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Zannoni (Lega): “A Bagnacavallo solo commemorazioni a senso unico”

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“Lunedì 10 febbraio ricorreva il Giorno del Ricordo delle vittime delle Foibe, è la legge n.92 del 30 marzo 2004, oltre che la doverosa memoria, storia che lo impone” esordisce così Luca Zannoni, capogruppo della Lega in Consiglio Comunale di Bagnacavallo.

La legge infatti prevede di celebrare con eventi commemorativi su tutta la penisola il ricordo delle vittime della feroce e violenta repressione messa in atto dai miliziani titini nel periodo ufficialmente compreso tra il 1943 e il 1947.

In quel periodo, infatti,  le milizie del maresciallo Tito, con la collaborazione dei partigiani comunisti attivi in quelle zone, occupavano militarmente i territori di Istria e Dalmazia, procedendo ad una vera e propria pulizia etnica ai danni di cittadini italiani residenti nella zona.

A termine di “processi” sommari spesso presieduti dai capi brigata i “colpevoli” venivano gettati, vivi o morti che fossero, nelle cavità carsiche di cui la zona è ricca, meglio note come foibe.

“Come sottolineato anche dal capo dello Stato Mattarella”, continua il capogruppo leghista “<>.

Notiamo con rammarico – commenta il gruppo consiliare leghista – che, pur essendo nel 2020, una di queste sacche risiede proprio nel nostro Comune, in quanto proprio a Bagnacavallo non si è celebrata la giornata del Ricordo, e ad oggi sul territorio comunale non sono state dedicate né una via né una targa.

Come gruppo consiliare stigmatizziamo l’operato del sindaco Proni e della sua giunta, perché non esistono martiri di serie A o di serie B, soprattutto quando si parla del più grande massacro di vittime civili in tempo di pace.”

“La tragedia vissuta dagli italiani residenti in quei territori – prosegue Zannoni – non deve essere dimenticata, soprattutto perché oltre alla gran quantità di persone uccise, bisogna tenere conto anche delle migliaia di persone costrette ad abbandonare le loro case per sfuggire all’ondata di violenza,  solamente per la “colpa” di essere italiani.

Considerando che pochi giorni fa (il 27 gennaio, ndr) – concludono i consiglieri leghisti – è stato giustamente celebrato il Giorno della Memoria, riteniamo oltraggioso che il Comune di Bagnacavallo non abbia provveduto ad attuare una eguale considerazione nei confronti di questa altra drammatica vicenda, chiediamo pertanto che il Comune porga rimedio a questa mancanza, organizzando la commemorazione che questa tragedia merita,  al fine di evitare una divisione di odio in base a criteri di comodo.”

Luca Zannoni, capogruppo Lega Bagnacavallo

 

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Commenti

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  1. Scritto da Stefano K.

    Purtroppo, come consueto da parte di una certa destra, si sta decontestualizzando gli eventi storici, in particolare una tragedia ingiustificabile come quella delle foibe andrebbe analizzata e ricordata assieme al contesto più ampio; contesto che è fondamentale per capire. Invece la destra smemorata come quella del sig. Zannoni, probabilmente per convenienze politiche, preferisce tralasciare le indicibili violenze commesse nel ventennio fascista contro le popolazioni “culturalmente inferiori” come i sloveni e i croati. Giusto ricordare, ma correttamente. Segnalo alla redazione che la foto di copertina, come è stato confermato dagli storici, si riferisce alla fucilazione sommaria di prigionieri da parte degli italiani nel villaggio di Dane, in Slovenia, nel 1942. Quindi violenza fascista, non titina.