Lido di Dante. Divieto ai cani nella spiaggia nord, presidente Pro Loco Scarabelli: “Misura dovuta al trionfo dell’inciviltà dei padroni” foto

La spiaggia della Salicornia (spiaggia nord di Lido di Dante) non è più adibita ai cani. Una misura che Pro Loco Lido di Dante, intestataria dell’area privata interessata ha dovuto attuare in virtù dei numerosi comportamenti incivili manifestati dai padroni degli amici a quattro zampe. La spiaggia in questione è una delle poche ancora private in Italia, un tempo terreni agricoli divenuti sabbiosi a causa dell’abbassamento dell’erosione nel tempo. Non è un mistero che a Lido di Dante ci sia sempre stata una forte richiesta da parte della cittadinanza nell’avere un’area adibita ai cani ed è per questo che Pro Loco ha frazionato anni fa l’area della spiaggia in due parti, adibendone una ai possessori degli animali. Per fare sì che la gestione dei cani avvenisse nel modo migliore negli ultimi anni Pro Loco aveva installato cartellonistiche per guidare le persone in compagnia dei loro rispettivi animali, ma a nulla sono valsi gli sforzi profusi. Andrea Scarabelli, presidente della Pro Loco Lido di Dante cerca di fare chiarezza su una situazione divenuta sempre più insostenibile.

L’INTERVISTA

Scarabelli, il divieto di introdurre cani sembra essere il primo passo verso una chiusura della spiaggia…

“La società proprietaria ha delle spese trattandosi di un terreno agricolo e parliamo di 10.000 euro l’anno. Occorrono delle entrate per contrastare le spese e quindi la proprietà ci ha esortato a produrre economia all’interno dell’area in modo da evitare una chiusura. Pro Loco ha iniziato a sviluppare un progetto condiviso con i proprietari, ma purtroppo nonostante le spese ingenti non abbiamo ottenuto collaborazione da parte di chi usufruisce della spiaggia. Se ti viene dato qualcosa dovresti rispettarlo, non pensare che ti sia dovuto. Sfortunatamente, le cose non sembrano proprio andare così”.

Numerose le lamentele per mancanza di controlli. C’è molta ignoranza a riguardo?

“Sì, perché le Forze dell’Ordine non possono entrare all’interno di una proprietà privata. Pro Loco ha inserito tanti cartelli e tabelle informative con la speranza che fossero lette e capite, ma purtroppo l’ignoranza regna sovrana”.

Non parliamo solo di maleducazione da parte dei cittadini però, ma anche di una situazione complessa…

“Confermo. Partiamo dal presupposto che la spiaggia nord è una delle poche ancora private in Italia e quindi risulta a catasto privato. Trattandosi di terreni agricoli emergono molti problemi di burocrazia tipicamente italiani. Innanzitutto occorre considerare la ridefinizione della linea costiera che, se operata, può consentire l’acquisto da parte del demanio marittimo. L’erosione costiera comporta una naturale ridefinizione delle coste e i controlli andrebbero effettuati periodicamente, ma questi comporterebbero costi. Ci tengo a precisare che Pro Loco non può fare richiesta in materia di re-definizione della linea costiera. Solamente l’amministrazione comunale può farlo. Quest’ultima s’è mossa anche lo scorso anno dopo essersi confrontata con il demanio marittimo comunale, ma ci sono problemi tecnici”.

Che cosa consente la misura catastale in merito ad un’area?

“Permette di vedere un’area suddivisa in particelle. Ognuna è numerata corrispondendo a un genere come pascolo, agricoltura, prato e via discorrendo. Attraverso sistemi online ad esempio è possibile fare richiesta pagando e si ottiene la misura catastale. Detta in parole povere, provate ad immaginare un campo agricolo: ognuno di essi è una particella. Facendo parte del comitato cittadino oltre che essere presidente della Pro Loco chiesi un comodato / affitto nei confronti dell’area avendo già in mente le esigenze dei cittadini per i cani in spiaggia”.

E poi che successe?

