Unione faentina su parchi carsici e Vena del Gesso patrimonio Unesco: “evitare altri contrattempi e istituire il Comitato

È stato approvato all’unanimità dal Consiglio dell’Unione della Romagna Faentina, riunitosi il 29 gennaio 2021, l’Ordine del Giorno in merito alla “Candidatura dei parchi carsici in Emilia Romagna fra cui il Parco della Vena del Gesso a Patrimonio dell’Umanità riconosciuto dall’Unesco”

Il Consiglio dell’Unione della Romagna Faentina, preso atto dell’impossibilità a partecipare alla chiamata per il 2021, ha impegnato il presidente e il consiglio dell’Unione a divenire parte attive, di stimolo e spunto per la Regione, al fine di evitare contrattempi e procedere celermente con gli adempimenti necessari nell’interesse complessivo; a richiedere l’istituzione del Comitato Istituzionale e ad indicare i referenti del Comitato stesso a cui fare riferimento. Infine di chiedere alla Regione una relazione di aggiornamento sull’attuale stato della candidatura.

“In merito alla candidatura del Parco della Vena del Gesso e degli altri due Parchi carsici in Emilia-Romagna a Patrimonio dell’Umanità riconosciuto dall’Unesco,  dal Consiglio dell’Unoine sottolineano che la Commissione di Unesco Italia ha apprezzato il documento, mostratole preliminarmente in fase non definitiva per un parere in corso d’opera, giudicandolo completo dal punto di vista scientifico, ma ha suggerito una modifica stilistica dello stesso, al fine di renderlo maggiormente divulgativo ed accattivante.

“È quindi, opportuno effettuare una revisione del documento prodotto, che deve anche essere integrato della cronaca dettagliata dei passaggi di condivisione del percorso di candidatura e delle azioni di divulgazione effettuate, nonché di un adeguato Piano di Gestione, per cui si è chiesto ed ottenuto dalla Regione il finanziamento opportuno alla sua attuazione” proseguo il consiglio, ricordando che “tutti gli organi politici interessati hanno sottoscritto un protocollo d’intesa con la Regione Emilia-Romagna per il supporto alla candidatura Unesco e che nello specifico il documento è stato approvato ad unanimità dall’URF nella seduta consigliare del 30/9/2019”.

Il consiglio dell’Unione faentina ricorda che “per cogliere i suggerimenti della commissione Unesco Italia e perfezionare il documento di candidatura il Parco della Vena del Gesso si è fatto carico dell’impegno a cercare una soluzione” e che “il finanziamento è arrivato successivamente al periodo estivo 2020 e ciò fa sì che non si riuscirà a cogliere l’opportunità a partecipare alla chiamata per il 2021 in quanto i documenti devono essere consegnati entro il mese di gennaio e non ce ne sarà il tempo. Inoltre “allo stato attuale manca di fatto il suddetto Comitato Istituzionale, che possa garantire che la candidatura venga seguita con l’attenzione che merita anche dal punto di vista politico e sociale, come ribadito nel mese di luglio 2020 dal sindaco di Riolo Terme Nicolardi in relazione all’interrogazione del consigliere Benassi in Unione”

“Siamo assolutamente tutti consapevoli dell’emergenza di questi mesi ma che occorre allo stesso tempo organizzare progetti anche per il medio futuro, soprattutto se possono costituire opportunità per i territori collegati al Parco” evidenziano i consiglieri dell’Unione Faentina, impegnando quindi il Presidente e il consiglio a “divenire parte attive, di stimolo e spunto per la Regione, al fine di evitare altri contrattempi e procedere celermente con gli adempimenti necessari nell’interesse complessivo, come il protocollo firmato impone agli organi eletti. A richiedere l’istituzione del Comitato Istituzionale di cui sono chiamati a far parte e ad indicare i referenti del Comitato stesso a cui fare riferimento, e infine a chiedere alla Regione una relazione di aggiornamento sull’attuale stato della candidatura”.