Campagna vaccinale a Ravenna. Angelini: al Pala de André c’è stata fila, ma sono state vaccinate ben 1.200 persone in un giorno

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Nella diretta delle ore 13 sulla sua pagina Facebook di oggi 31 marzo il Sindaco di Ravenna Michele de Pascale ha fatto il punto della campagna vaccinale in corso con la dottoressa Raffaella Angelini che dirige la Sanità Pubblica dell’ASL Romagna.

LE FILE DI LUNEDÌ AL PALA DE ANDRÈ

Per introdurre il tema il Sindaco ha chiesto alla dottoressa Angelini di spiegare le ragioni delle file che si sono verificate in particolare nella giornata di lunedì al Pala De André di Ravenna, con tante persone anziane in attesa del proprio turno di vaccinazione.

“A me piacerebbe fare un programma di vaccinazione da qui ai prossimi mesi – ha detto la dottoressa Raffaella Angelini – ma in realtà noi ci muoviamo settimana per settimana, in base ai vaccini che ci vengono consegnati. Per esempio, ieri aspettavamo 25.000 dosi di AstraZeneca che non sono arrivate, perché arriveranno solo il giorno di Pasqua. Quindi adattiamo la nostra azione giorno per giorno alle dotazioni che abbiamo a disposizione, cercando di fare le cose nel migliore dei modi e nel minor tempo possibile. Perché ogni giorno guadagnato significa mettere molte persone in più in sicurezza. Lavorare in questa maniera comporta certamente dei problemi. Lunedì ci siamo trovati ad avere una disponibilità di vaccini Pfizer superiore al previsto e inaspettata: quindi abbiamo anticipato molti over 80 che erano programmati più avanti nel tempo, fino alla fine di maggio. Stiamo facendo questo lavoro di anticipare gli appuntamenti da diversi giorni, perché abbiamo più disponibilità e puntiamo a vaccinare tutti gli over 80 entro il 15 aprile. Poi abbiamo cominciato la vaccinazione delle persone estremamente vulnerabili. Infine lunedì è cominciata la vaccinazione delle persone over 75 che avevamo dovuto fermare per il blocco di AstraZeneca. In definitiva, lunedì abbiamo avuto un certo affollamento e si sono create delle file, anche perché molte persone si sono presentate con troppo anticipo sull’orario previsto e quindi, inevitabilmente, hanno dovuto attendere pazientemente il loro turno.”

Angelini ha teso però a sdrammatizzare perché alla fine tutto è filato via liscio e la giornata vaccinale si è chiusa regolarmente dopo le 19 con circa 1.200 vaccinati quando se ne facevano 700 all’inizio. D’altra parte il personale sanitario ha messo in atto tutte le misure organizzative necessarie per gestire la fase critica e ridurre al minimo i disagi per gli utenti. Fra l’altro, le persone che devono essere informate sui vaccini richiedono un certo tempo e quelle a cui viene somministrato il vaccino AstraZeneca ne richiedono di solito più di altri, perché hanno qualche reticenza in più dopo le note vicende degli ultimi tempi.

“Siamo arrivati anche a fare 10 linee vaccinali contemporaneamente – ha detto la Angelini – con una distinzione fra quanti hanno fatto già la prima dose, che avevano meno bisogno di informazioni, e quelli che invece si vaccinavano per la prima volta. Quando si lavora al limite come stiamo facendo in questi giorni, possono esserci inconvenienti, ma noi facciamo il massimo.”

Fra gli inconvenienti la fila e l’attesa, appunto. Ma anche il mancato arrivo delle dosi di AstraZeneca che rimanda l’obiettivo di estendere le vaccinazioni anche la sera, come ha ricordato ieri il DG di ASL Romagna Tiziano Carradori. A proposito di impegno, buona organizzazione, gentilezza e professionalità da parte del personale Asl Romagna è toccato al Sindaco Michele de Pascale non lesinare i complimenti. “Non dobbiamo dimenticare che stiamo parlando – ha detto il Sindaco – di professionisti che da un anno stanno affrontando una condizione di superlavorano e di stress. Sono gli stessi che hanno fatto migliaia di tamponi e continuano a farli e poi l’assistenza domiciliare. Il loro impegno è stato ed è eccezionale. La loro professionalità e gentilezza va rimarcata. Così come va rimarcata la gentilezza e l’educazione delle tante persone che sono chiamate a vaccinarsi e che aspettano con calma il loro turno. Si tratta per lo più di anziani, molti di loro sono anche molto anziani, e forse dovremmo imparare da loro, dalla comprensione e dall’educazione che mettono nell’affrontare con pazienza il loro turno vaccinale.”

