Ravenna. Un nuovo regolamento per le strutture temporanee, fioriere, tende parasole dei pubblici esercizi

Sarà votato in consiglio comunale il 29 settembre il nuovo Regolamento per l’Occupazione di aree e spazi pubblici, o privati di uso pubblico, con mezzi pubblicitari, fioriere, tende parasole, elementi di arredo e strutture temporanee a servizio di pubblici esercizi.

L’assessore alle Attività produttive del Comune di Ravenna Massimo Cameliani, nel presentare quest’oggi, le novità principali, ne ha sottolineato l’obbiettivo: “semplificare per andare incontro alle imprese,  e accelerare le procedure riconducendo in un unico atto la disciplina relativa alle occupazioni di suolo pubblico”.
Il nuovo Regolamento infatti accorpa in unico testo i tre regolamenti in vigore rispetto ad Arredo urbano per attività commerciali, artigianali e di pubblico esercizio.

Il percorso che ha portato alla sua redazione ha visto il coinvolgimento dei servizi Sportello unico per le attività produttive ed economiche (SUAP), Sportello unico per l’edilizia, Mobilità e viabilità, della Polizia locale, delle associazioni di categoria e della Soprintendenza per i beni architettonici e il paesaggio.

“Essendo frutto di un accordo con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Ravenna, con il nuovo regolamento non si avrà più una dicotomia tra cio’ che Sovrintendenza e Comune autorizzano, come poteva avvenire in passato” ha sottolineato Cameliani.

Tra le principali novità vi è la suddivisione in Zone diverse del centro storico ( Zona A0, A1 e A2), in base alla tutela storico – artistica.

Ambito A0: ne fanno parte gli ambiti di porta Serrata, piazza XX Settembre, giardini Speyer, piazza Ariani, piazza Duomo, sagrato S. Francesco, S. Apollinare Nuovo.
Dove non si potrà installare nessuna struttura temporanea, senza parere della Soprintendenza. In questa area non sarà possibile allestire le Strutture temporanee ( padiglioni) ma solo tavoli e sedie

Ambito A1: ne fanno parte gli ambiti di piazza del Popolo, piazza S. Francesco, via Argentario, tratto di via Maggiore da porta Adriana all’incrocio con circonvallazione San Gaetanino, tratto di via Castel San Pietro da Porta Sisi all’incrocio con via Luigi Gabici.
Dove è prevista una tutela “minore”, e per allestire le Strutture temporanee non servirà il parere della sovrintendenza. I “padiglioni” potranno essere allestiti a condizione che rispettino le nuove tipologie di “strutture temporanee” autorizzare dal Nuovo Regolamento. 

Ambito A2: tutto il resto del centro storico di Ravenna
Aree meno vincolate

Ambito B1: Centri del litorale e Aree urbane soggette a PU d’arredo
Ambito B2: Corsi Nord e Sud – Darsena di città –
Ambito D: restante parte del territorio
Ambito C: Parchi e Giardini

La suddivisione per Ambiti, fa sì che per alcune categorie di elementi d’arredo ( in A1 e A2) non sarà più necessario il parere della Sopritendenza, a differenza di quanto previsto prima.

Altra importante novità riguarda la durata della concessione di occupazione di suolo pubblico, che da 1 anno viene prolungata a 5, dando all’imprenditore una maggior sicurezza e un’incentivo per possibili investimenti più duraturi.

Tra le novità apprezzate dalle associazioni di categoria vi è anche quella di un unico ufficio di riferimento, lo  Sportello Unico per le Attività produttive ( SUAP) semplificando gli aspetti burocratici.

Disciplina dei mezzi pubblicitari ed informativi: introduzione delle “forme pubblicitarie libere” che, se conformi al regolamento, non necessitano di provvedimenti specifici e sono attuabili liberamente, nell’ottica di una maggiore semplificazione (ad esempio locandine, video o televisori posti all’interno di vetrine, gigantografie a copertura di ponteggi, pubblicità non visibili dalla strada ecc.).

Fioriere: ampliamento della gamma di materiali, forme e tipologie ammesse e abolizione dell’obbligo di presentazione di una proposta unitaria da parte degli esercizi posti in una medesima via o piazza del centro storico, individuando in almeno due esercizi il numero minimo per tale proposta unitaria, sempre nell’ottica di una maggiore semplificazione.

Tende e tendoni parasole: ampliamento della gamma dei colori ammessi e semplificazione delle numerose tipologie presenti nell’attuale regolamento, nell’ottica di conseguire un’unitarietà degli elementi di arredo e tutelare il decoro degli spazi.

Installazione di elementi di arredo a servizio di attività di somministrazione pubblica: aumentare la gamma dei colori ammessi per i vari elementi, indirizzando le forme di ombreggio quali ombrelloni e vele (nuova tipologia) eliminando le strutture come chioschi e gazebi. Si sono introdotti e disciplinati anche gli elementi come barriere di protezione ed elementi di delimitazioni delle aree chieste in concessione, sempre nell’ottica di conseguire un’unitarietà degli elementi di arredo e tutelare il decoro degli spazi.

Installazione di strutture temporanee a servizio di pubblici esercizi: introduzione di una nuova tipologia di “struttura temporanea”, chiusa lateralmente, che ne permette il suo alleggerimento nel periodo estivo (evitando così di dover rimuovere l’intera struttura); sono stati inoltre eliminati tutti gli abachi prescrittivi del precedente regolamento che vincolavano, oltre alla struttura esterna, anche  gli elementi interni come ad esempio le tipologie di sedie, tavoli, lampadari, ecc…
Nell’ambito del centro storico sono state redatte delle nuove tavole in cui, a differenza del precedente regolamento, la collocazione delle strutture temporanee non avviene più in maniera puntuale, limitandone l’applicazione, ma all’interno delle vie e piazze principali vengono individuate delle fasce in cui può avvenirne la collocazione. Questa scelta ha lo scopo di rendere più flessibile lo strumento anche alle esigenze di quelle nuove attività di somministrazione pubblica che apriranno in futuro in centro storico.

Per quanto riguarda le strutture temporanee il nuovo regolamento prevede diverse Strutture di Padiglione (Tipo A, Tipo B, Tipo C e Tipo D ) con specifiche indicazioni vincolanti su dimensioni e forme ( rettangolari o quadrate) , mentre per quanto riguarda gli arredi interni sarà lasciata libertà per personalizzarle.

L’assessore Camelini ha inoltre spiegato che, per i pubblici esercizi che godono già di  una struttura temporanea, il nuovo regolamento prevede tre anni di tempo per adeguarsi prima che scattino le sanzioni.

Positivo il commento dei rappresentanti della associazioni di categoria. Mauro Mambelli (Confcommercio Ravenna): “È importante che si sia arrivati ad un accordo con la Soprintendenza. Prima, per ogni richiesta c’era bisogno di produrre molta documentazione e si rischiava di dover cambiare il progetto in corso d’opera”.
Riccardo Ricci Petitoni (Confesercenti Ravenna) : “È uno scatto in avanti molto positivo per Ravenna. Il Regolamento porterà sicuramente dei benefici al settore dei pubblici esercizi”.

Ha concluso l’assessore Cameliani: “Abbiamo lavorato 4 anni a questo nuovo Regolamento e come Giunta siamo orgogliosi del risultato. Ora speriamo che anche le opposizioni in Consiglio comunale lo approvino”.