Installare pannelli fotovoltaici sugli edifici pubblici e privati a Faenza, se ne parla in consiglio comunale

Questa sera, 28 giugno, durante il Consiglio comunale di Faenza verrà discussa l’approvazione dell’Ordine del giorno ‘Accelerare la transizione energetica’, proposto dalla maggioranza politica della città nel quale verrà chiesto, tra le altro, di agire rapidamente per facilitare l’installazione di impianti rinnovabili sugli edifici pubblici e privati in centro storico, cosa fino ad ora non possibile. La sollecitazione è stata raccolta dall’amministrazione di Palazzo Manfredi.

“La Giunta – spiega l’assessore all’Urbanistica e all’Ambiente Luca Ortolani – sente come prioritaria la necessità di accelerare la transizione energetica anche nel nostro territorio, rendendo più facile la riqualificazione energetica degli edifici e la possibilità di installare impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili”.

Qualche mese fa l’amministrazione aveva già introdotto modifiche al Regolamento Urbanistico Edilizio dell’Unione della Romagna Faentina per facilitare l’installazione dei ‘cappotti’ termici anche per gli edifici in centro storico, prima esclusi da questo tipo d’intervento. Per quanto riguarda i pannelli fotovoltaici invece, questi possono essere installati solo sugli immobili privi di valore, che rappresentano una piccola percentuale di edifici del nucleo storico di Faenza.

“È necessario – continua Ortolani – fare di più perché le nostre città possano contribuire alla transizione energetica, ampliando le possibilità di installare pannelli fotovoltaici anche in centro storico. Con il Piano Urbanistico Generale, il PUG, e il nuovo Regolamento Edilizio vogliamo aprire un’ampia riflessione sugli strumenti per permettere di raggiungere gli obiettivi di invarianza climatica che l’Europa si prefigge per le nostre città al 2050: neutralità climatica. L’emergenza climatica chiede a tutti di guardare avanti con coraggio, ma la crisi energetica ci sollecita anche ad agire già ora e per questo abbiamo chiesto ai tecnici del Settore Territorio di avviare uno studio per incrementare fin da subito le opportunità d’installazione dei pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici”.

Il provvedimento individua in modo particolareggiato quegli edifici che, pur meritando di essere conservati nelle loro caratteristiche originarie, possano sostenere la presenza dei pannelli in rapporto allo straordinario valore d’insieme del centro storico. Con le modifiche al RUE proposte dall’amministrazione, si stima che la percentuale di edifici dove si potrà installare pannelli per Faenza passerà dall’attuale 16% al 38%. Si avrà un incremento anche per il centro storico di Granarolo che passerà dal 13% al 31%. Sono esclusi gli edifici prospicienti l’area monumentale del centro storico faentino mentre, per il centro storico di Oriolo, in ragione di tutelare la vista panoramica dalla torre, si è scelto di mantenere le possibilità attuali senza ulteriori incrementi. Ad oggi in città poco meno di 150 sono gli edifici che ospitano pannelli fotovoltaici per un totale di 1,5 Megawatt, servendo quasi 500 famiglie. La modifica che verrà discussa recepisce anche le novità introdotte dal ‘Decreto Bollette’ rendendo possibile installare il fotovoltaico sui pergolati ombreggianti, anche in centro storico, laddove consentiti dalle norme del RUE. Il provvedimento sarà dapprima sottoposto alla discussione del Tavolo Tecnico di Coordinamento Permanente, il TTCP, e al parere della Commissione per la Qualità Architettonica e del Paesaggio, il CQAP, per poi essere discussa nell’apposita commissione consigliare prima di essere approvata dal Consiglio comunale di Faenza. Analoghi interventi normativi saranno assunti per i centri storici negli altri comuni dell’Unione della Romagna Faentina, per arrivare all’approvazione definitiva nel Consiglio dell’Uunione entro la fine di luglio.

“C’è grande soddisfazione per questa novità – ha spiegato il vicesindaco con delega al Centro storico, Andrea Fabbri – perché da questi interventi passa un pezzo importante dell’economia delle città, sia in termini di risparmio per i residenti che delle imprese che verranno coinvolte”.