Messa in sicurezza dei daini a Lido di Classe, Gibertoni (Gruppo Misto): “Ispra utilizzi metodi ecologici”

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La consigliera chiede alla Giunta di usare metodi ecologici, dissuasori e percorsi verdi: “Il timore è che i daini vengano prelevati e mandati negli allevamenti da carne e macellati”. L’assessore Mammi: “Piano di controllo ragionevole, allo studio il bando perché i privati possano richiedere gli animali”.

Mettere in sicurezza i daini di Lido di Classe, in provincia di Ravenna, e di Lido di Volano, in provincia di Ferrara. La richiesta è di Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) formulata in un question time discusso in Aula cui ha risposto l’assessore all’Agricoltura, agroalimentare, caccia e pesca, Alessio Mammi.

Gibertoni ha richiamato l’invito di Ispra (istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale) a utilizzare metodi ecologici nel contenimento dei daini, tuttora inattuati da parte della Regione. Non è necessario, ha continuato la consigliera, che i daini vengano catturati, traslocati (con il rischio di uccisione durante la cattura) per finire uccisi in zone di caccia oppure venire confinati in allevamenti di ungulati da carne e, quindi, essere destinati al macello.

Gibertoni ha ricordato il caso del capriolo intrappolato all’aeroporto di Rimini, che, nonostante mesi di tentativi non è ancora stato catturato: “Come si pensa di spostare 200 daini se non si è riusciti a catturare un capriolo?”. E ancora: “La Giunta dica qualcosa di animalista. I cacciatori non lo dicono e parlano solo di danni all’agricoltura, ma danni alle produzioni agricole non ce ne sono stati o, al massimo, solo per 2.000 euro l’anno. In provincia di Ravenna solo 12 aziende hanno chiesto l’acceso ai fondi regionali per la difesa e non c’è stata alcuna richiesta di danni”. Infine, Gibertoni ha chiesto come mai la Regione non abbia percorso con convinzione la strada dell’installazione di dissuasori efficaci o della realizzazione di attraversamenti verdi.

L’assessore Mammi ha replicato affermando che “non c’è alcun ripensamento sul Piano di prelievo perché ci sono rischi per la sicurezza pubblica. Il Piano di controllo è di pubblica utilità, è ragionevole e può dare risposte concrete”. Inoltre, ha proseguito l’assessore, si sta lavorando ai bandi per la manifestazione di interesse a ospitare daini in allevamenti o presso privati. C’è poi l’aspetto capi da traslocare: saranno 30 per area di cattura e saranno tutti marcati così che, durante il prelievo, i cacciatori autorizzati potranno distinguerli bene dagli altri, anche da lunga distanza.

Al termine, Gibertoni si è rivolta a Mammi dicendo che non ha avuto risposte sul numero dei daini da prelevare e che saranno indirizzati alla macellazione e agli allevamenti da carne. “Assessore, perché non risponde? Ho già presentato tre interrogazioni” ha scandito la consigliera.

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Commenti

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  1. Scritto da marcello

    Bisogna agire per ridurre i danni dei cinghiali,dei daini che non possono essere fermati con le reti, e delle nutrie.
    l’agricoltura richiede di AGIRE IN FRETTA.
    grazie

  2. Scritto da armando

    Sig. Gibertoni: i danni creati da questi animali sono tantissimi, solo che, se un agricoltore ha un piccolo danno (e sono tanti, mi creda9 non perde tempo a fare denuncia.- per un agricoltore il tempo è denaro, e perderlo in questi casi è controproducente.- Giusto quello che dice Mammi: qualche privato li vuole ??? se lo porti a casa!!! Anche le nutrie.- qualcuno le protegge e le vuole..le catturi e se le metta in cortile.- Idem per i cinghiali: un bel porcellino sta bene in un cortiletto di un condominio !!! Insomma queste bestie sono PERICOLOSE e bisogna……………!!!punto e basta !!!!!

  3. Scritto da Enzo

    Qualcuno mi spiega per quale assurdo motivo sono stati immessi i daini in quel territorio? Si sapeva fin dall’inizio che sarebbero aumentati in modo esponenziale visto la mancanza di predatori naturali,e soprattutto (cosa assurda)la presenza di importanti arterie stradali nelle vicinanze! …e ora spendiamo soldi pubblici per risolvere il problema. Bene alla luce di tutto questo che siano quei signori scalda poltrona e incompetenti che hanno avuto la brillante idea di immettere i daini a risolverlo ma NON con i soldi pubblici,chi sbaglia deve pagare cari i miei politici.