Gli scavi e la storia di Cervia Vecchia al Landscape Archeology Conference di Madrid

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Marco Cavalazzi e Mila Bondi, responsabili insieme al prof. Andrea Augenti del Progetto Cervia vecchia-Ficocle per Università di Bologna dipartimento Storia Culture e Civiltà, hanno illustrato il caso di Cervia al Landscape Archeology Conference di Madrid (conferenza biennale internazionale dedicata all’archeologia e organizzata da IALA: International Association of Landscape Archeology).

L’Associazione Internazionale di Archeologia del Paesaggio, si pone l’obiettivo di colmare il divario ed avvicinare discipline umanistiche e scienze, in tutto il mondo. Ha sede ad Amsterdam, Paesi Bassi, ed è stata fondata nel luglio 2017. I due archeologi, insieme ad altri colleghi hanno portato diversi contributi in cui confluiscono anche le ricerche in parte realizzate ed in parte in via di realizzazione sul territorio di Cervia.

In particolare, si tratta di una comunicazione dal titolo “Lost and found: the “Cervia” project and the crisis and birth of urban centers in lateantique and medieval Romagna (Italy).” ovvero “Oggetti smarriti: il progetto “Cervia” e la crisi e nascita dei centri urbani nella Romagna tardoantica e medievale”.

Durante la conferenza internazionale, nell’ambito della sezione “Paesaggi classici resilienti e paesaggi urbanistici post-classici: continuità, interruzioni e aldilà nel Mediterraneo in età tardo-antica e alto Medioevo (400 – 1000 d.C.)”, gli studiosi hanno presentato il progetto, illustrato le indagini svolte fino ad ora e offerto una prima interpretazione dei dati disponibili, inserendo Cervia nel quadro più generale del fenomeno urbano in area padana.

E’ stata presentata la ricerca incentrata sul sito di Cervia, quale antica città situata al centro delle barene e spostata in luogo più salubre tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo. Oltre a tracciare un confronto con i centri urbani di questa parte dell’Emilia Romagna dopo la fine dell’Impero Romano l’attenzione è stata focalizzata su alcune domande: come si inserisce questa nuova fondazione nel quadro regionale dell’urbanistica tardoantica e medievale? Quali fattori hanno innescato la concentrazione della popolazione in questo sito? Che influenza ha avuto lo sfruttamento delle saline e quando è iniziata la produzione del sale? Che ruolo ebbe Ravenna in questo processo (a partire dal X secolo Cervia ne fu soggetta sia dal punto di vista ecclesiastico che politico)?

Il progetto “Cervia” che vede la collaborazione di Comune di Cervia, Soprintendenza di Ravenna, Gruppo Culturale Civiltà Salinara e MUSA è partito nel 2019, si propone di indagare il territorio di Cervia per ricostruire l’evoluzione del paesaggio e i modelli insediativi, dall’età preromana all’età moderna e continuerà anche nel 2021.

“Siamo orgogliosi di questo intervento e dell’interesse nei confronti della nostra località a livello internazionale. – dichiara l’assessore alla Cultura del Comune di Cervia Cesare Zavatta- Ringrazio il prof Augenti e il suo staff per l’importante lavoro che sta svolgendo sul nostro territorio e tutti i partner di progetto nonché i sostenitori che ci permettono di proseguire il cammino di indagine sulla nostra storia. Presto in un incontro pubblico presenteremo i risultati delle indagini degli scavi dello scorso anno”

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