Imprenditrice va dal commercialista a piedi ma viene multata. Ancisi (LpRa): “andrebbe assolta”

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“Un’imprenditrice ravennate stava andando a piedi (con mascherina e cane al guinzaglio, distante almeno un metro da altre persone) da casa all’ufficio del proprio commercialista per motivi di lavoro, tenendo sotto braccio una cartella coi documenti necessari, quando un agente l’ha fermata e multata per 280 euro (se paga entro 30 giorni; 400 entro 60)” a darne notizia è il capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi .
“Non avrebbe rispettato il decreto del 10 aprile #IoRestoaCasaperché, secondo l’agente, avrebbe dovuto usare l’auto. Avrebbe dunque violato la norma che impone di svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione. La discutibile equazione sarebbe che la signora non si spostava da casa per ragioni di lavoro, ma per attività motoria. Deciderà il prefetto, dato che la signora ha annunciato di volergli fare ricorso” prosegue Ancisi.

Il capogruppo di LpRa sottolinea che “va considerato che in Emilia-Romagna alle norme del decreto 10 aprile si sono aggiunte quelle del giorno dopo emesse dal presidente di questa Regione Bonaccini con un’ordinanza. Le norme sugli spostamenti da casa sono le prime due, esattamente le seguenti:
“a) l’uso della bicicletta e lo spostamento a piedi sono consentiti esclusivamente per le motivazioni ammesse (lavoro, ragioni di salute o altre necessità come gli acquisti di generi alimentari);
b) nel caso in cui lo spostamento a piedi sia dovuto a ragioni di salute o per esigenze fisiologiche dell’animale di compagnia, è obbligatorio restare in prossimità della propria abitazione.
Con una delle motivazioni ammesse di cui sopra (lavoro, salute, acquisti di alimenti, ecc.), la regola generale disposta dal decreto 10 aprile è che ci si può muovere entro l’intero comune dove si abita, o anche fuori, se necessario. L’obbligo di restare vicino a casa vale, come abbiamo visto, per l’attività motoria, a cui l’ordinanza Bonaccini aggiunge le ragioni di salute (es. farmacia) e le esigenze fisiologiche dell’animale da compagnia, escludendo però esplicitamente le ragioni di lavoro. Quindi l’imprenditrice multata perché si muoveva a piedi per tale motivo andrebbe “assolta”, preferibilmente con l’autoannullamento della sanzione da parte dell’autorità che l’ha prodotta, o altrimenti con l’accoglimento del ricorso da parte del prefetto” conclude Ancisi.

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Commenti

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  1. Scritto da Marco

    ancisi…è dura arrivare a sera senza neanche un cantiere da guardare eh?
    e quindi, dov’è la notizia?
    se il vigile ha sbagliato, la multa viene tolta, se la signora “imprenditrice” ha sbagliato, paga… punto

  2. Scritto da Giovanna

    Questi casi si stanno moltiplicando. Il clou è stato raggiunto in quel memorabile fine settimana della fiera della delazione, con 21 chiamate, di cui 19 false. Quando il buio del potere ottunde la ragione….

  3. Scritto da Enzo Dalmonte

    Le motivazioni che adduce il dottor Ancisi sono prive di prove certe e quindi ritengo inutile discutere o addirittura dichiarare che la sanzione sia autoannullata. L’interferenza da parte del medesimo in una vicenda del genere non è secondo me ammissibile da parte di un consigliere comunale. Il vigile che ha fatto la multa è un pubblico ufficiale che ha valutato il comportamento e ha fatto il suo dovere. Poi c’è il seguito che sarà un pagamento breve per spendere meno ma è contemporaneamente una ammissione della colpa o un ricorso al prefetto o ad un giudice di pace. Il primo documento da esaminare sarebbe cosa ha dichiarato la signora al vigile, se aveva ad esempio una email da parte del commercialista che la stava attendendo, se c’era una autodichiarazione confermata dal commercialista.Il percorso indicato nella autodichiarazione. Il dott. Ancisi lo può fare come privato cittadino, non come consigliere comunale e scriverlo in rete perché io credo ancora nella separazione dei poteri in Italia.

