Sanità. Gli esiti della giornata di prevenzione dell’ictus all’ospedale di Ravenna

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Lo scorso 19 maggio all’ospedale di Ravenna i volontari di A.L.I.Ce Ravenna Onlus, Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale e alcuni medici e personale infermieristico dell’U.O. di Neurologia hanno eseguito uno screening gratuito alla popolazione e divulgato materiale informativo sui principali fattori di rischio dell’ictus cerebrale.

Sono stati valutati 208 pazienti per i quali si è provveduto ad una stratificazione del rischio di ictus cerebrale basandosi sul rilievo di diversi parametri (pressione arteriosa, frequenza cardiaca, glicemia, colesterolemia) definendo un livello basso, medi e alto di rischio.

A seconda dell’inserimento in una fascia di rischio piuttosto che in un’altra, gli stessi pazienti sono stati poi valutati da un neurologo e per 40 di loro si è reso necessaria anche l’esecuzione di un ecodoppler dei vasi del collo. “Queste giornate – scrivono da A.L.I.Ce Ravenna Onlus – che ormai si ripetono da anni, costituiscono una vera prevenzione primaria per le malattie cerebro-vascolari rivolta alla popolazione del territorio ravennate ed aumentano l’attenzione della popolazione nei confronti della patologia cerebrovascolare per la quale tanto si è fatto ma tanto rimane ancora da fare”.

Gli esiti delle rilevazioni hanno dato i seguenti riscontri: sui 208 persone valutate (da sottolineare che sono un campione sano della popolazione), è stato eseguito il calcolo del rischio, con i seguenti risultati:

RISCHIO BASSO N. 68
RISCHIO MEDIO N. 46
RISCHIO ALTO N. 94
Sono stati 40 gli ECODOPPLER EFFETTUATI

Le persone con rischio alto e medio-alto hanno tenuto un colloquio col neurologo; una parte è stata inviata a fare l’ecodoppler e una parte al proprio medico di famiglia per ulteriori accertamenti diagnostici; a tutti sono stati dati consigli per migliorare i propri stili di vita.  “La collaborazione che abbiamo istaurato da anni con l’UO di Neurologia di Ravenna, e più complessivamente con l’Azienda Sanitaria, porta da un lato alla sensibilizzazione della popolazione sui sintomi iniziali e premonitori dell’ictus cerebrale, elemento questo fondamentale trattandosi di patologia tempo-dipendente, dall’altro a sviluppare azioni di prevenzione primaria di forte impatto. Sono a noi noti gli sforzi che si stanno facendo in AUSL Romagna per migliorare il trattamento dell’ictus cerebrale a livello ospedaliero: tutto ciò è però anche funzione di un precoce riconoscimento dei sintomi da parte dei pazienti e dei loro famigliari e perciò riteniamo che tutto quanto possa a questo essere ricondotto debba essere valorizzato e soprattutto divulgato” concludono dall’associazione.

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