Allo scienziato Vincenzo Balzani il Premio CerviaAmbiente 2022. Domenica 4 settembre, durante Sapore di Sale

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Verrà assegnato a Vincenzo Balzani, domenica 4 settembre (al Magazzeno del Sale Torre, nell’ambito di Cervia Sapore di Sale) il prestigioso Premio CerviaAmbiente 2022. Balzani è Professore emerito del Dipartimento di Chimica dell’Università di Bologna. Il Riconoscimento speciale ”CerviaAmbiente 2022 andrà a Gian Antonio Stella, scrittore e editorialista del Corriere della Sera e al regista Andrea Segre per il documentario “PO”.

Vincenzo Balzani

Professore emerito del Dipartimento di Chimica dell’Università di Bologna, Balzani è docente, scienziato e divulgatore, con le sue 650 pubblicazioni citate più di 64.000 volte nella letteratura scientifica. Da molti anni affianca alla ricerca scientifica un’intensa attività di divulgazione, anche sul rapporto fra scienza e società e fra scienza e pace, con particolare riferimento ai temi dell’energia e delle risorse. È costante il suo impegno sui temi riguardanti il clima, le fonti energetiche e l’urgente transizione alle rinnovabili, la sostenibilità ecologica in rapporto ai costi sociali, la produzione di idrogeno attraverso l’energia solare, lo sviluppo delle nanotecnologie in campo chimico e sulla necessità di ampliare la cooperazione internazionale. Ogni anno tiene decine di seminari e conferenze pubbliche sui problemi creati dall’uso dei combustibili fossili e dalla “civiltà” dell’usa e getta: il cambiamento climatico, la insostenibilità ecologica e il disagio sociale che deriva dalle crescenti disuguaglianze. Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, è membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Lo scorso anno ha ricevuto il premio UNESCO per il suo impegno nel promuovere la collaborazione internazionale, la cultura scientifica e la necessità di uno sviluppo sostenibile. Il Professor Balzani terrà una Lectio magistralis su “Sostenibilità ecologica e sociale”.

Gian Antonio Stella e Andrea Segre

Il Riconoscimento speciale verrà assegnato, quest’anno a Gian Antonio Stella, scrittore ed editorialista del Corriere della Sera e al regista Andrea Segre per il documentario “PO”, prodotto da Luce Cinecittà e recentemente uscito nelle sale cinematografiche. Grazie a una impeccabile regia e a testi azzeccati ed esaustivi, offre immagini e interviste significative che riportano alla memoria la tragedia che colpì il Polesine nel novembre 1951. Quell’evento tragico provocò vittime e fece fuggire migliaia di persone da quelle terre invase dalle acque del Po, un fiume virulento che oggi, paradossalmente si presenta in secca e aggredito dalla salinità delle acque marine che stanno risalendo verso l’interno.

Per Attilio Rinaldi, Presidente di Cervia Ambiente e del Centro di Ricerche Marine “diventa ora più che mai importante attuare concrete azioni rivolte alla sostenibilità ambientale, occorre intervenire con stringente risolutezza agendo d’intesa tra istituzioni e cittadini”. Attilio Rinaldi, nel suo intervento, omaggerà con un breve ricordo due persone che in passato ricevettero il Premio Cervia Ambiente: l’economista Jean Paul Fitoussi e il giornalista e divulgatore scientifico Piero Angela.

Alla cerimonia saranno presenti Massimo Medri, Sindaco di Cervia, ed altre autorità locali e regionali. Coordinerà i lavori del Premio CerviaAmbiente 2022 il giornalista e scrittore Salvatore Giannella.

Il Premio Cervia Ambiente, istituito nel 1973 a favore di studiosi, ricercatori, città, istituzioni scientifiche distintesi sulle tematiche di carattere ambientale, è stato conferito, tra gli altri, a scienziati e a paladini di fama mondiale sulle questioni ambientai quali Barry Commoner, Jacques Yves Cousteau, Konrad Lorenz, ad economisti come Jean Paul Fitoussi e Vandana Shiva, poi a Sting per la sua Rainforest Foundation e Carlo Petrini per Slow Food. Generando quindi grande attenzione sui temi ambientali e gettando le basi della cosiddetta “citizen science”, concetto riconosciuto a livello accademico e considerata una scienza partecipata, in cui i cittadini diventano parte integrante del processo scientifico e della stessa “green economy”.

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