Nuovo ecografo all’Ospedale Umberto I di Lugo: donazione congiunta da 42.700 euro

Nella mattinata di giovedì 6 febbraio 2020 si è tenuta, presso il Day Hospital Oncologico dell’Ospedale “Umberto I” di Lugo, la cerimonia di consegna del nuovo Ecotomografo “Canon Aplio 300”, macchinario di ultima generazione del valore di 42.700 euro installato presso l’equipe guidata dal dott. Claudio Dazzi.

La donazione è stata il risultato di un grande gioco di squadra tra Ausl Romagna, Istituto Oncologico Romagnolo e varie importanti realtà del territorio, alcune di queste presenti al momento del taglio del nastro, che hanno mostrato grande disponibilità e sensibilità laddove il reparto ha manifestato questa esigenza, organizzando a vario titolo iniziative di raccolta fondi che hanno portato a raggiungere l’obiettivo dell’acquisto nel giro di pochissimi mesi.

“Ringrazio di cuore lo IOR, da sempre al fianco della nostra attività, che per questa iniziativa si è sdoppiato nel ruolo di benefattore e di collettore delle varie offerte giunte da privati ed associazioni – ha spiegato lo stesso dott. Dazzi – tra queste ultime ci tengo a citare gli amici dell’Associazione Sagra del Tortellone Sanpatriziese; il Pedale Bianconero, che in occasione della “Camminata Rosa” sono riusciti a raccogliere 7.000 euro in una sola serata; la Banca di Credito Cooperativo filiale di Lugo; il Lions Club Lugo; e gli Amici del Forno di Villanova di Bagnacavallo. Tra i privati penso meriti una menzione d’onore la dott.ssa Rossana Massabetti, che con il suo compleanno ha raccolto 2.500 euro a sostegno dell’iniziativa”.

Ma quale contributo porterà il nuovo ecografo all’equipe di Oncologia di Lugo? Lo spiega sempre il dott. Dazzi. “L’utilizzo di questa tecnologia avviene nella pratica clinica di tutti i giorni sin dal giugno del 1996 in varie situazioni particolari. In primis è una strumentazione diagnostica, che ci consente di valutare le lesioni non solo alla mammella ma anche linfonodali, tiroidee, epatiche e a carico dei tessuti molli. Con l’ecografo possiamo anche seguire l’andamento di queste lesioni durante il trattamento medico, per capire se la direzione intrapresa sia quella giusta e magari evitare un eccesso di esami più approfonditi, come TAC e PET. Ce ne serviamo inoltre nella fase interventistica, come guida in alcune manovre quali paracentesi e toracentesi, manovre che senza l’utilizzo dell’ecografo vedono il rischio di pneumotorace aumentare di circa il 20%. Infine, la strumentazione ci serve anche nel trattamento di alcune lesioni benigne. Questo dà un’idea di quanto sia utile questa apparecchiatura per la nostra attività. L’ecografo di cui disponevamo era oramai obsoleto: la donazione che riceviamo si distingue per la nitidezza dell’immagine, aiutandoci così in maniera importante sia in fase diagnostica che interventistica”.

Il Direttore Generale dello IOR, Fabrizio Miserocchi, ci ha tenuto a specificare come “questa piccola cerimonia celebra un bell’esempio di economia civile e partecipata al servizio della cittadinanza del territorio. Le eccellenze vengono riconosciute dalle persone: quando realtà di alto livello come l’equipe del dott. Dazzi e lo IOR si uniscono per il bene dei pazienti, riescono a trascinare e a far mobilitare altre belle realtà che ne riconoscono la qualità d’assistenza e dei servizi. In questo modo, facendo squadra e rete, nulla è impossibile. Il territorio della Bassa Romagna si è sempre distinto per la grande generosità e sensibilità nei confronti della nostra mission: sicuramente presto ci sarà occasione di fare altri progetti insieme, per rendere il lavoro dei medici più semplice e il già alto livello d’assistenza ancora più d’eccellenza”.