Ravenna, per Accademia di Belle Arti e Istituto Musicale Verdi statizzazione e Politecnico delle arti

Importanti novità per l’Alta formazione artistica e musicale ravennate: non solo la statizzazione, ma anche la nascita del Politecnico delle arti di Ravenna. C’è questo, nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, nel futuro dell’Accademia di Belle Arti e dell’Istituto superiore di studi musicali Giuseppe Verdi. La notizia è stata annunciata quest’oggi, 10 settembre, durante la conferenza stampa in Municipio, alla presenza del sindaco Michele de Pascale, dell’assessora all’Istruzione superiore e università Ouidad Bakkali, della direttrice dell’Istituto superiore di studi musicali G. Verdi, Anna Maria Storace, e di Paola Babini, coordinatrice didattica dell’Accademia di belle arti.

Il Sindaco de Pascale l’ha definita “una grande occasione per l’alta formazione artistica ravennate”. “La statizzazione comporterà risorse importanti da parte dello Stato, per le due istituzioni, che hanno deciso di fare un percorso insieme – ha spiegato il primo cittadino -. Avremo quindi una federazione, una collaborazione più forte e più stretta, con progetti in comune, anche con nuovi profili di insegnamento comune. L’amministrazione comunale tra fine 2019 e inizio 2020, ha intenzione di far uscire un bando per una nuova sede nel centro della città, a disposizione di entrambe le istituzioni per poter avere più spazi sia per gli studenti che per gli insegnati”.

“A breve il consiglio comunale si esprimerà sulla delibera relativa agli indirizzi per la statizzazione dei due istituti di alta formazione artistica, che sarà esaminata proprio nel pomeriggio di oggi, 10 settembre, dalla commissione consiliare 6 e che costituisce l’ultimo passaggio per completare la candidatura alla statizzazione, che dovrà essere presentata entro il 30 settembre tramite la relativa piattaforma informatica” ha spiegato l’Assessore Bakkali.

Sono tre i principali indirizzi contenuti nella delibera: il primo riguarda il progetto di federazione tra le due istituzioni, con l’obiettivo di creare un polo di alta formazione sul territorio. Accademia e Verdi manterranno la loro autonomia, accorpando però la gestione di alcune attività, come gli insegnamenti comuni a entrambi (inglese e informatica ad esempio), i servizi di diritto allo studio, promozione e orientamento. E anche la direzione amministrativa sarà unica. Per quanto riguarda il tema delle risorse, è previsto che l’amministrazione metta a disposizione di ciascuno dei due istituti almeno 50mila euro all’anno, per la realizzazione di produzioni artistiche e progetti che coinvolgono l’intera comunità cittadina, oltre alla parte di spese fisse di gestione che il Comune continuerà a sostenere.

Altra novità riguarda il tema delle sedi: come chiesto dallo Stato, il Comune dovrà continuare ad assicurare la disponibilità gratuita degli edifici attualmente utilizzati da Accademia e Verdi. In più si prevede di mettere a disposizione una nuova ulteriore sede idonea allo svolgimento delle attività amministrative e di segreteria, didattiche e di produzione, anche comuni, che gli istituti federati svilupperanno.

In mancanza di notizie certe rispetto al bando per l’edilizia Afam, che avrebbe dovuto mettere a disposizione fondi destinati a riqualificare immobili da destinare ad attività di alta formazione, l’obbiettivo dell’amministrazione comunale è quello di  mettere a disposizione immediatamente una sede idonea in centro storico. “Pensiamo a un immobile in affitto che possa ospitare alcune attività di quello che sarà il Politecnico delle arti di Ravenna, a partire da un auditorium per la musica e spazi espositivi per i lavori dell’Accademia – ha spiegato de Pascale . Un luogo aperto anche alla fruizione della cittadinanza, che integrerà le sedi universitarie presenti in centro storico, a creare un campus diffuso che veda una vivace e dinamica presenza degli studenti nel cuore della città”.

“Ci troviamo di fronte – aggiunge l’assessora all’Istruzione Ouidad Bakkali – a uno degli ultimi passaggi verso la statizzazione. Auspichiamo che a breve venga nominata la commissione che esaminerà le istanze, che verranno presentate dalle due accademie storiche di Ravenna e Bergamo e da una ventina di istituti musicali”.

La federazione dei due istituti dovrebbe garantire una premialità a livello di punteggio nella valutazione della candidatura ravennate.

Si prevede che l’esito arrivi entro la primavera e che la statizzazione sia effettiva dall’1 gennaio 2021 – ha spiegato l’assessora -. Il percorso è stato lungo e complesso, ma a partire dal 2017 ha compiuto continui e costanti passi che hanno già prodotto dei risultati. Basti pensare che, per quanto riguarda l’Accademia siamo passati da anni nei quali su 700mila euro di costi lo Stato ne copriva 140mila, ad anni, come il 2019, nei quali su 940mila euro di costi lo Stato ne copre 560mila. E per quanto riguarda il Verdi siamo passati da annualità nelle quali su 1.664.000 euro di spese lo Stato ne copriva 540mila, ad anni, come quello in corso, nel quale su 1.570.000 euro di costi, lo Stato ne sostiene 940mila”.