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Sinistra per Lugo: Governo Draghi confermi diniego all’autorizzazione a stoccaggio metano nei giacimenti di San Potito e Cotignola

Dopo la crisi del Governo Conte bis al Ministero dell’Ambiente non abbiamo più l’On Sergio Costa, che negò a Edison Stoccaggi l’autorizzazione a sperimentare lo stoccaggio di metano in sovrapressione nei giacimenti sotterranei esausti di San Potito e Cotignola.

Per ottenere quel risultato noi del Gruppo Civico Partecipazione Sociale e della lista Sinistra per Lugo, ci mobilitammo con incontri di popolazione e con la promozione di una petizione popolare, per rafforzare i pronunciamenti contrari al rilascio dell’autorizzazione in assenza di Valutazione d’Impatto Ambientale già espressi dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e dalla stessa Regione Emilia Romagna. La nostra iniziativa ebbe riscontro nell’interpellanza presentata in Consiglio regionale dai Consiglieri di Emilia Romagna Coraggiosa e nell’interpellanza del Sen. Vasco Errani di Art.1. Altre iniziative convergenti erano state sostenute dai Verdi e dal M5s, sia localmente che in Consiglio Regionale e in Parlamento.

Ora con la formazione del Governo Draghi e l’insediamento di Roberto Cingolani al Ministero della Transizione ecologica, uomo di netta estrazione Confindustriale, nell’ambito di una coalizione fortemente eterogenea sul piano della sensibilità ambientale, sentiamo il dovere di riproporre le nostre preoccupazioni per la pericolosità di un impianto di stoccaggio che si propone di sperimentare un livello di pressione di pompaggio fino a 240 Bar, che non ha precedenti in Europa (all’impianto di stoccaggio in sovrapressione di Minerbio è stata negata l’autorizzazione per una procedura di pompaggio a 120 bar) e che determinerebbe pesanti ripercussione sull’equilibrio ambientale, a cominciare dall’alterazione delle quote della rete scolante, della microsismicità indotta dal ripetersi di processi di pompaggio ed estrazione, fino anche al rischio di innesco di fenomeni sismici veri e propri, che emerge dalle dichiarazioni in proposito del Prof. Enzo Boschi, compianto ex Presidente dell’Istituto Nazionale di geofisica e vulcanologia.

Per tutte le motivazioni citate rinnoviamo il nostro appello all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, al Consiglio Regionale e al nascente Governo Draghi a pronunciarsi a favore del diniego dell’autorizzazione a Edison Stoccaggio Spa in assenza di una procedura di VIA che ne dimostri la sostenibilità ambientale.
Sinistra per Lugo

Commenti

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  1. Scritto da Stefano M.

    Mi permetto un commento su quanto riportato. Premetto che, pur essendo un geologo non ho alcun rapporto con Edison…Viviamo in un mondo in cui e’ necessario tornare ad affrontare le scelte energetiche da un punto di vista scientifico e non ideologico. Oggi il costo dell’energia in Italia e’ il piu’ alto d’Europa (avendo rinunciato al nucleare e al nostro gas a km zero) e lo vediamo nelle nostre bollette. Lo stoccaggio e’ un sistema per garantire le riserve senza legarsi mani e piedi a Russia, Algeria e Libia. Stoccaggio a pressione maggiore dell’originale e’ una cosa normale ovunque ma deve essere valutato su dati scientifici, peraltro disponibili in rete. Il prof. Boschi e’ stato un grande geofisico ma sapeva bene che la sismicita’ di un luogo e’ ben diversa da quella di un altro e non e’ estrapolabile. Una pressione di 240 bar, se la pressione originale e’ del 10% in meno e’ nulla. Se e’ della meta’ e’ tanto. Se le rocce che isolano il giacimento sono compatte e’ poco, se sono sciolte puo’ essere tanto. In sintesi, ogni progetto va affrontato – e, nel caso, contestato – in base a dati scientifici precisi. Chi deve autorizzarlo ha il dovere di consultare Universita’, Enti di Ricerca, esperti di geomeccanica delle rocce per analizzare al meglio i dati, ma contestare un progetto senza questi vuol dire imporre ai cittadini scelte economicamente ed ambientalmente sbagliate. Piuttosto perche’ non lavorare per ottenere sconti sulle bollette per i cittadini di San Potito – Cotignola ?