Faenza. I ragazzi del “Persolino – Strocchi” nel progetto “Amiamo la terra. Difendiamo il futuro”

Alla Giornata Mondiale dell’Alimentazione gli istituti agrari del territorio si sono resi protagonisti nella difesa della biodiversità all’interno del progetto “Amiamo la terra. Difendiamo il futuro”. Tra gli istituti coinvolti anche il “Persolino-Strocchi” di Faenza.

All’incontro si è tenuta la presentazione del progetto frutto di un Protocollo d’intesa tra Regione e Slow Food. L’evento si terrà mercoledì 16 ottobre 2019 a Bologna, nella sede di viale Aldo Moro. In apertura, fra gli altri, i saluti del presidente della Regione e dell’assessore Caselli.

“Il cibo, l’amore per le risorse di questo Pianeta, la difesa del futuro. Le scelte alimentari e i modelli produttivi che le ispirano sono entrate in questi anni sempre più nella piena consapevolezza di tutti noi.  Abbiamo compreso il valore della salute e della qualità in tavola, ma anche cosa significa sfruttare senza regole il territorio”: così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, in riferimento alla giornata “Amiamo la Terra. Difendiamo il futuro”, incontro che si svolgerà domani 16 ottobre, dalle ore 10, nella sala 20 maggio 2012 della terza Torre della Regione, in viale della Fiera 8 a Bologna.

Dopo i saluti del presidente Bonaccini e dell’assessore regionale all’Agricoltura Simona Caselli, quelli di Raffaella Donati (Slow Food Emilia-Romagna) e Andrea Libero Gherpelli (agricoltura custode e attore), prima di presentare il progetto “Amiamo la Terra – Difendiamo il Futuro”, che nasce da un Protocollo d’intesa siglato tra Regione e Slow Food per valorizzare il patrimonio rurale ed enogastronomico dell’Emilia-Romagna, promuovere l’agricoltura sostenibile e la biodiversità. Un progetto che coinvolge studenti delle terze classi di cinque istituti agrari: Istituto Tecnico Agrario “Serpieri” di Bologna, il “Navarra” di Ferrara, il professionale “Persolino – Strocchi” di Faenza, il Tecnico Agrario “Raineri Marcora” di Piacenza e l’Istituto Agrario Antonio Zanelli di Reggio Emilia con un ruolo di tutor.

“L’attenzione per il patrimonio rurale ed enogastronomico dell’Emilia-Romagna- aggiunge il presidente Bonaccini-  è un tratto essenziale di questo territorio e delle nostre politiche, frutto di azioni mirate, campagne di informazione, accordi fra centrali cooperative, investimenti importanti sul biologico. Difendere la biodiversità significa difendere la diversità biologica che è un valore aggiunto per le produzioni,  barriera contro l’impoverimento – culturale ed economico – dei nostri sistemi. In questa battaglia di posizione abbiamo trovato molti compagni di viaggio. In primis i nostri agricoltori che vivono da protagonisti l’amore per la terra. Ma anche Slow Food è da sempre un nostro alleato in molte battaglie”.
“Questo progetto- conclude Bonaccini- ha il merito di dare la giusta visibilità al lavoro di studio e ricerca  di cinque istituti agrari della regione. Si tratta di realtà che hanno una storia, un passato in questo campo e che ora sono state riunite per raccontare la qualità e la complessità del cibo, il rispetto per l’ambiente, la sostenibilità economica. Tutto questo noi oggi lo raccontiamo in una giornata significativa che celebra l’alimentazione. Un modo dunque per dare sostanza a un impegno che per noi è un dato acquisito, radicato nella nostra storia e cultura. E che vorremmo continuasse a dare identità, volto, ricchezza ai frutti della terra e al lavoro di tanti che si riconoscono in questi valori”.

Commenti

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  1. Scritto da BARUZZI LUCIANO

    E POI…!!! MANGEREMO BULLONI???? ecco finalmente ci siamo accorti di dover intervenire per non mangiare bulloni—luciano baruzzi geografo ambientalista negli ITC..ORA A LUGO