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Deposito di GNL a Marina e Porto Corsini / MeetUp ‘A riveder le stelle Ravenna’: “tutto a posto?”

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“Tutto pronto, oggi pomeriggio, 5 dicembre, per quella che sia annuncia come una ratifica al Consiglio comunale – riporta una nota di MeetUp “A riveder le stelle Ravenna” – del progetto di deposito di GNL (gas naturale liquefatto) da 20 mila metri cubi nei pressi di Marina di Ravenna e Porto Corsini. La PIR ha infatti dovuto chiedere una modifica alle normative urbanistiche, e la maggioranza e parte dell’opposizione del Consiglio paiono del tutto intenzionate a concedergliele col voto odierno alla variante”.

“Il motivo – continua la nota di MeetUp “A riveder le stelle Ravenna” – lo ha spiegato il dirigente del Comune ingegner Natali nella commissione urbanistica del 24 novembre: l’impianto non è solo un investimento di un privato nell’ambito dei combustibili fossili e con un rischio di incidente rilevante sottoposto a normativa Seveso III, ma un’opera di pubblica utilità. La deroga alle leggi comunali viene discussa senza aver avuto alcun parere del servizio viabilità del Comune di Ravenna. Potevano dire, in questo momento, che le 17mila nuove autocisterne all’anno previste sulla via Baiona, erano compatibili? Riteniamo che l’Amministrazione avesse tutto il diritto di richiedere ai propri uffici tale parere prima di domandare il voto sulla delibera. Dal canto suo la Regione così replica alla richiesta di una inchiesta pubblica con la quale si sarebbe potuto gestire in maniera partecipata coi cittadini l’iter progettuale: nella risposta al consigliere Andrea Bertani si fa presente che il Comune di Ravenna il 17 luglio “ha organizzato una prima Assemblea pubblica a Marina di Ravenna, presieduta dal Sindaco, durante la quale è stato ampiamente illustrato il progetto del Deposito di GNL e le esternalità ambientali e di sicurezza che presenta. Il pubblico presente ha potuto esprimere il proprio parere, evidenziando le proprie preoccupazioni e formulando domande alle quali è stato risposto in quella sede da parte del proponente e delle Amministrazioni locali.” E ancora: “Durante l’incontro sono state illustrate le modalità procedurali adottate per l’esame del progetto da parte degli Enti competenti, ed è stato preannunciato che si procederà ad una seconda Assemblea pubblica presieduta dal Comune di Ravenna (avvenuta il 29 novembre) per presentare gli esiti delle valutazioni tecniche condotte dagli Enti prima della decisione finale sul progetto”.

“Infine – riporta la nota di MeetUp “A riveder le stelle Ravenna” -conclude: “ Visto che il fine dell’Istruttoria Pubblica prevista dall’art. 15 della LR 9/99 risulta il medesimo dell’Assemblea pubblica organizzata dal Comune in data 17/07/2017 e che attualmente la Regione Emilia-Romagna non avrebbe dei nuovi elementi da presentare al pubblico, se non quelli già evidenziati a Marina di Ravenna, non si reputa necessaria la sua effettuazione”. Dunque, già tutto chiarito, senza rammentare che forse, queste assemblee hanno avuto luogo solo dopo le proteste della cittadinanza appreso del progetto. Peccato però che i numerosi presenti il 29 non abbiano ricevuto risposta sulle possibili criticità derivanti dalla movimentazione del prodotto, via mare e via terra, da e per il deposito. Scenario completamente ignorato, quel che accade fuori dall’impianto non ci interessa. Altrettanto deludenti le “mitigazioni”. A fronte delle nuove emissioni, si provvederà solo con un restyling al traghetto sul Candiano, con qualche colonnina per auto elettriche e con la limitazione di composti organici volatili che attualmente il vecchio deposito PIR rilascia in atmosfera. Quali siano questi composti non è dato saperlo: PIR ci tiene a far sapere, però, che nulla era dovuto, quasi che la limitazione avvenga per benevolenza verso la cittadinanza, viste le nuove emissioni in programma col deposito. Che un’azienda proponga secondo il suo interesse è più che lecito: ciò che non si comprende, invece, è la valutazione complessiva degli impatti del progetto sulla cittadinanza e sui centri abitati da parte dei nostri amministratori, che con il voto di oggi avrà un peso decisivo”. 

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