amara, le cose non sembrano quel che sono; nel gioco imprevedibile e complesso dei sentimenti, nell’alternarsi di luce e d’ombra, di farsa e tragedia, i fatti messi in scena non risolvono i dubbi che lo spettatore si pone in relazione al carattere e alle reali intenzioni dei personaggi. Pasquale Lojacono sublima la realtà: scambia l'amante della moglie per un fantasma che gli fornisce benessere, soldi e agiatezza. Eduardo riesce a superare se stesso, il retaggio della tradizione e le sue stesse esperienze di scrittura fino ad allora collaudate.
La tecnica della farsa, lo scambio delle persone – ci si riferisce all'ipotetico fantasma ma si parla, in realtà, dell'amante della moglie – l'utilizzo di un vasto repertorio attorico per creare le varie situazioni (la sceneggiata di Armida, i dialoghi con il portiere, il racconto della visione dei fantasmi di Carmela), il mondo dei valori piccolo borghesi dove alla famiglia si contrappone un unico personaggio esterno, a rappresentare "gli altri" (il dirimpettaio, professor Santanna, "anima utile che non si vede"), l'ansia di trovare al di là di questa realtà una soluzione, tutto si mescola in un gioco perfetto nell'incastro e nell'equilibrio.
La domanda che tutti si pongono dopo aver visto Questi fantasmi! è: Pasquale Lojacono crede veramente nell'esistenza degli spiriti che infestano la sua casa e nella benevolenza che questi gli mostrano facendogli continui regali? O, piuttosto, il nostro protagonista è un gran furbacchione che sta sfruttando la situazione per trarne vantaggio?
Divisa in tre atti, è stata scritta nel 1945 ed è la seconda, dopo Napoli Milionaria, a far parte della raccolta Cantata dei giorni dispari. Eduardo si ispirò probabilmente per la sua realizzazione a un episodio di cui fu protagonista suo padre, Eduardo Scarpetta. Racconta infatti quest’ultimo che la sua famiglia, in ristrettezze economiche, fu costretta a lasciare la propria abitazione da un giorno all’altro.
Il padre riuscì a trovare in poco tempo una nuova sistemazione, all’apparenza eccezionale in rapporto all'affitto ridottissimo da pagare. Dopo alcuni giorni si chiarì il mistero: la casa era frequentata da un impertinente “monaciello”.
Nel cast, che unisce diverse generazioni di attori, ci sono Gianfelice Imparato (volto notissimo di cinema e televisione: nel 2012 è il commissario Libero Sanfilippo nella serie prequel Il giovane Montalbano, poi interpreta Gaetano Nobile nel 2015 nella serie TV 1992 e nel 2017 nella successiva 1993, con Stefano Accorsi), nel ruolo di Pasquale Lojacono, affiancato da Carolina Rosi (Maria, sua moglie) e da Nicola Di Pinto (Raffaele, portiere), Massimo De Matteo (Alfredo Marigliano), Giovanni Allocca (Gastone Califano), Paola Fulciniti (Armida), Gianni Cannavacciuolo, fino ai giovanissimi Federica Altamura, Andrea Cioffi e Viola Forestiero.
BIGLIETTI
Platea e palco I, II e III ordine
intero 26 € / ridotto* 22 € /under30 18 € / under20 9 €
Galleria e palco IV ordine
intero 18 € / ridotto* 16 € /under30 11 € / under20 9 €
Loggione
intero 7,50 € / under30 5,50 €
BIGLIETTERIE
Biglietteria Teatro Alighieri, via Mariani 2 Ravenna, tel. 0544 249244, aperta tutti i feriali dalle 10 alle 13, il giovedì anche dalle 16 alle 18 e da un’ora prima di ogni spettacolo. Biglietteria Teatro Rasi, via di Roma 39 Ravenna, tel. 0544 30227 aperta il giovedì dalle 16 alle 18 e da un’ora prima di ogni spettacolo.
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