Incidenti mortali dovuti a cinghiali, Coldiretti Ravenna denuncia situazione allarmante

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“Cinghiali, stiamo assistendo impotenti ad una vera e propria escalation di danni in campo ed incidenti stradali mortali, risultato purtroppo della incontrolla​ta proliferazione degli animali selvatici”. Questa la denuncia di Coldiretti Ravenna davanti ad una diffusione dei cinghiali che ormai si estende dalla montagna alla pianura, dalle campagne alle città, fino alla costa, mettendo a rischio la sicurezza pubblica sulle strade e intorno alle abitazioni, con un drammatico bilancio di incidenti anche con perdite di vite umane.

L’allarme, lanciato più volte da Coldiretti sia a livello locale che nazionale, giunge a pochi giorni dall’ultimo incidente provocato proprio da un cinghiale e costato la vita ad un 63enne piacentino. Un episodio avvenuto sulle strade della nostra regione – spiega Coldiretti Ravenna – che rappresenta solo la punta di un iceberg, poiché fra il 2012 e il 2017 in Emilia-Romagna gli incidenti causati da animali selvatici sono stati oltre 4.700, 400 dei quali provocati da cinghiali”.

I selvatici, dunque, non solo rappresentano un flagello per i campi coltivati, ma sterminano anche gli animali allevati e rappresentano un pericolo per la circolazione stradale. Non a caso ben otto italiani su 10 (81%) – secondo l’indagine Coldiretti/Ixè – pensano che l’emergenza cinghiali vada affrontata con contenimenti mirati: “Va consentita, pur con tutte le precauzioni del caso, ogni ulteriore azione di contrasto – afferma Coldiretti Ravenna – da affiancare a quanto, sul fronte del controllo della specie, stanno già facendo con impegno gli ATC”.

Coldiretti Ravenna, come più volte ribadito, “ritiene indispensabile accelerare la piena applicazione del nuovo piano faunistico regionale, “strumento fondamentale per tutelare il reddito agricolo e garantire la sicurezza stradale e pubblica”.

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Commenti

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  1. Scritto da Giovanni lo scettico

    Sapete perchè l’Italia non ce la può fare? A Roma, dopo che hanno abbattuto una femmina di cinghiale coi piccoli che si era introdotta in un parco pubblico, c’è stata gente che si è messa a piangere e all’entrata del parco ha deposto fiori e candele.
    No, l’Italia non ce la può fare.

  2. Scritto da olivia

    Non sapevo dell’episodio di Roma citato da Giovanni lo scettico e dico che sì, può dispiacere dover sopprimere un animale, ma quando diventa situazione di pericolo non c’è altra soluzione… DEPORRE POI FIORI E CANDELE E’ SUPERARE IL LIMITE…!!!!!!!