Giovani, pandemia e disagio. Prosegue il percorso di ascolto per la costruzione del nuovo Piano sociale e sanitario

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Gli effetti della pandemia, le difficoltà emerse soprattutto tra i giovani e giovanissimi, ma anche il percorso di ascolto e supporto che le istituzioni, a partire dalla Regione, hanno avviato per dare risposta ai nuovi bisogni. Con l’obiettivo di continuare a lavorare insieme per costruire il nuovo Piano sociale e sanitario dell’Emilia-Romagna: il documento di programmazione che costituisce l’architettura della rete dei servizi sociosanitari integrati del territorio e che dovrà puntare a un welfare sempre più universalistico, equo e inclusivo. Anche attraverso un forte patto educativo con le migliori energie del territorio.   Di questo si è parlato oggi a Bologna durante il primo incontro tematico “Un’alleanza di comunità per il benessere giovanile”, organizzato dalla Regione in vista della costruzione del Piano. Un appuntamento molto affollato, seguito da circa 500 operatori, sia in presenza che collegati da remoto, al quale hanno partecipato la vicepresidente con delega al Welfare e alle Politiche giovanili, Elly Schlein, e gli assessori alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, e alla Scuola, Paola Salomoni.

Presenti anche il Prefetto del capoluogo regionale, Attilio Visconti, il vicedirettore dell’Ufficio scolastico regionale, Bruno di Palma, la Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Claudia Giudici, la sindaca di Correggio Ilenia Malavasi per ANCI, il portavoce del Forum Terzo Settore Regionale Fausto Viviani, il presidente della consulta regionale studenti Andrea Giua, Don Davide Baraldi (Vicario Episcopale per il laicato, la famiglia e lavoro), oltre a esperti e rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni del Terzo settore e degli studenti.

“La pandemia- ha sottolineato la vicepresidente Schlein– ha avuto un enorme impatto negativo sotto il profilo sanitario, ma ha anche acuito le diseguaglianze sociali ed educative tra gli adolescenti, che hanno vissuto una sorta di sospensione della socialità, con pesanti ricadute psicologiche per l’aumento dello stato di disagio ed ansia. Come Regione abbiamo avviato un percorso di partecipazione ed ascolto di tutte realtà regionali impegnate su questo versante, per dare una risposta concreta alle criticità e ai bisogni emergenti. C’è bisogno di un’alleanza di comunità per il benessere giovanilecon il supporto delle migliori energie e idee della società regionale, a cominciare dalle idee e dalle proposte che stiamo raccogliendo direttamente in questo percorso per il nuovo piano sociale e sanitario, così come dai giovani nei territori con Youz, il primo forum giovani dell’Emilia-Romagna partito già nel 2021”.

Giovani e famiglie

Molte le iniziative a favore dei giovani portate avanti dalla Regione in questi ultimi due anni: le tante idee emerse da Youz, il Forum regionale giovani che l’anno sorso ha coinvolto oltre 2 mila ragazze e ragazzi under 35, hanno trovato una prima sintesi neldecalogo approvato dalla Giunta regionale che ha messo a disposizione 600 mila europer l’avvio di un primo bando. Poi i 3,2 milioni di euro messi in campo dalla Giunta regionale, in collaborazione con l’Assemblea legislativa, per la creazione di un fondo ad hoc per la prevenzione e il contrasto al disagio giovanile e al ritiro sociale (hikikimori); e ancora il lavoro svolto dai 40 Centri per le famiglie attivi sul territorio regionale, che quest’anno riceveranno un finanziamento aggiuntivo di 250 mila euro.

Un impegno, quello della Regione e delle istituzioni, che prosegue e si rafforza, come hanno sottolineato anche gli assessori Donini e Salomoni.

“L’emergenza sanitaria vissuta negli ultimi due anni- ha rimarcato Donini– ha dimostrato la grande capacità di resilienza della comunità regionale, ma ha anche aggravato il senso di disagio vissuto da giovani e adolescenti. Occorre passare ad un nuovo paradigma, dare risposte ai nuovi bisogni emersi fornendo un adeguato supporto psicologico ai ragazzi, ma anche alle loro famiglie, nella gestione delle emozioni e dell’affettività. Ciò si traduce nell’esigenza di una nuova programmazione, all’insegna di una maggiore integrazione tra interventi e servizi sociali e sanitari e della “L’emergenza sanitaria vissuta negli ultimi due anni- ha rimarcato Donini- ha dimostrato la grande capacità di resilienza della comunità regionale, ma ha anche aggravato il senso di disagio vissuto da giovani e adolescenti. Occorre passare ad un nuovo paradigma, dare risposte ai nuovi bisogni emersi fornendo un adeguato supporto psicologico ai ragazzi, ma anche alle loro famiglie, nella gestione delle emozioni e dell’affettività. Ciò si traduce, a partire dalla capacità di ascolto delle istituzioni al mondo giovanile, nell’esigenza di una nuova programmazione, all’insegna di una maggiore integrazione tra interventi e servizi sociali e sanitari”.

Supporto psicologico

L’assessorato alle Politiche per la salute ha avviato un piano che prevede la presenza già da settembre di due psicologi in ogni distretto sanitario, con l’obiettivo di assumere stabilmente nei prossimi quattro anni oltre 300 nuovi professionisti nelle future Case della comunità e un investimento a regime di quasi 23 milioni di euro all’anno. Altro impegno preso, quello di potenziare e qualificare i punti di accesso degli adolescenti ai servizi socio-sanitari, a partire dagli spazi giovani all’interno dei consultori famigliari.

Istruzione e benessere in edilizia scolastica

Importante anche l’impegno sul fronte dello sviluppo della Rete di Scuole che promuovono salute, con il tavolo regionale permanente per l’educazione alla salute e alla prevenzione nel sistema educativo e formativo, e di ‘Spazio all’Educazione’, anche per favorire l’accesso dei giovani nel mondo del lavoro: 20 nuovi corsi di studio, di cui 6 in inglese, saranno attivati dagli Atenei emiliano-romagnoli a partire dall’anno accademico 2022-2023.

“L’adolescenza rappresenta un periodo di transizione caratterizzato da grandi cambiamenti e sfide, che richiede un’attenzione particolare perché è proprio in questa fase che si consolidano i comportamenti- ha ricordato l’assessore Salomoni-. Il ruolo della Regione è anche quello, tramite il tavolo regionale per l’educazione alla salute e alla prevenzione nel sistema educativo e formativo, di supportare lo sviluppo della Rete di Scuole che promuovono salute. La nostra è l’unica regione in Italia ad essersi dotata di una legge dedicata alla promozione della salute e del benessere delle studentesse e degli studenti promuovendo l’educazione alla salute e la cultura della prevenzione tra i soggetti del sistema educativo e formativo. Oltre a questo ci siamo impegnati da inizio mandato per il benessere nello spazio in cui si fa scuola elaborando, insieme all’architetto Cucinella, il documento ‘Spazio all’Educazione: Linee Guida per le Scuole dell’Emilia-Romagna’”.

Il ciclo di incontri tematici per la definizione del nuovo Piano socio-sanitario regionale proseguirà nel mese di maggio con due iniziative in programma sulla salute mentale (giorno 10) e sulle politiche abitative (l’11).

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