Cala il gioco d’azzardo. Foschini (Ser.T Ravenna): il lockdown ha avuto un imprevisto effetto positivo

Non c'è stato un aumento preoccupante neppure nel gioco on line. Il controllo famigliare è stato un buon deterrente

Quarantena e gioco d’azzardo. La permanenza obbligata in casa, dovuta alle misure anti-Covid, quali effetti ha avuto sulle persone che soffrono di ludopatia?
Secondo Vittorio Foschini, psicoterapeuta del Ser.T con Alta specializzazione sulle nuove dipendenze, il lock down sembra aver avuto un effetto “positivo” imprevisto: “il Gruppo regionale di esperti sul gioco d’azzardo patologico, riunitosi ieri mattina 22 aprile, in modalità on line, ha verificato una riduzione considerevole del gioco d’azzardo”.

“Rispetto ai giocatori con cui siamo in contatto come Ser.T, quindi giocatori già in cura, siamo contenti perchè ci hanno confermato che, non potendo uscire di casa, non cadono in tentazione – spiega Foschini – . Alcuni sono dispiaciuti perchè stavano sostituendo il gioco d’azzardo con nuovi hobby o avevano iniziato a socializzare e frequentare nuove compagnie ma ovviamente hanno dovuto sospendere tutto. Le misure messe in atto dal Governo, inoltre, hanno avuto dei risvolti postivi per quei giocatori anonimi che avevano problemi economici: maggiori sussidi o l’accesso ai crediti anche se si trattava di cattivi pagatori.” Foschini sottolinea però ci sono anche giocatori patologici che vivono la quarantena con difficoltà: si tratta in particolare di persone che non avevano ancora raggiunto una pacificazione familiare e quelli troppo soli.

“Negli ultimi due mesi, le telefonate al Ser.T sono calate in maniera esponenziale – prosegue -. E’ una tendenza riscontrata in tutta la Regione: la percezione è che le persone, non potendo giocare, si siano in parte ravvedute. Il lock down ha quindi avuto una ricaduta positiva”.

Chi frequentava settimanalmente le riunioni dei Gruppi di Giocatori anonimi ( i G.A.), come sta vivendo la quarantena? “Dalla fine di febbraio gli incontri sono stati sospesi e chiaramente i G.A che li frequentavano ne soffrono la mancanza. A Ravenna abbiamo due gruppi: uno ha creato un’apposita chat su Whatsapp mentre l’altro si è organizzato stabilendo tre telefonate al giorno tra componenti.”

Per quanto riguarda il gioco on line, non è stato rilevato un aumento? “L’aumento c’è stato a livello nazionale ma non c’è stata un’accelerazione preoccupante del trend. Parliamo di un fenomeno in costante aumento, ma i dati non raccontano un picco negli ultimi mesi. E’ chiaro che con la chiusura in casa ci possano essere persone che vi si avvicinano per la prima volta, in modo particolare i giovani, ma è anche vero che c’è più controllo famigliare. C’è più marcamento stretto, e questo è un buon deterrente”

Per il futuro, cosa prevedete? “Siamo preoccupati perchè temiamo che si possa verificare nuovamente quanto avvenne con la crisi economica del 2008, quando le persone si affidarono “alla fortuna” per risollevarsi da una situazione di crisi: sperando era di fare il colpo grosso”.
Per quanto riguarda le iniziative del Ser.T, purtroppo le misure anticontagio hanno bloccato molte attività in programma sul nostro territorio, sia provinciale che regionale. Come Ser.T Ravenna  avremmo dovuto attivare un corso di formazione per assistenti sociali, mentre con lo sportello Esc avevamo pianificato incontri con gli studenti delle scuole e altri progetti, oltre ad uno spettacolo al teatro Rasi il 5 maggio. Al momento tutto è fermo ma sono in programma le diretta Facebook di Esc, Sportello per giocatori d’azzardo patologico, il servizio dei Comuni di Ravenna, Cervia e Russi che offre consulenze gratuite di tipo sociale, psicologico e legale ai giocatori compulsivi e/o ai loro familiari. E’ attivo anche durante l’emergenza covid, anche se esclusivamente con consulenze a distanza.

Domani, venerdì 24 aprile, è in programma una nuova diretta Facebook, dalle 18.30 Marco Dotti dialogherà con Chiara Pracucci, psicologa dello sportello.
Marco Dotti è uno degli esperti italiani di maggior rilievo sul gioco d’azzardo, sulle sue dimensioni e sui relativi meccanismi preoccupanti. Tra i fondatori di No Slot, scrive su Vita.it dove coordina un gruppo di lavoro sull’azzardo di massa e il suo impatto sulla società italiana. E’ inoltre autore di diversi libri sul tema.
La conversazione partirà del titolo di un libro molto significativo, “La ballata di un piccolo giocatore” di Lawrence Osborse, per spaziare sul gioco d’azzardo oggi e per interagire con quanti parteciperanno scrivendo domande ed opinioni personali.
Info: 342 7454232, sportelloesc@comune.ravenna.it