Animalisti: “Se sarà strage di daini a Ravenna, mobilitazione e boicottaggio della riviera!” Annunciata una protesta per il 28 maggio

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Nei giorni scorsi si è riunito in Prefettura a Ravenna il Tavolo Faunistico provinciale con l’obiettivo di esaminare le problematiche collegate alla presenza della fauna selvatica. In particolare, su richiesta delle Associazioni degli Agricoltori, il Prefetto Castrese De Rosa ha voluto analizzare nel dettaglio le varie situazioni d’emergenza collegate alla forte presenza di daini, picchi e nutrie, al fine di giungere quanto prima all’attuazione di soluzioni concrete e condivise.

In merito all’annosa questione della crescente presenza dei daini nelle aree della pineta di Classe incluse all’interno del Parco del Delta nel Tavolo Faunistico provinciale sono stati sollevati i pericoli legati al patrimonio naturalistico, ambientale, agricolo e faunistico del territorio nonché la pubblica sicurezza. In particolare, come sottolineato dal rappresentante dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) sarebbe a rischio l’equilibrio faunistico di un ecosistema complesso qual è la pineta con i daini che essendo in sovrannumero rappresentano anche una seria minaccia per la sopravvivenza dei cervi, specie questa autoctona presente nel Bosco della Mesola. Oltre all’aspetto della tutela ambientale, sono stati rappresentati gli ingenti danni alle colture agricole provocati dai daini che distruggono da anni campi di grano, coltivazioni orticole, erbacee e sementiere, nonché i seri problemi all’incolumità pubblica collegata alla sicurezza stradale. Al termine del confronto, l’Ente Parco del Delta del Po, si è detto pronto ad attivare il Piano di controllo entro i prossimi 15 giorni.

Dopo questa riunione è partita subito la campagna degli animalisti contro la “strage dei daini” come viene da anni definito ogni tentativo di mettere sotto controllo il loro numero.

“Se sarà strage di daini a Ravenna, mobilitazione e boicottaggio della riviera!” Questo il titolo della presa di posizione di alcune associazioni – Animal Liberation; Clama Ravenna; Cruelty Free; Gruppo d’Intervento Giuridico; Italia Nostra Ravenna; LAC Emilia Romagna; Lega del Cane Bologna; OIPA ITALIA – “Dopo anni di sensibilizzazione, proposte inascoltate, manifestazioni, dati evidenti forniti dalla Regione Emilia-Romagna (incidenti pressoché nulli e danni alle colture irrisori) – le associazioni chiedono – rispetto ed etica per i daini della Pineta di Classe, divenuti simbolo di bellezza e di speranza, Ravenna invece si affida ai cacciatori come ai tempi delle caverne e prepara un bagno di sangue? Il tutto in una zona del Parco del Delta del Po, in pieno periodo di nidificazione dell’avifauna e all’inizio della stagione turistica. Davvero poco chiari questi bliz preparati in gran segreto e senza motivi resi pubblici, nel frattempo che l’assessore regionale Mammi, interrogato infinite volte dalla consigliera del Gruppo misto Giulia Gibertoni, prendeva lungamente in giro i cittadini con i “trasferimenti” dei daini in altri luoghi di caccia, ed invece, per non sporcarsi le mani, aveva già trasferito agli enti locali.”

Gli animalisti non hanno dubbi sul significato della frase: “attuare il piano di controllo e sull’avvio di un’azione armata contro la fauna selvatica del Parco. In assenza di un programma chiaro, condiviso e pubblicato per tempo, dopo anni ed anni che se ne parla, non possiamo che pensare questo. A seguito del tavolo tenutosi giovedì 12 maggio in Prefettura per l’“emergenza” daini – emergenza non suffragata da alcun dato pubblico né da alcun censimento pubblico aggiornato – parrebbe che a breve avrà luogo una strage di daini e dei loro cuccioli nel periodo in cui avviene il parto, e proprio a ridosso delle spiagge all’inizio della stagione balneare. Nessuna valutazione su come questo fatto inciderà sulla famiglia di lupi presente, che si ciba di daini, e sul loro possibile periodo del parto. Se così sarà, davvero uno sconcertante inizio per la nuova gestione del Parco del Delta del Po e per il nuovo Prefetto di Ravenna De Rosa. Disattese tutte le disposizioni di legge che prevedono l’attuazione in via prioritaria di metodi incruenti ed il rispetto del periodo di nidificazione. Nessun dissuasore installato, reti ridicole e disastrate a protezione delle strade, cittadini lasciati in balia degli eventi, e nessuna soluzione di quelle invece adottate da tutti i paesi civili lungo le strade che costeggiano parchi e zone naturali.”

“Anziché considerare i daini della Pineta di Classe una risorsa per il territorio e per il turismo, si cede alle lobbies venatorie che non ebbero soddisfazione nel lungo inverno del 2015. Vogliamo però ricordare, a meno che non decidano di sterminarli tutti, che questi provvedimenti sono completamente inutili, perché basta anche un solo daino per provocare un incidente potenzialmente fatale, visto che le strade non sono messe in sicurezza come da anni chiedono le associazioni di tutela ambientale ed animale. Se quanto sembra sarà confermato, invitiamo i turisti a boicottare le località balneari di un comune il quale, anziché programmare per tempo e far rispettare le leggi, si macchia di strage di innocenti. Attendiamo secca smentita su come si intenderà procedere.”

Nel frattempo, le associazioni invitano i cittadini a una manifestazione per salvare i daini della Pineta di Classe del Parco del Delta del Po, sabato 28 maggio, dalle ore 13.00 alle 16.00, in viale del Lombardi angolo via canale Pergami, a Lido di Classe.

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Commenti

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  1. Scritto da Piemme

    Animalisti portateli a casa vostra, almeno 5 a testa, avete veramente r…o. Magari anche qualche nutria del parco Teodorico (visto che oramai sono più nutrie che persone).

  2. Scritto da Enzo

    Personalmente ritengo che si devono occupare del problema daini coloro che ,solo per scopo puramente politico ,hanno avuto la brillante idea di inserire questi ungulati nelle nostre pinete dove si sapeva fin da subito che avrebbero procurato solo danni e rischi (anche un bambino l’avrebbe capito) per poi puntare il dito contro i cacciatori a fronte di un piano di contenimento (a tal proposito inviterei i colleghi cacciatori a tenersi fuori da qualsiasi forma di coinvolgimento). Ci sono le associazioni animaliste?…bene! allora invece di andare a manifestare che se ne occupino loro senza sperperare soldi pubblici e andare a recuperare i fondi per la soluzione del problema ,qualsiasi essa sia, da coloro che hanno deciso di popolare le nostre pinete con i daini.

  3. Scritto da Marina

    In bocca al lupo (ah ah ah) con questa iniziativa di boicottaggio. A giudicare dal pienone di oggi al mare sarà più facile convincere i daini ad andarsene da un’altra parte. Ops a scegliere altri lidi.

  4. Scritto da armando

    @Marina…bello il tuo commento….sabato 28, se il caldo tiene, vedrai quante persone andranno la !!!!!!! TUTTI AL MARE !!!! se si fara’ “strage” di daini, io inviterei il Comune a fare le 3 giornate di tagliatelle al sugo di daino: d’altro canto è in corso la 3 giorni del cappelletto al sugo….perche’ no ???? potrebbe essere un idea !!!! e obbligherei gli ambientalisti a servire a tavola !!!!