L’Arci di Ravenna e gli Ortisti di Strada donano 70 alberi agli educatori dell’età evolutiva come segno di speranza

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L’Arci di Ravenna e gli Ortisti di Strada donano 70 alberi messi a disposizione da Geoplant vivai agli educatori dell’età evolutiva. Gli alberi saranno disponibili grazie alla collaborazione dell’Azienda Agricola Guerra, che li ospiterà e curerà fintanto che non potranno essere ritirati per la messa a dimora (autunno 2020).

Arci e “Ortisti di Strada” hanno pensato di offrirli agli educatori di tutti i settori, lavoratori che in questa fase risultano essere particolarmente penalizzati dalle misure di emergenza. Gli alberi, con i loro molteplici significati simbolici e reali, consentono facilmente la metafora con il mestiere dell’educatore: semina, piantagione, crescita, cura…

“Non si occupano di questo gli educatori, costretti a stare a casa, perché il loro contratto, di tipo privato, impedisce la prestazione professionale? – commentano gli ortisti di strada -. La nostra associazione, attenta e sensibile alla problematica, sente il disagio e il rischio di momentanea destabilizzazione di questa categoria, utile e importante per il processo di formazione dell’età evolutiva, indispensabile per il raggiungimento dell’obbiettivo della scolarizzazione, della socializzazione, della crescita e dell’istruzione per tutti”.

Arci e Ortisti perciò dedicano loro questo piccolo pensiero, mettendo in circolo elementi del verde, volendo anche creare una connessione, perché la condividono, con la lettera dei Fridays For Future “Cara Italia”, finalizzata a una rinascita sostenibile del paese post Covid-19, coi toni del Green Deal.

Piantare alberi per:
recuperare rapporti positivi con la natura
nutrire coscienze ecologiche
contrastare i distruttori del pianeta
formare menti a tutto tondo
educare pensiero creativo
saper gestire cambiamenti in direzione ecosostenibile

A oggi, la necessità di piantare alberi è sempre più sentita come forma di contrasto attivo alla crisi climatica e di esperienza diretta dei ritmi dei processi ecologici. Un’azione che in questo caso le associazioni si propongono di valorizzare ulteriormente come gesto di vicinanza alle categorie in difficoltà. “La pandemia ha rilevato la fragilità del contratto sociale a più livelli, mettendo a rischio diverse categorie – aggiungono -. Non dimentichiamoci poi che i lavoratori meno pagati hanno conservato il loro impiego spesso a rischio della vita, come le badanti e gli operatori sanitari, ma anche i magazzinieri, i fattorini e gli addetti alle pulizie”.

«Abbiamo voluto aggiungere, tra i lavoratori più sfavoriti, il mondo degli educatori auspicando che si possano trovare presto forme più avanzate di trattamento tali da garantire rispetto e dignità a professionisti insostituibili in preziose parti del nostro stato sociale», concludono.

Per prenotare il ritiro della pianta, scrivere a ortistidistrada@gmail.com

 

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