Movimento “Fridays for Future” pronto anche a Ravenna per il terzo Global Climate Strike

Al via la terza mobilitazione indetta dal movimento di “Fridays for Future” per venerdì 27 settembre, che in tutto il mondo sta vedendo milioni di studentesse e studenti scendere in piazza per reclamare impegni per il clima a tutela del futuro del Pianeta.

“Dopo la dichiarazione di Emergenza Climatica da parte del Comune di Ravenna, questa volta non organizzeremo una vera e propria manifestazione, ma un momento di azione concreta per rispondere appunto alla crisi climatica, oltre che di formazione per chi sarà presente” commentano i ragazzi del movimento.

Nello specifico, la giornata consisterà in un primo momento, dalle ore 9:30 alle ore 11, in cui si inviteranno i partecipanti a portare un albero o arbusto da piantare assieme (una base di piante verrà comunque garantita), all’interno dello spazio del “Frutteto Sociale” dietro le case popolari di via Patuelli a Ravenna (quartiere San Giuseppe).

Successivamente alle ore 11, interverrà l’esperto Giorgio Lazzari dell’associazione ARCA, con una sua nuova pubblicazione sugli effetti del Cambiamento Climatico a Ravenna, con a seguire dibattito per produrre proposte finalizzate a creare progetti di rimboschimento sul territorio. Concluderemo poi con un pic nic condiviso dalle ore 12, con conclusione indicativa delle giornata entro le ore 14.

“E’ arrivato il momento di AGIRE , ognuno di noi deve farlo per responsabilizzare se stesso ed il mondo politico. Non esistono azioni vane, ma solo azioni che se spinte da una forte motivazione, possono portare al cambiamento sperato” concludono dal movimento.

L’iniziativa è realizzata grazie alla collaborazione di Rete degli Studenti Medi Ravenna, Ortisti di Strada – Resilienza Silenziosa, il gruppo del “Frutteto Sociale” e Legambiente Ravenna.

 

Commenti

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  1. Scritto da Marco O.

    Se i ragazzi sapessero cosa comporterebbe l’applicazione di misure serie contro il riscaldamento globale (drastica diminuzione dei consumi, dei trasporti, del riscaldamento, delle vacanze, dell’elettricità, ecc) gli scioperi rientrerebbero immediatamente e i giovani contestatori, insieme a tutto il resto dell’Umanità, attenderebbero al calduccio delle loro case il succedersi degli eventi. Chi crede può pregare, gli altri almeno non raccontino favole.

  2. Scritto da Marco

    Bella cavolata

  3. Scritto da Matteo

    Purtroppo è proprio cosi Marco, finchè ognuno di noi non cambia il proprio stile di vita tutti questi movimenti sono fini a se stessi, un qualcosa di copiato semplicemente perchè lo fanno in altre città e negli altri paesi! Purtroppo questo problema è ancora molto sottovalutato e molti lo prendono alla leggera, tra qualche anno vedremo le vere conseguenze.

  4. Scritto da stevan e smaghe'

    meritevole e attuale la tematica ma così facendo, sempre ammesso che si riesca a salvare il pianeta, sarà pieno di ignoranti che con la scusa di salvarlo di venerdì saltavano la scuola….
    qualcuno mi spieghi perchè tutte queste belle iniziative non si possono fare di domenica….