“Dopo aver siglato i contratti e le registrazioni necessarie come Pro Loco abbiamo deciso di frazionare la spiaggia in due aree: una con concessione ai cani e l’altra fruibile a persone senza. Abbiamo speso 750 euro solo di cartellonistica per evidenziare passaggi adeguati per i padroni e i loro amici a quattro zampe”.

Sbaglio o in un’area privata non sono possibili i salvataggi in mare? 

“Confermo. Il Comune di Ravenna non può installare torrette di salvataggio. Dovrebbe farlo la Pro Loco Lido di Dante, ma sono 12.000 euro a torretta. Andrebbe tenuto conto che dobbiamo consentire anche i servizi di pulizia della spiaggia e questi non sono certo gratuiti. In caso di cani liberi, fenomeni legati alla prostituzione, all’abusivismo, ai pernottamenti o se si verificano atti osceni Pro Loco non può fare nulla. Le Forze dell’Ordine possono intervenire solo in caso di pericolo a cose o persone. Il monitoraggio è escluso. Aggiungo che trattandosi di spiaggia privata il Comune di Ravenna non può emettere ordinanza”.

Forse vi siete fidati un po’ troppo delle persone?

“Per due anni abbiamo contato sulla sensibilità delle persone informandoli, chiedendo versamenti o contributi per poter mantenere la spiaggia il più possibile controllata. Sfortunatamente nessun commerciante ha dimostrato interesse anzi, è passato il messaggio che tutto fosse dovuto. Le persone che frequentano la spiaggia nell’area cani sembrano fregarsene completamente di tutti i costi che dobbiamo sostenere per tenere pulita l’area”.

Il Parco del Delta non fa nulla per aiutarvi?

“Siamo all’interno del Parco, ma sembrano ignorarci. Si tratta di una situazione troppo complicata e l’Amministrazione si ritrova una patata bollente tra le mani”.

Concludendo, un progetto di gestione e servizi sulla spiaggia però è stato fatto. Possibile che non abbiate ricevuto una maggior collaborazione?

“Sì, abbiamo avviato un’economia in proprio per poter fornire servizi e poter regolamentare la situazione nella spiaggia. E invece è passato il messaggio “Andate in quella spiaggia dove potete fare quello che vi pare”. All’1 di settembre, in occasione della conclusione della stagione abbiamo fatto un bilancio e tra cani liberi in acqua, animali che vanno sotto gli ombrelloni disturbando le persone, sacchetti di escrementi disseminati sulla spiaggia e l’ignoranza di cartelli e tabelle non sono più tollerabili. Dall’1 settembre abbiamo quindi eliminato tutti i cartelli impedendo l’accesso ai cani. Come, tra l’altro, dovrebbe essere anche da capitaneria regionale. Abbiamo richiesto l’ennesimo incontro tra l’Amministrazione e il Parco del Delta per riproporre un progetto di gestione e di servizi per l’area. Nel caso non si arrivi a nuove soluzioni ci troveremo costretti a chiudere completamente la spiaggia e noi in primis non lo vogliamo”.

Commenti

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  1. Scritto da Libero

    E di che cosa vi stupite?? se in città possono urinare persino nei basamenti delle colonne in piazza del popolo e lungo tutti i muri anche di palazzi d’epoca. nessuno mai che utilizzi l’acqua per lavare come sarebbe obbligatorio da regolamento comune. Sporco, inciviltà ma sopratutto arroganza (provate voi a dire qualcosa e vi sentirete apotraofare con ogni insulto x antianimalista. I VIGILI DEVO MULTARE E IL COMUNE DOVREBBE FARE CAMPAGNE DI SENSIBILIZZAZIONE (esiste un assessore vero??)
    La verità e che i cani sono diventati i veri padroni dei loro “padroni!

  2. Scritto da Massimiliano

    Che ci sia gente che non raccoglie gli escrementi dei cani è vero ma è anche vero che in quell’area riservata ai cani non c’è nemmeno un bidone e questo è assurdo. Come si può definirla area cani?! Iniziate a mettere i bidoni e vedrete che la gente la raccoglierà!

