Le Rubriche di RavennaNotizie - La posta dei lettori

Uil Scuola. Lettera aperta ai Sindaci dei Comuni della provincia di Ravenna: “No ai festeggiamenti per l’ultimo giorno”

La conclusione dell’anno scolastico è imminente, un anno scolastico segnato indelebilmente dalla pandemia Covid19 che ha costretto i nostri figli, e tutto il personale scolastico, ad una “reclusione” forzata ma quanto mai opportuna; con la conseguente sospensione delle attività didattiche delle scuole di ogni ordine e grado.

Pensate che dimensioni avrebbe potuto assumere il contagio se le scuole fossero rimaste aperte o fossero state chiuse con qualche giorno di ritardo. Pensate quali possibili focolai avrebbero potuto rappresentare in ogni ordine e grado di istruzione per le nostre comunità, e quale, potenzialmente, moltiplicatore e diffusore del virus possono tuttora essere.

Nonostante ciò siamo in fase 3, abbiamo tutti una grandissima voglia di normalizzazione e di ritornare alle nostre vite pre Covid.

Diciamocelo onestamente, senza infingimenti: nessuno sa realmente cosa accadrà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, si avrà un riacutizzarsi del contagio? O si virerà verso un, auspicabile, reale azzeramento della morbosità? Nessuno lo sa, nemmeno i virologi, ovviamente nemmeno chi scrive.

Quindi, partendo dal principio che nessuno ha la verità in tasca in tema Covid, la Uil Scuola Ravenna, in maniera laica, pone la seguente richiesta: non facciamoci prendere dalla “smania” di normalizzazione a prescindere, dalla voglia di compiacere studenti e famiglie per un po’ di consenso. Non abbiate fretta, non organizzate l’ultimo giorno di scuola nemmeno al di fuori delle scuole.

Anche se si applicassero e si predisponessero tutte le misure di protezione cautelative e di distanziamento, la natura stessa dell’evento rischierebbe di stravolgere le buone e nobilissime intenzioni originarie da Voi attuate: non ammantiamo di poesia e di suggestioni adolescenziali un’azione che sostanzialmente sarebbe potenzialmente pericolosa.

In un periodo come questo la Uil Scuola Ravenna ritiene che le istituzioni pubbliche non debbano agire e comportarsi ordinariamente nella straordinarietà. Il Comitato Tecnico Scientifico è stato chiaro: no al rientro a scuola nemmeno per l’ultimo giorno di scuola, si rischierebbe di vanificare mesi di sacrifici.

La Uil Scuola Ravenna ricorda ai Sindaci dei Comuni di Ravenna che le normative e le disposizioni ministeriali e governative tuttora vigenti, recentissimamente ribadite dalla nota USR Emilia Romagna, sanciscono la sospensione, sino al 14 giugno 2020, di tutte le attività didattiche in presenza e comunque vige tuttora il divieto di assembramento, anche all’aperto.

Pertanto, pur riconoscendo l’elevato valore affettivo e relazionale di eventuali iniziative di fine anno scolastico, si richiede il rispetto di tali regole a beneficio di tutte le nostre comunità e per garantire un puntuale inizio di anno scolastico 20/21.

Attendiamo con cautela, il momento di festeggiare tutti insieme ritornerà più avanti, e sarà ancora più bello.

Fabio Tommasoni, Segretario Generale Uil Scuola Rua Ravenna