Faenza. Sabato 13 marzo alla Bottega Bertaccini mostra d’arte e presentazione di un libro sulla cucina romagnola

Anche in periodo di pandemia, ci sono luoghi dove si può ancora gustare una mostra d’arte. Sabato 13 marzo apre alla Bottega Bertaccini di Faenza una nuova esposizione di Pietro Lenzini dal titolo “De Sacris Signis – pittura, arredi, suppellettili, grafica”. Pur essendo anche la nostra provincia entrata in “zona rossa”, le librerie sono fra le attività che non hanno subìto chiusure o limitazioni.

E’ stato riconosciuto che vendiamo “beni di prima necessità” – riporta la nota – , un po’ come andare in farmacia o al supermercato per la spesa. Quindi potrete venire tranquillamente in libreria rispettando le regole dettate dal buonsenso. Per evitare assembramenti, non ci sarà una inaugurazione vera e propria, la mostra sarà visibile dalle ore 9 del mattino di sabato 13 marzo nel rispetto di queste semplici norme: accessi limitati a 3 persone per volta, distanze di sicurezza, mascherine indossate correttamente, mani igienizzate frequentemente.

La mostra resterà aperta fino al 17 aprile nei seguenti orari: 9-12.30 / 15.30-19.30. Chiuso domenica e lunedì mattina

L’idea della mostra nasce dall’uscita del libro omonimo “De Sacris Signis” (Carta Bianca Editore) che raccoglie una vasta antologia della produzione artistica di Pietro Lenzini. Tutto dedicato alla decorazione e al culto della Chiesa, il volume è diviso in quattro capitoli che comprendono la pittura, l’arredo, le suppellettili liturgiche e la grafica.

Nella pubblicazione sono raccolte le opere più significative, progettate per specifiche ricorrenze e festività, conservate in edifici di culto e non solo, sia nella città di Faenza sia nelle diocesi di Bologna e Modena.

E’ stato scritto che “Pietro Lenzini è uno degli ultimi eredi della scuola faentina novecentesca” e questa mostra lo testimonia nuovamente, con un’ampia scelta dalla sua produzione sacra. Incisore, pittore, scenografo, scultore e profondo conoscitore del nostro patrimonio artistico, Pietro Lenzini è nato a Bondeno nel 1947, vive e opera a Faenza. Frequenta l’Istituto d’Arte per il Mosaico di Ravenna, per poi iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nel 1969 terminati gli studi, collabora con Luciano De Vita e con Luciano Minguzzi per le scenografie del Teatro Comunale di Bologna.  Si dedica alla pratica incisoria, realizzando acqueforti pubblicate in cartelle (ricordiamo in particolare i sei fogli incisi nel 1972 per i “Canti Orfici” di Dino Campana e quelli del 1975 che illustrano scene dell’Apocalisse di San Giovanni).
Nel 1979 diviene Docente di Scenotecnica presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, incarico che svolgerà fino alla pensione. All’attività didattica affianca anche la partecipazione a numerose e importanti mostre, sia in Italia sia all’estero.
A partire dagli anni ’80, la dimensione scenografica si trasforma sempre più in elemento interno al dipinto fino a divenirne struttura portante. Lenzini esplora in modi del tutto originali le stagioni della cultura e dell’arte, con una sensibilità ricca di chiaroscuri e di senso del sacro.

Sempre sabato 13 marzo dalle ore 17, Giuliana Pisotti ci porterà le sue “100 idee per cucinare in Romagna” (Tempo Al Libro, € 10,00). Nel libro troviamo 100 ricette in cui la tradizione romagnola incontra la cucina moderna: 10 antipasti, 20 primi, 20 secondi, 20 piatti con le verdure, 20 dolci e 10 gustosi fuori menu… tutti da provare!

“Fin da piccola – scrive Giuliana nella prefazione – ho visto la mamma cucinare, tirare la sfoglia col mattarello per preparare i vari tipi di pasta all’uovo (tagliatelle, tagliolini, orecchioni, cappelletti, sfoglia ripiena), cuocere le verdure, gli arrosti e fare i dolci. Vedere queste figure che cucinavano con amore, che dedicavano tantissimo tempo alla preparazione del cibo era per me una lezione di vita”.

Giuliana Pisotti è nata a Faenza dove vive tuttora. Dal 2015 scrive sulla “Agenda Romagnola”. Accanto ai testi legati alle tradizioni, ai modi di dire e ai proverbi scritti da Mario Gurioli, Giuliana cura la parte gastronomica. Da sempre appassionata di cucina, con questo libro ha deciso di condividere la sua esperienza per contribuire a portare gusto, amore e tradizione sulle nostre tavole.

Buon appetito e buone letture a tutti – riporta la nota.