In regione le scuole si preparano a rientrare in presenza dopo Pasqua: possibili tamponi a campione per frenare focolai

Più informazioni su

Come conferma la Regione, anche in Emilia-Romagna la scuola si prepara a ripartire dopo Pasqua, con il ritorno in aula fino alla prima media deciso dal Governo anche nelle zone rosse.

La Regione, sentito l’Ufficio scolastico regionale e dopo un confronto con i sindacati, ha messo a punto un piano di misure condivise per garantire un rientro nelle migliori condizioni di sicurezza possibili per il personale, gli studenti e le rispettive famiglie.

“Tornare alla didattica in presenza e alla vita di relazione, anche solo fino alla prima media, è fondamentale per i bambini e i più giovani, tanto penalizzati dall’emergenza sanitaria- sottolineano la vicepresidente della Regione, Elly Schlein, e gli assessori regionali alla Scuola e alle Politiche per la Salute, Paola Salomoni, e Raffaele Donini-. D’intesa con l’Ufficio scolastico regionale, ci siamo dati l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la sicurezza in ambito scolastico, che va garantita al pari del diritto allo studio”.

“Siamo anche consapevoli che solo il vaccino ferma il contagio, per questo la prima misura è quella di completare la campagna di somministrazioni del farmaco al personale scolastico: siamo a buon punto e contiamo di arrivarci nell’arco di due settimane, sempre sulla base delle forniture. Nel frattempo- chiudono gli assessori– continuiamo a garantire la possibilità di fare i tamponi rapidi gratuiti in farmacia, strumento prezioso per individuare positivi asintomatici e circoscrivere sul nascere eventuali focolai”.

Le principali misure individuate

Priorità al completamento della vaccinazione per tutti i lavoratori del mondo della scuola: le dosi di AstraZeneca in arrivo saranno subito consegnate per questo ai medici di base.

Vaccinazione assicurata al personale educativo, insegnante, ausiliario e ai collaboratori a vario titolo coinvolti nei servizi educativi per l’infanzia e nelle scuole di ogni ordine e grado, con la possibilità per il personale scolastico assistito in altra regione di essere comunque vaccinato in Emilia-Romagna.

Conferma della campagna di screening in farmacia per alunni, familiari e per lo stesso personale scolastico, con la possibilità per tutti loro di effettuare gratuitamente tamponi rapidi.

Tramite le Aziende sanitarie, la possibilità di interventi rapidi per la limitazione e il contenimento di focolai scolastici, lì dove dovessero nascere. Sempre le Aziende sanitarie svolgeranno azioni preventive di controllo, d’intesa con i dirigenti scolastici, con l’effettuazione di tamponi a campione, su base volontaria.

Tale azione preventiva riguarderà in particolare i comuni o territori con alta incidenza di nuovi casi ogni 100mila abitanti: qui vi potrà essere un’estesa azione di screening in ambito scolastico utilizzando test antigenici molecolari sempre su base volontaria.
E ancora, insieme al consueto rispetto delle norme come uso delle mascherine, distanziamento sociale, divieto di assembramenti all’entrata e all’uscita, vengono fornite indicazioni aggiuntive di contenimento del rischio contagio, come l’areazione costante degli ambienti, mantenendo parte della finestratura aperta durante le lezioni e lasciando le porte aperte ad ogni cambio d’ora.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di RavennaNotizie, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

  1. Scritto da Babbeo

    Idea grandiosa! Un metodo infallibile per non riaprire le scuole mai piu!
    A proposito, quanti cicli vengono fatti per i tamponi? ancora 40? dopo i 24 escono l’80% di falsi positivi…… cosi per dire….

  2. Scritto da Stefano

    Ok la vaccinazione per il personale scolastico ma se i bambini si contagiano poi portano il virus in casa, non capisco quale sicurezza ci sarebbe per le famiglie con la vaccinazione del personale scolastico , soprattutto con la variante inglese e brasiliana. Quando ascolto i rappresentanti politici di destra e sinistra mi sembra di ascoltare dei disadattati e capisco perché l’Italia è fra i paesi che ha gestito peggio la pandemia e continua a gestirla peggio : sia riguardo ai morti che ai danni economici.

  3. Scritto da batti

    stefano è un rischio da correre come chi va al lavoro.