  4. Scritto da Alvaro Ancisi

    Sig.Marco, si vede dal commento come sia duro per Lei arrivare a sera, mentre Le assicuro che a me arriva sempre troppo presto, anche se non capisco perché questo sia al centro dei Suoi interessi. Se capitasse anche a Lei di prendere multe che ritenesse ingiuste, si divertirebbe meno. Ma il punto è che si ragiona perché si mettano a punto per il meglio le procedure e i comportamenti a cui tutti, governanti, agenti del governo e sudditi, possano attenersi per il bene di tutti. Se a Lei non interessa (mentre invece è dimostrato che interessa a tanto,dato che sul web tutto è schedato) perché ci clicca sopra? Sindaco & C. Le danno possibilità infinite, tutti i giorni, per arrivare facilmente a sera con soddisfazione. Sempre in prima e a tutta pagina. Sopporti qualcosa controcorrente. Cordialmente.

  5. Scritto da Carla

    Forse è il caso che il comandante della PL istruisca gli agenti sulle modifiche supplementari prima di metterli su strada a fare multe non regolari. Carla

  6. Scritto da Alberto

    I vigili hanno fatto bene!
    lo capite o no che BISOGNA STARE A CASA

  7. Scritto da Marco

    ancisi, ok, va bene tutto ma leggere la parola “controcorrente” da parte di chi sono oltre 20 anni che fa finta di essere contro..anche no suvvia…
    ma la domanda è: lei è in grado di dire che la multa è “illegittima” perchè non segue le leggi vigenti, oppure dice solo che è “ingiusta” perchè così può riempire i sui pomeriggi senza cantieri scrivendo alle testate. Poi, altra domanda: per quale motivo deve menzionare il sindaco? Capisco che sia sempre in cima ai suoi pensieri, ma queste non sono disposizioni comunali…

  8. Scritto da Alvaro Ancisi

    Dall’11 aprile si resta a casa rispettando le norme di quello che il presidente Conte chiama (suo) Decreto #IoRestoaCasa + l’ordinanza del presidente Bonaccini. È difficile, anche per gli agenti, stare dietro a tutti i decreti e le ordinanze (una cinquantina) emesse, ma adesso valgono solo questi. Un consigliere comunale non ha nessun potere più dei normali cittadini, se mai li rappresenta per la parte che lo vota. Il sottoscritto cita sempre le norme aventi effetto di legge a sostegno delle sue argomentazioni, che nessun Potere (sindaco, prefetto, presidenti, dirigenti di Stato, Regione, Comuni, ecc.) smentisce. Ma neppure chi commenta. Solo così si potrebbe discuterne nel merito. Tuttavia, prima o poi si dimostra chi ha ragione. Nel caso, i fatti sono stati pubblicati, smentiti da nessuno. Ed io ho citato le norme di legge che legittimerebbero il ricorso della multata (usando il condizionale). Si possono avere idee diverse credendo liberamente a chi si vuole. Cordialmente tra tutti.

  9. Scritto da Alvaro Ancisi

    Marco (sedicente) bis, visto che la butti in politica, conosco bene il tuo modo di argomentare. Mostra la faccia e sei almeno corretto. Siete in due o tre a non avere altro da dire. Il fatto è che non vi crede nessuno che io faccia finta di fare opposizione. Dire che una multa è solo “ingiusta” per farsi pubblicare? Allora dico che è illegittima, avendo anche scritto pari pari le norme che lo dimostrano. Il fatto è che stavolta la ritengo soprattutto “ingiusta”, è il perché l’ho scritto sotto forma di “encomio” (virtuale). Ho tirato in ballo il sindaco? Stavolta no, ti metto confusione. Comunque il sindaco fa parte del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza in rappresentanza della nostra città, il quale, presieduto dal prefetto, coordina e dà direttive a tutte le forze dell’ordine locali in merito all’applicazione delle leggi. Come il cacio sui maccheroni.

  10. Scritto da Marco

    E come di consueto, riappare l’ancisi style che vuole “vedere” la faccia di coloro che lo osteggiano,..chissà, forse per utilizzare al meglio metodi intimidatori. Comunque, parlando di politica, le rammento che nonostante il soldatino alberghini e l’appoggio della lega non siete riusciti a far cambiare Ravenna, per cui evidentemente, la maggioranza non vi ha trovato così “utili” per il cambiamento. Detto ciò, capisco che la chiusura lasci degli strascischi, ma il sindaco lo ha citato (a quale pro?boh) nella prima risposta che mi ha dato, ma alla fine il discorso è solo uno: se “l’imprenditrice” ha sbagliato paga, se il vigile ha sbagliato, la multa viene annullata e se deve fare ricorso le procedure sono chiare, non credo abbia bisogno di un “badante”.