CGIL sulla scuola: “A Ravenna 2000 i posti vacanti. Più insegnanti e personale ATA per l’emergenza e da stabilizzare”

Sarebbero circa 2 mila i posti scoperti a scuola in provincia di Ravenna, tra personale docente, ATA e amministrativo. Risorse più volte richieste dai sindacati, annunciati, almeno a parole, in arrivo da parte del Ministero, ma che a tutt’oggi, sabato 25 luglio, a un mese e mezzo dall’inizio dell’anno scolastico, continuano a mancare, nei fatti.

I numeri, forniti dalla Cgil di Ravenna, fanno riferimento alle carenze storiche della scuola ma, in considerazione delle nuove misure da adottare per arginare i contagi da Covid 19, diventano sempre più urgenti.

“Le scuole stanno concordando le modifiche strutturali necessarie – spiega Marcella D’Angelo, segretaria generale della Flc Cgil Ravenna – ma avranno bisogno di più personale docente e non. Tutte le scuole della provincia Ravenna, di ogni ordine e grado, hanno istituito dei “comitati Covid”, per fare il punto sugli spazi disponibili, organizzare sottogruppi delle classi più numerose potersi attenere alle misure di distanziamento stabilite dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS)”.

“È ovvio – prosegue – che dividendo le classi in sottogruppi, serve anche organico in più. Attualmente ci troviamo ancora con quello assegnatoci a maggio, che ricalcava quello dell’anno scorso e quindi “pre Covid”. La Ministra ha sbandierato che chiederà queste risorse in più ma non ci sono direttive ministeriali in questo senso e ci troviamo in una situazione di totale instabilità per quanto riguarda la partita degli organici”.

Non si parla solamente di docenti però. La pandemia da corona virus ha portato in auge l’esigenza dell’igiene e delle sanificazioni: “Se fino all’anno scorso – spiega D’Angelo – il personale ATA vigilava spesso su un unico ingresso scolastico, controllava i corridoi per evitare “bisticci” tra gli studenti e puliva i bagni due volte nel corso della mattinata, ora servirà più personale, perché gli ingressi sono cresciuti per evitare gli assembramenti, i bagni vanno sanificati molto più spesso ed è necessario controllare che gli studenti rispettino tutte le norme di prevenzione imposte dal CTS”.

“Come dico sempre – esemplifica D’Angelo -, la macchina “scuola” è formata dal motore e dalla benzina. Il motore sono gli insegnanti, la benzina, il personale ATA. Se non li mettiamo assieme, la macchina non funziona. In questo caso, non vorremmo che la macchina scuola diventasse un’ambulanza. Per questo è indispensabile che la Ministra dia gambe alle promesse che fa in televisione e sui social”.

C’è poi un altro aspetto sottolineato dalla Cgil in relazione all’organico: “Anche se questo organico Covid straordinario venisse concesso – continua D’Angelo – non darebbe continuità negli anni a venire. Sarebbero assunzioni valide per la durata di un anno scolastico, ma è improponibile, se pensiamo che ci sono circa 180mila posti scoperti nella scuola a livello nazionale e circa 2mila solo in provincia di Ravenna, tra docenti, ATA e Dsga. Non possiamo sempre pensare a tamponare le problematiche della scuola, senza sanarle una volta per tutte”.

Una parte non secondaria delle risorse destinate alla scuola dovrebbe inoltre servire per l’acquisto dei famosi banchi singoli, promessi dal Ministero, per rispettare i distanziamenti, calcolati sulle altrettanto famose “rime buccali”, cioè il cosiddetto metro da bocca a bocca, o “metro statico”. A Ravenna però non dovrebbero servire: i banchi delle nostre scuole sono già singoli e distanziabili, lo confermano anche dalla Cgil.

“Tornando sul discorso degli organici – sottolinea D’Angelo -, negli incontri fatti con l’ufficio scolastico provinciale, abbiamo avvertito sincera preoccupazione anche da parte dell’amministrazione per le sotto dotazioni di personale. A Ravenna siamo abbastanza fortunati, perché ci sono tanti spazi da poter utilizzare ma se non arrivano gli insegnanti, davvero si creeranno assembramenti e crescerà il rischio. Penso soprattutto alla scuola dell’infanzia o alla primaria: come si può pensare di tenere 25 bambini in un’aula e poi dire loro che non possono toccarsi? Spero che questo personale arrivi o ci troveremo per l’ennesima volta davanti ad un governo che fa false promesse. Ci hanno messo la faccia, non possono fare dietro front ora, il problema è che è tardi”.

Anche sui test sierologici al personale scolastico ci sono state promesse da parte del Governo ma ancora non ci sono certezze. “Quel che sappiamo – conclude D’Angelo – è che il Ministero della Salute ha detto che è in via di predisposizione un vademecum ad ausilio delle scuole per supportarle nella gestione della sorveglianza sanitaria, per prevenire possibili fattori di rischio e che si stanno organizzando anche i test sierologici del personale scolastico, somministrati su base volontaria. È apprezzabile, ma ora alle parole devono seguire i fatti”.

Infine, un risultato che la FLC Cgil rivendica come frutto del proprio lavoro di pressione sindacale: “È stata pubblicate l’ordinanza – conclude D’Angelo – che da la possibilità a chi ha un titolo di studio spendibile, di inserirsi nelle graduatorie provinciali per ottenere delle supplenze. La domanda si fa dal 22 luglio al 6 agosto, la Cgil fornisce un servizio di consulenza e in due giorni la mia mail è stata presa d’assalto da 735 richieste di cittadini che intendono inserirsi in questa graduatoria. Significa che se ne sentiva davvero il bisogno”.