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Federazione dei Verdi: Al fianco delle mobilitazioni contro il progetto di stoccaggio CO2 a Ravenna.

La Federazione dei Verdi-Europa Verde Emilia Romagna sostiene e partecipa alle mobilitazioni indette per contrastare il progetto di stoccaggio CO2 di Ravenna e per sostenere le energie rinnovabili, che si svolgeranno domani, giovedì 10 dicembre  alle 14,30 in piazza del popolo a Ravenna e venerdì 11 dicembre alle ore 11 davanti alla sede della Regione a Bologna da Friday for Future, Coordinamento fuori dal fossile, e varie associazioni ambientaliste.

Il progetto di stoccaggio della CO2 a Ravenna assomiglia molto al tentativo di nascondere la polvere sotto il tappeto da parte di ENI. Infatti così si continuerebbe ad usare energie fossili nascondendo la CO2 nei giacimenti dismessi. Una forma sfacciata di green washing che si farebbe pagare ai fondi europei destinati invece alla svolta verde. Un progetto fallimentare, costoso energeticamente e dal punto di vista economico. Bocciato da autorevoli scienziati come Vincenzo Balzani.

Parliamo di 12 miliardi di euro che se utilizzati diversamente potrebbero contribuire efficacemente alla transizione energetica. Nient’altro che l’ennesima strategia dell’industria del fossile per giustificare l’utilizzo e l’estrazione di ulteriore gas.

La priorità per una riconversione deve essere quella del rinnovabile: dall’eolico offshore alla necessità di puntare sull’idrogeno verde abbandonando definitivamente nuovi investimenti sul fossile imboccando la strada di una riviera eolico-solare. Invece si boccia la proposta di impianto eolico al largo di Rimini con pretestuose ragioni paesaggistiche.

Siamo grati alle ragazze e ai ragazzi del movimento Fridays for Future, che in tutto il Pianeta, e anche a Ravenna e in Emilia Romagna, si stanno mobilitando con questi ideali e questi obiettivi e a loro va tutto il nostro sostegno.

Paolo Galletti
co-portavoce Federazione dei Verdi- Europa Verde Emilia Romagna

Commenti

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  1. Scritto da Ciccio

    Paolo, al tuo posto mi sentirei ridicolo. Ma di cosa parli? in una nazione che non ha un piano energetico, che non sa cosa fa domani, in cui il governo naviga a vista ed abbraccia tutto ciò che da visibilità e consensi, mi vieni a parlare di transizione energetica, mentre vai in giro con l’auto a gasolio ed ti scaldi con la caldaia a gas, se non (peggio) una bella stufa a pellet.
    Si predica il green e l’ecosostenibile, ma vi rendete conto che ecosostenibile e green sono in antitesi con il modello societario in cui vivete? Forse si ma come tanti altri calvalcate l’onda del new green deal, la nuova bolla speculativa in cui tutti vi siete infilati, che mieterà tante vittime e farà cadere tanti di noi nella povertà.
    Il green ha un costo che in pochi possono permettersi, forse neanche la Germania, figuriamoci l’Italia.