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Articolo UNO e Sinistra per Ravenna su Pronto soccorso: bisogna capire le cause, trovare le soluzioni

In merito al recente appello della AUsl Romagna ai cittadini di Ravenna perché limitino gli accessi al pronto soccorso solo ai casi veramente urgenti e gravi condividiamo l’appello all’utilizzo razionale e appropriato della struttura ospedaliera del Pronto Soccorso e siamo convinti che occorra anche una sensibilizzazione delle persone.
Riteniamo però che sia indispensabile affrontare i nodi che stanno alla base di questa situazione che recentemente dirigenti dell’AUSL hanno dichiarato essere una situazione quasi unica a livello nazionale. Ma se questa è la situazione, Bisogna capire e rimuovere le cause che la determinano ed è per questo che è indispensabile che l’AUSL indichi i percorsi alternativi al pronto soccorso per le varie situazioni e varie patologie che oggi portano i cittadini ad andare invece in ospedale. Occorre potenziare e indicare con chiarezza i referenti, i numeri di telefono, gli orari dei servizi, le località all’interno del territorio dove rivolgersi: senza questo gli appelli rischiano  di essere retorici e diventare pura testimonianza di una difficoltà vera e quindi inefficace. E con urgenza, in modo straordinario, adeguare il personale del pronto soccorso per migliorare da subito la situazione sia per i cittadini che per gli operatori.
L’esperienza fatta col covid ha dimostrato alcune cose e tutti devono essere conseguenti nelle scelte successive:  è fondamentale il rapporto tra il territorio e l’ospedale e  senza un’adeguata rete di servizi territoriali la sanità pubblica non regge.
Diciamo questo a maggior ragione  per la situazione che si presenterà nel prossimo autunno ( possibile recrudescenza del covid, influenza stagionale) che richiede scelte organizzative anche nuove, adeguate ed efficaci.
La riapertura delle scuola non può trovarci impreparati, non sarebbe giustificabile: deve trovare una nuova organizzazione adeguata ad affrontare e gestire la situazione che prevedibilmente si  creerà per evitare di chiudere le scuole al primo tampone positivo.
Pensare che la situazione del pronto soccorso dipenda solo dal fatto che i ravennati non sono sensibilizzati e attenti, è un errore.

Articolo UNO 
Sinistra per Ravenna

Commenti

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  1. Scritto da Vincenzo

    Da cittadino ravennate mi chiedo con quale misura si accertano casi urgenti, e quelli meno dove possono andare per capire che non sono urgenti.
    Venti giorni fa alle ore 03,30 mi sono svegliato con forti dolori al basso ventre, se non posso recarmi al P.S. come faccio a capire se la cosa è seria quando non respiro più.
    I dirigenti della Asl fanno presto adire non recatevi al pronto soccorso, ma di contro devono indicare una ulteriore strutture anche per le cose, diciamo così, meno gravi.
    Grszie

  2. Scritto da Giovanni lo scettico

    Il Pronto Soccorso di Ravenna è progettato alla porco Giuda. Un camerone enorme senza privacy, tutto aperto così se uno si mette a gridare sveglia cento persone, con le barelle vicine fra loro, nessuna divisione, nessuna sedia per i parenti e poco personale. In compenso i medici di base ricevono due ore al giorno e pure con fatica, ma in tutto il resto del tempo cosa fanno?