  3. Scritto da fra

    Solito modus operandi per l’incapacità di punire chi si deve punire. In questo modo l’hanno vinta i sozzoni o maleducati che continueranno a frequentare, mentre i corretti e diligenti padroni saranno costretti ad emigrare. Se volete fare divieti…prima punite chi trasgredisce. Sè è vero che controllate i nudisti contro i guardoni ed esibizionisti altrettanto andrebbe fatto per I PADRONI dei cani ricordiamolo, sono i PADRONI i responsabili e vanno perseguiti a dovere in pineta in spiaggia COME IN CENTRO A RAVENNA

  4. Scritto da Anna

    Se dopo due anni si riscontrano delle problematiche di igiene si chiude con cartello proprietà privata, non mi sembra tanto drammatica da fare, e si tiene controllato che venga rispettato il divieto

  5. Scritto da Obezio

    Ottima decisione, via i cani da tutte le spiagge e non per colpa degli animali bensì dei padroni.la spiagge come altri luoghi pubblici non sono adatti ai cani, siamo stanchi di vedere escrementi antiigienigi in luoghi di riposo e di svago. Brava Pro Loco.

  6. Scritto da Donatella Donati

    “Per due anni abbiamo contato sulla sensibilità delle persone informandoli, chiedendo versamenti o contributi per poter mantenere la spiaggia il più possibile controllata…”
    Frequento saltuariamente,durante l’estate questa spiaggia, maon sarebbe possibile inserire un ingresso ,a pagamento,che permetta di sostenere, almeno parzialmente la gestone? Ripeto, come ho già scritto su fb, non è girata informazione fra gli utenti del luogo.
    Massima disponibilità

  7. Scritto da Against

    I ravennati e gli italiani in generale capiscono solo i si ed i no imposti in quanto credono sempre di essere gli unici e di poter fare quel che vogliono.
    Parliamo del parco di Via Antica Milizia tra San Simone e Giuda e Via Stradone ? Li i residenti e non, fanno pascolare le loro bestioline facendoli defecare e facendogli fare pipi nel parco dove i bambini corrono e giocano e se gli dici qualche cosa ti mandano a fare…. Oppure che loro raccolgono gli escrementi. Cari ravennati ripassatevi le norme dell’educazione civica e le leggi comunali che anche in assenza di segnaletica vietano le deiezioni animali in qualsiasi parco pubblico!!! Cari arrigantoni ci sono le aree di sgambamento e il rispetto. Non è che il vostro cane abbia tutti i diritti mentre i nostri figli no e siano costretti a giocare tra pipi ed escrementi bene male non raccolti!!! Ultimo perché a Ravenna nei parchi delle “zone in” é apposta apposita segnaletica mentre nelle zone di classe B e C non c’è nulla?

  8. Scritto da Erica

    I cani sono animali e i loro padroni in alcuni casi molto peggio.

  9. Scritto da armando

    @ fra…ma in quella spiaggia, come è ben scritto, i vigili e le forze dell Ordine NON possono entrare…è privata !!! se mettono i bidoni, poi sono da svuotare, e la cosa ha un costo !!!!perche’ ognuno non si porta via la cacca del bambino peloso ??? perche’ ognuno non si porta a casa la propria spazzatura ??? Tutto è dovuto ??? no, cari signori.- La pulizia della spiaggia è compito vostro, cioè voi che la frequentate !!!! SOLO CON LE MULTE SI METTE ORDINE SULLA SPIAGGIa.- Purtroppo, come scrive Libero, i cani ormai sono i padroni, di tutto.- stasera alla Festa dell Unita’, c’erano cani ovunque..gelateria, ristorante, comizio: uno schifo e una vergogna !!! quanta gente sola!!! gente che ha bisogno di un cane per uscire ??? siamo messi proprio male….

  10. Scritto da batti

    sono proprietario di un cane,è vero ci sono escrementi ovunque
    i parchi cani sono inacessibili e ti porti ha casa il cane sporco

    se questa città e un letamaio non è colpa della razza cane ma della razza uomo
    nei pressi di casa mia cè una macchia di olio motore larga una decina di metri
    peggio della merda di cane o rifiuti ovunque
    abbiamo dato la colpa agli zingari era la soluzione piu facile,ma non so se fosse la reale
    siamo molto abituati ha essere molto severi con gli altri e poco con noi stessi