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Movida violenta. Anche la zona di Tagliata e Pinarella vittima di episodi incresciosi

Il Comitato dei vicini di Tagliata-Pinarella esprime piena solidarietà con l’iniziativa del Consiglio di Zona di Milano Marittima di raccolta firme contro il fenomeno della movida violenta. Così come Milano Marittima, anche la zona di Tagliata e Pinarella negli ultimi anni è stata vittima di episodi incresciosi perpetrati da flussi cospicui di adolescenti attratti da locali notturni, dalla facilità di accesso ad alcolici e dalla consapevolezza della quasi totale impunità nei loro confronti con dinamiche e modalità ormai note a tutti.

La gravità della situazione ha portato già l’estate scorsa a diverse manifestazioni di protesta di una parte della cittadinanza ormai esasperata. Nel timore che una prossima riapertura di questo tipo di attività faccia riemergere anche nella nostra zona le stesse problematiche, maggiormente inasprite da un altro anno di quarantena, ci uniamo all’appello del consiglio di zona di Milano Marittima e del sindaco affinché venga seriamente preso in carica da parte di tutte le autorità competenti questa problematica dannosa per l’intera comunità oltre che per l’offerta turistica della nostra città.

Comitato vicini Tagliata-Pinarella

Commenti

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  1. Scritto da jack

    Purtroppo questo è solo l’inizio! Il tutto è dovuto alle cattive politiche di governance del territorio nonché la mancanza di investimento antidegrado urbano!
    Il turismo facile del mangia mangia e bevi bevi rende territorio incontrollabile cioè terra di nessuno! e le bande dilagano! vedi Marina di Ravenna come lo hanno ridotta!

  2. Scritto da Maria

    Raddoppiate le multe a questi vandali, non se ne può più!!!!

  3. Scritto da Piemme

    Il problema è la mancanza di educazione al rispetto verso gli altri che questi “deficienti” non hanno, mi chiedo se abbiano dei genitori, se i mie figli si comportassero così mi vergognerei e inizierei a chiedermi cosa non ho fatto per inculcargli i fondamentali di buona educazione e rispetto per il prossimo e per le cose pubbliche, cosa può fare le istituzioni, l’educazione i ragazzi devono impararla in famiglia aiutata dalla scuola (ma l’impronta fondamentale deve essere data dalla famiglia)

  4. Scritto da Simone

    Purtroppo non c’è più niente da fare quando comincia vuole dire che l’impostazione del turismo è già impostato per quella tipologia di persone e ci vorranno circa 10 anni per ridimenzionarlo!
    L’importante che questo fenomeno rimanga circoscritto tra Cervia e Milano Marittima e non si dilaga nelle località emergenti come Lido di Classe e Lido di Savio e non contamina Cesenatico che ha un turismo qualitativo!

    E’ triste vedere Cervia e Milano Marittima degradati e fuori del circuito qualitativo!!

  5. Scritto da Marco

    Il “turismo qualitativo”? E che roba è, un’esclusiva di Cesenatico? Perchè, le risse non ci sono a Cesenatico? Questi sono comportamenti da Neanderthal che accadono ovunque: feccia che non osserva confini. Meglio documentarsi, prima di scrivere certe castronerie.