Castel Bolognese: manca il tempo pieno a scuola, i genitori scendono in piazza
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“Le famiglie che scelgono il tempo pieno lo fanno perché per orari di lavoro e situazione familiare non possono contare su appoggi, come una rete parentale – spiegano le famiglie in protesta -. In questo momento ai genitori, molti dei quali hanno lavorato anche in situazione di pieno lockdown con la paura e i rischi legati alla situazione, viene negato un diritto ed è per noi difficile comprendere come mai a 7 mesi dalla chiusura si sia arrivati a questa situazione così impreparati”.
“Le famiglie sono esasperate – proseguono -, non è con la parola comprensione che ci chiedono DS e insegnanti in questo momento che possiamo coprire i turni non lavorati, i permessi non retribuiti, i cambi turno, il costo delle babysitter. Ci guardiamo attorno e vediamo che tutte le scuole dei comuni limitrofi hanno attivato o attivano il tempo pieno entro la settimana in corso e ci chiediamo perché a Castel Bolognese non sia possibile. Sottolineiamo che tutte le scuole dell’IC Bassi non sono ancora a orario completo e questo si traduce in una carenza didattica per gli alunni che già sono entrati a scuola con una situazione di carenze da recuperare per i mesi di DAD e lezioni ridotte durante il lockdown. Abbiamo l’impressione che questi 7 mesi siano stati di letargo da parte della istituzione scolastica, se sono le famiglie e gli studenti a dover fare le spese di questi ritardi e inefficienze e chiediamo una risposta”.
Queste le motivazioni che hanno portato le famiglie dei bambini frequentanti l’istituto comprensivo Bassi ad organizzare per venerdì 2 ottobre, all’esterno della scuola Ginnasi, alle 8.30 e alle 12 la manifestazione “Sveglia, scuola!”: “aspettiamo tutti i genitori e chi vuole sostenere la causa con sveglie, cuscini, coperte e pigiama: è ora di svegliarsi”.