Stress da coronavirus. E’ normale sentirsi tristi e confusi.

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Paola Fantinelli, Commissario Anmic Provincia di Ravenna, suggerisce alcune indicazioni utili su come affrontare l’emergenza Covid19 in queste settimane di misure restrittive: “è normale in questo momento che molti cittadini si sentano preoccupati, allarmati, confusi sul da fare. Il cambiamento delle nostre abitudini di vita, scolastiche, lavorative, sociali, influisce sulla vita di adulti, bambini, anziani e persone fragili determinando senza alcun dubbio molte difficoltà. Durante una situazione di crisi, è normale potersi sentire tristi, stressati, confusi, impotenti, agitati o spaventati”.

“Teniamo presente che durante le condizioni di emergenze la maggior parte delle persone sono soggette a stress e possono sviluppare sintomi transitori di tipo emotivo o psicosomatico. Tali disagi vengono solitamente  superati spontaneamente nel tempo, grazie alle proprie risorse interne, alle strategie personali ed al supporto della comunità in cui si vive. In qualche caso, possono invece non risolversi nel tempo e rimanere oltre l’emergenza. Solo in questi casi sarà necessario eventualmente chiedere aiuto e rivolgersi ad un professionista” prosegue la Fantinelli – Più in generale per la gestione dello stress ed il mantenimento del tono dell’umore è utile mantenere uno stile di vita il più possibile regolare: dieta bilanciata, sonno regolare, un po’ di semplice esercizio fisico. Può essere utile, nei momenti di sconforto ricordare come in passato abbiamo affrontato efficacemente le avversità della vita e come abbiamo gestito le nostre emozioni. Per tenere la mente occupata, ridurre l’ansia e trascorrere con maggiore serenità questo periodo è consigliabile cercare attività gradevoli per passare il tempo: leggere libri, guardare film, ascoltare musica, cucinare, rispolverare giochi da tavolo, piccoli lavori di fai da te… è un ottimo momento per scoprire nuovi hobby, ciascuno in base al proprio gusto”.

“In particolare in presenza di minori è importante non stravolgere le normali consuetudini in quanto i bambini sono molto sensibili ai cambiamenti e alle preoccupazioni di chi gli sta vicino. Nel raccogliere le informazioni è importante utilizzare fonti attendibili che ci possano aiutare a determinare con precisione il reale, in modo da poter prendere precauzioni ragionevoli. E’ importante all’interno del contesto abitativo essere disponibili all’ascolto ed al confronto, in particolare sui temi legati al momento. E’ infatti necessario non rendere il Coronavirus, o le preoccupazioni ad esso correlate un “tabù”, permettendo ad ognuno di potersi informare ed esprimere liberamente. Al contempo tale argomento non dovrebbe monopolizzare la comunicazione occupando la centralità di tutte le nostre conversazioni” suggerisce .

“I bambini possono rispondere allo stress in diversi modi, come essere più insistenti, ansiosi, arrendevoli, arrabbiati, oppure essere agitati, bagnare il letto ecc. In questi casi, ed in particolare nei momenti difficili, è importante rispondere alle loro reazioni confortandoli, ascoltando le loro preoccupazioni. In caso di separazione (ad es. ricovero in ospedale) è fondamentale stabilire contatti regolari (ad es. via telefono) e rassicurali. Visto il grande cambiamento nella propria routine affrontato sia dai bambini che dagli adolescenti in questo momento, è importante parlare di ciò che è accaduto, spiegare cosa sta succedendo e fornire loro chiare informazioni e rassicurazioni utilizzando parole che siano in grado di capire a seconda dell’età. Dare indicazioni su come ridurre il rischio di essere contagiati e fornire informazioni, in modo rassicurante, su cosa potrebbe accadere, può essere di grande aiuto nel prevenire stati di panico e paura”.
“Infine, seguire regolarmente una routine giornaliera nell’ambiente domestico (scuola virtuale/apprendimento e tempo per giocare/passare il tempo) può aiutare sia gli adulti che bambini a rilassarsi e sentirsi più al sicuro. Questo stravolgimento delle nostre attività quotidiane determina indubbiamente una necessità di adattamento alla nuova situazione che può comportare molte difficoltà e disagi. Se per qualcuno l’entrare in relazione più stretta con i nostri cari, avere disponibilità temporale per i nostri interessi ed infine trovarsi nella anomala situazione di stare da soli con noi stessi, costituiscono anche occasioni di crescita e di riflessione, per molti altri, in particolare se soli, fragili o malati il malessere è la condizione prevalente – conclude -. E’ importante quando sentiamo prevalere le difficoltà cercare un contatto interpersonale, anche telefonico, che faccia sentire meno soli, parte della nostra comunità e ci aiuti ad individuare strategie per affrontarne al meglio anche questi momenti”.

SOSTEGNO PSICOLOGICO PER OPERATORI SANITARI DELL’AUSL ROMAGNA, FAMIGLIARI E PERSONE AMMALATE di COVID 19

L’Azienda Ausl Romagna ha attivato un supporto di SOSTEGNO PSICOLOGICO organizzato dal Programma Aziendale di Psicologia, per l’emergenza relativa al coronavirus.
Il servizio, del tutto gratuito, è rivolto a:
– Operatori sanitari coinvolti nell’ assistenza diretta di persone malate
– Cittadini ammalati in condizione di isolamento domiciliare
– Familiari di cittadini in regime di ricovero o di isolamento

I CONSULTI AVVERRANNO PREVALENTEMENTE VIA TELEFONO O SKYPE. Il servizio è attivo, dal LUNEDI’ al VENERDI’, dalle ore 9 alle ore 16, contattando i seguenti numeri:

FORLI’/CESENA tel. 339 2106631
RAVENNA tel. 339 5355892
RIMINI tel. 366 5069159
Email: psicologia.emergenza@auslromagna.it

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