Maltempo, governo nega a Milano Marittima lo stato di emergenza nazionale

Il governo nega a Milano Marittima lo stato di emergenza nazionale in seguito alle forte ondate di maltempo. L’assessore Andrea Corsini dichiara in merito: “Dopo gli annunci del giorno dopo, nessun aiuto dal governo per le imprese colpite dalla tromba d’aria di luglio. Al livore preferisco i fatti. Da inizio mandato presenze turistiche aumentate di 14 milioni e Pil cresciuto dall’8 al 12%”.

Corsini è convinto che la realtà dei fatti metta in forte discussione la scelta operata dal governo nei confronti della cittadina cervese: “Capisco che in queste ore il nervosismo serpeggi nelle file della Lega, soprattutto in chi ricopre, almeno al momento in un governo dimissionario, l’incarico importante di sottosegretario. Però c’è un limite: si chiama realtà dei fatti. E la realtà dei fatti è una: il governo ha escluso Milano Marittima dal riconoscimento dello stato di emergenza nazionale, anche se non ci diamo per vinti e speriamo che presto questa situazione possa essere ribaltata”.

“Mi aspettavo- incalza Corsini- che l’apprezzamento dimostrato dal vicepremier Salvini per Milano Marittima, località che ha scelto per le vacanze e divertirsi, potesse tradursi in un gesto di amore per le imprese e i cittadini del cervese messi a dura prova dall’eccezionale tromba d’aria in piena stagione turistica.

Registro che, purtroppo, così non è e che Milano Marittima, al momento, dovrà fare a meno del sostegno del governo del quale, ricordo ancora al sottosegretario forse vittima di un’amnesia estiva, non solo lui fa pienamente parte, ma come romagnolo ha ancor più il dovere di rappresentare e tutelare quel territorio e i suoi abitanti. Soprattutto dopo le parole accorate che aveva rilasciato alla stampa il giorno dopo il maltempo: ‘Ci adopereremo per aiutare le imprese colpite’, se le ricorda Morrone?”.

“Per quanto riguarda gli attacchi personali- prosegue Corsini-, al livore preferisco rispondere coi fatti. Da inizio mandato, dal 2015, in soli 4 anni le presenze turistiche in Emilia-Romagna sono aumentate di 14 milioni, con un Pil passato dall’8 al 12% che tradotto vuol dire anche più lavoro e occupazione.

Risultati che sono stati premiati anche dal Best in Europe 2018, l’annuale report della prestigiosa guida Lonely Planet, che ha incoronato l’Emilia-Romagna come miglior destinazione turistica europea dell’anno. Obiettivi che si raggiungono solo con l’impegno, l’ascolto e un buon lavoro di squadra che ha visto coinvolti istituzioni, operatori e imprese del settore.

Ricordo che la Regione ha investito, solo nel 2018, 45 milioni di euro per l’ammodernamento delle strutture ricettive, di cui 20 milioni proprio per la riqualificazione e la valorizzazione della costa e che, a Cervia, ha portato grandi appuntamenti sportivi come l’Ironman e la Beach volley World League”.