Scuola e Covid. A Faenza arrivano nuovi spazi a servizio dell’Istituto comprensivo Carchidio-Strocchi

A seguito dell’emergenza da Coronavirus (COVID-19) e delle linee guida emanate dal MIUR circa
il distanziamento in classe, il Comune di Faenza, per assicurare la corretta ripresa delle attività
scolastiche in presenza, ha lavorato in questi ultimi mesi “non solo per ampliare e adeguare gli
spazi esistenti negli attuali plessi scolastici effettuando interventi di edilizia leggera, ma anche
per reperire nuovi spazi a servizio dell’Istituto comprensivo Carchidio-Strocchi, che a seguito
delle nuove norme non era più nella condizione di ospitare ben 8 classi della secondaria di
secondo grado”.

Dopo aver condotto un’approfondita istruttoria tecnica e la necessaria ricognizione di
possibili spazi da utilizzare, l’Amministrazione comunale faentina “ha poi preso contatti con
l’ente “Provincia Bolognese dei Frati Minori Conventuali” che fa capo alla realtà religiosa dei
francescani conventuali del nord Italia, ravvisando nell’ immobile di loro proprietà, sito in Viale
delle Ceramiche, 21 (conosciuto come “ex ITI”) una utile soluzione in grado di soddisfare le
nuove esigenze così come indotte dalla emergenza sanitaria ancora in atto”.

“Grazie alla disponibilità della proprietà, che da subito si è detta pronta a collaborare per il buon
esito dell’ avvio dell’anno scolastico, e al lavoro efficace svolto dal settore Lavori Pubblici –
affermano il Sindaco Giovanni Malpezzi e l’assessora alle politiche educative e giovanili Simona
Sangiorgi – siamo riusciti a trovare una importante soluzione in grado di ospitare tutte le classi
necessarie e di mettere la scuola in condizioni di ripartire in sicurezza, obiettivo che ci eravamo
posti sin dall’inizio dell’ emergenza sanitaria e al quale abbiamo lavorato senza sosta con spirito
di squadra, a beneficio delle ragazze e dei ragazzi, della Scuola e della città”.

“Sia la comunità religiosa di Faenza che quella Provinciale del nord Italia esprime l’interesse
a collaborare al progetto del Comune, lieti di poter essere di aiuto nell’attuale situazione di
emergenza e a favore della gioventù faentina in questo particolare frangente” è il commento dei
frati.

Le parti firmeranno un contratto di comodato: la proprietà non richiederà alcun affitto al
Comune, il quale, a sua volta, si fa carico integrale dei costi per l’ adattamento alla finalità
scolastica della porzione immobiliare individuata per sistemare le classi.

Per la Dirigente Scolastica Maria Saragoni “Il reperimento di questi spazi ha consentito di
mantenere le classi nella loro integrità, evitando di costituire gruppi di apprendimento formati
da studenti di più classi a turno. Questa possibilità, nonostante le complicazioni che derivano
dall’apertura di una sede distaccata, è stata apprezzata dai docenti e anche dalle famiglie che
ne hanno riconosciuto il valore. La sede accoglierà 8 classi della scuola secondaria: quattro
seconde e quattro terze. La scuola provvede al collegamento internet, a installare le LIM per le
aule, con l’intento di garantire un ambiente di apprendimento con le stesse caratteristiche della
sede. Ripartire con molte novità e qualche disagio richiede impegno e lo sforzo comune di
lavorare insieme, con elasticità e la disponibilità a confrontarsi e a cambiare rotta, se qualcosa
non va. Vale sempre, ma quest’anno di più.”

I locali che verranno acquisiti dal Comune per essere poi utilizzati dalla scuola sono attualmente
oggetto di interventi di adattamento alle necessità scolastiche.
In virtù di questa operazione il Comune di Faenza potrà inoltre “avere accesso anche alle risorse
economiche erogate dal Ministero dell’istruzione, in quanto i contributi possono essere richiesti
anche per adeguare spazi concessi in comodato d’uso gratuito, previa dimostrazione, in sede di
ammissione al finanziamento, del relativo contratto di comodato gratuito, quale conseguenza
della situazione emergenziale connessa all’avvio dell’anno scolastico 2020-2021.
I lavori di manutenzione straordinaria da effettuare per ripristinare l’uso scolastico (creazione
di un nuovo ingresso, riallaccio degli impianti a nuovi contatori acqua ed energia elettrica,
adeguamento alle norma di sicurezza delle superfici vetrate e dei parapetti delle scale, creazione
di un nuovo locale ad uso centrale termica e installazione di nuovi generatori di calore a gas
metano, in sostituzione dei precedenti a gasolio dismessi, manutenzione straordinaria degli
impianti elettrici e speciali) sono risultati stimabili in Euro 270.000/300.000 (comprensivi di
spese tecniche ed IVA al 22%).”