Romagna Faentina. Salute e prevenzione tra gli adolescenti: il progetto “Mind the GAP” arriva a conclusione

In un doppio evento, si sono tirate le fila del progetto di due anni con studenti, genitori e professionisti del settore.

L’evento conclusivo del progetto “Mind the GAP”, promosso dal Servizio di Dipendenze Patologiche dell’AUSL della Romagna (Faenza e Lugo), si è svolto giovedì scorso alla presenza sia di studenti, di genitori e di operatori sociosanitari interessati al tema della prevenzione dai rischi delle dipendenze più diffuse tra i ragazzi.

Il percorso, nato dalla crescente esigenza di far comunicare in maniera efficace i rischi legati a comportamenti tipici dell’età adolescenziale (dal consumo di alcolici, tabacco e stupefacenti all’attività sessuale non protetta, dal gioco d’azzardo alla dipendenza dalla tecnologia), ha voluto fare leva sulle capacità dei giovani di essere loro stessi promotori di comportamenti responsabili verso i propri coetanei.

In un’ottica di “peer education” (educazione tra pari), gli esperti hanno saputo coinvolgere gli studenti del territorio (oltre 300 su 8 istituti scolastici del distretto faentino) per produrre materiale comunicativo che potesse informare e sensibilizzare i propri compagni e amici sui temi affrontati in classe.

Dal gioco di parole, ai video e all’irriverente meme, i ragazzi hanno realizzato oltre duecento materiali tutti disponibili sul sito del progetto www.steadycamoff.it/mindthegap e alcuni dei quali sono tutt’ora esposti presso il Salone delle Bandiere nel Municipio di Faenza (Piazza del Popolo, 31, aperto al pubblico fino al 25 marzo). L’invito dei partecipanti al progetto è quello di affiggere anche nelle scuole che non hanno partecipato al percorso le immagini e le locandine di sensibilizzazione.

La registrazione degli eventi, sia della mattina con le scuole, sia del pomeriggio con i professionisti del settore, sono disponibili sul canale YouTube della Romagna Faentina.

Il progetto “Mind the GAP” è stato promosso dall’Ausl della Romagna (Servizio Dipendenze Patologiche di Faenza e Lugo) grazie al finanziamento della Regione Emilia- Romagna sul gioco d’azzardo patologico e con la collaborazione di IOR (Istituto Oncologico Romagnolo), Centro per le famiglie dell’Unione della Romagna Faentina e di SteadycamOFF, esperti di comunicazione digitale.