Fila Pala de André

Foto pubblicata sul gruppo Facebook “Sei di Ravenna se”

LE PRIORITÀ NELLA CAMPAGNA VACCINALE

Per quanto riguarda il problema delle priorità, sia Angelini che il Sindaco hanno ribadito che esiste un Piano nazionale che stabilisce criteri precisi. La priorità è andata al personale medico e paramedico, ai pazienti e operatori delle Rsa. Poi è subentrato il criterio delle fasce di età: da chi è più anziano e più fragile in giù. A parte il discorso della vaccinazione del personale delle scuole e delle Forze dell’Ordine. Successivamente è il turno delle persone estremamente vulnerabili, adesso si sta affrontando anche la categoria dei caregivers che saranno vaccinati presso i medici di medicina generale.

Per quanto riguarda le persone estremamente vulnerabili il Ministero ha stabilito delle categorie precise e la Regione ha stilato degli elenchi a cui ASL Romagna sta attingendo per chiamare i soggetti alla vaccinazione. Da queste categorie sono comunque state escluse patologie importanti: per questo occorre consultare il proprio medico di fiducia, per capire se si rientra o meno nelle categorie “estremamente vulnerabili”. Si tratta di 62.000 persone in Romagna. Peraltro gli elenchi regionali non sono completi e vengono implementati con i centri sanitari specialistici per le singole gravi patologie. Tutte queste persone sono state chiamate o saranno chiamate alla vaccinazione con sms in questi giorni.

LA FUNZIONALITÀ DEGLI SPAZI DEL PALA DE ANDRÈ

Rispondendo a una domanda sia il Sindaco che la dottoressa Angelini hanno ribadito che il Pala De André finora ha risposto nella maniera migliore alla necessità di rappresentare il principale centro di vaccinazione della provincia, in assenza da noi di strutture fieristiche esistenti in altre realtà. Ci sono state critiche sugli alti costi di affitto della struttura, e ASL Romagna sta perciò valutando anche altre soluzioni, ma al momento non è facile trovare uno spazio così grande, versatile e funzionale come il Pala De André. La Angelini non ha escluso che si possa allestire eventualmente una tensostruttura. E in ogni caso, ha precisato il Sindaco, una soluzione non è rappresentata dal CMP e dal suo parcheggio, perché il CMP deve continuare a svolgere la sua funzione attuale.

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Commenti

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  1. Scritto da obezio

    Già avuto prima dose, in quanto vulnerabile. Fila c’era ma tutto sommato è andata benissimo. Certo la fila si forma anche perchè la gente si presenta con largo anticipo e quindi è inevitabile la coda. Bisogna rispettare l’orario, al massimo un quarto d’ora prima. Per il resto tutti molto disponibili. Abitare a Ravenna è una fortuna, se riuscissimo a sistemare il pronto soccorso…..

  2. Scritto da Francesco

    Non capisco il perché persone anche anziane sono costrette a raggiungere il pala provenienti da comuni della provincia, sembra che nella nostra provincia si possa vaccinare solo li! Ci sarà un motivo?

  3. Scritto da marco74

    Nonostante ci siano altre strutture disponibili per vaccinare le persone ci si ostina a voler utilizzare il solo pala de Andrè per vaccinare ma sicuramente tutte le cooperative vicine al comune ringraziano… Comunque 1200 vaccini giorno pensando alla doppia dose lo vedo un risultato insufficiente per non dire scarso di questo passo entro un anno e mezzo vacciniamo tutti…..con la seconda dose….