Cotignola. Alla Casa Protetta iniziate vaccinazioni agli operatori. Solo un ospite ancora positivo ma stabile

Il sindaco Piovaccari: "iniziamo a vedere la luce in fondo al tunnel"

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Dopo mesi difficili, la situazione alla Casa Protetta Tarlazzi Zarabbini di Cotignola sembra tornare verso la normalità. A metà novembre il sindaco Luca Piovaccari comunicò 15 positività emerse nella struttura per anziani. Ieri, 13 gennaio, l’Ausl ha inviato il certificato di completa guarigione per uno dei 2 ultimi ospiti positivi e sono iniziate le vaccinazioni anti covid per i primi 12 operatori della struttura. Ad oggi, quindi in struttura resta un solo ospite positivo, in condizioni al momento stabili, monitorate dai medici dell’USCA.

“Iniziamo a vedere la luce in fondo al tunnel – commenta Piovaccari -. Possiamo dire che siamo oramai prossimi alla fine del contagio nella struttura. Da novembre ad oggi sono 26 gli ospiti guariti dopo essere stati contagiati dal Coronavirus e purtroppo sono 9 gli anziani deceduti. Quattro anziani invece fortunatamente non sono mai risultati positivi al virus”.

Ora si attende la guarigione dell’ultimo ospite, prima di dichiarare spento il focolaio. “È stata una vicenda seguita con apprensione da tutta la nostra comunità, non solo dai familiari degli ospiti, poichè la Casa Protetta è una struttura percepita come “la casa di tutti i nostri nonni” – assicura il primo cittadino -. C’è stata molta vicinanza, abbiamo percepito il sostegno di tanti concittadini”.

Ieri sono iniziate le vaccinazioni degli operatori della struttura poi toccherà agli ospiti, ma solo dopo che l’Ausl avrà dichiarato risolto il cluster. “La prossima settimana i medici dell’USCA dovrebbero effettuare gli ultimi tamponi di controllo. Ovviamente speriamo che venga dichiarato guarito anche l’ultimo anziano, così potremo lasciarci alle spalle queste settimane complicate. Dopo pochi giorni dovrebbero iniziare le vaccinazioni anticovid a tutti gli anziani ospiti della struttura e a tutti gli operatori, anche quelli che sono stati contagiati e hanno superato il virus”.

Piovaccari conclude sottolineando la grande professionalità dimostrata dagli operatori della Casa Protetta: “sono state settimane difficili e delicate da gestire. Nessuno ha ceduto e tutti hanno dato prova di grande senso di responsabilità, sia nel prendersi cura degli ospiti che delle relazioni con i familiari, sempre tenuti informati costantemente”.

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