Il sindacato di Polizia contro l’introduzione del reato di tortura: “Vittima il cittadino”

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Questa mattina dalle 11.00 alle 12.30, in piazza Sighinolfi a Ravenna, la Segreteria Provinciale di Ravenna del Sindacato Autonomo di Polizia, distribuirà un volantino al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica in merito ai rischi derivanti dall’eventuale introduzione del reato di tortura. 

Nel volantino di quattro pagine del SAP si legge: “Caro cittadino, siamo qui per dimostrarti che la vera vittima del progetto di legge sul reato di tortura sarai tu. (…) Il Disegno di legge sul reato di tortura regala a qualsiasi malintenzionato il passaporto per portare alla “sbarra” le forze dell’ordine. Sarà sufficiente, ad esempio, dogliarsi di aver patito “acute sofferenze psicologiche” nel corso di una operazione o di un interrogatorio”.

Foto Corelli
Prosegue il sindacato autonomo di polizia. “Le sofferenze psicologiche che risiedeno nell’intimo sentire non possono in alcun modo essere smentite. Ogni mascalzone potrà lamentare di averle patite. Qual’è l’unità di misura delle sofferenze psicologiche? (…) Per contro le “sofferenze fisiche” sono oggettivamente rilevabili e visibili (…) La prova delle soferenze psicologiche invece è diabolica e questo obblicherà le forze dell’ordine e i pubblici uffici ad arretrare abbandonando gli italiani al loro destino”.

Secondo il sindacato il fine della proposta di legge è solo ideologico: “dietro la falsa bandiera della sanzione dei comportamenti di tortura, si nasconde in realtà un manifesto ideologico contro gli uomini in divisa e i servitori dello Stato in genere, ripercuotendosi negativamente sui cittadini”.

Il SAP sottolinea ancora: “Donne e uomini delle forze dell’ordine vogliono essere sottoposti al vaglio costante della magistratura e dei cittadini, ma pretendono di non essere esposti al rischio di false denunce dei delinquenti che sfruttano la legge per cavarsela. Noi chiediamo di essere dotati di telecamere da mettere sulle nostre divise, sulle volanti e negli uffici per certificare ogni nostro respiro e azione. Il sistema che difendiamo ci avversa e ci espone continuamente a rischi. Noi vogliamo essere messi sotto ai raggi X per difenderci e per garantire la trasparenza del nostro operato”.

Info www-sap-nazionale.org 

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