Enigma storico: “Chi salvò la Basilica di Sant’Apollinare in Classe dai bombardamenti del ’44?”

Se ne parla nel secondo appuntamento de I MalfAttori alla Domus dei Tappeti di Pietra

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Mercoledì 28 novembre, alle 18, nuovo incontro de I MalfAttori presso la Domus dei Tappeti di Pietra. L’appuntamento, condotto da Guido Ceroni, sarà incentrato su un tema storico forse poco rilevante da un punto di vista militare, ma di grande rilevanza per la città di Ravenna: “Chi salvò davvero la Basilica di Sant’Apollinare in Classe nel ‘44?“.

Le guerre sono uno scempio, si sa, prima di tutto per uomini, donne e bambini innocenti, ma a farne le spese sono purtroppo anche tesori d’arte che dovrebbero essere patrimonio di tutti. Nel ’44, anche la Basilica di Sant’Apollinare in Classe rischiò di essere abbattuta da un bombardamento alleato per distruggerne il campanile, usato dai tedeschi come torre d’avvistamento. Per fortuna, esisterono in questa occasione uomini e donne capaci di comprendere il valore inestimabile di questo patrimonio e che si attivarono per salvarlo.

Ma chi possiamo ringraziare per l’eroico salvataggio della splendida Basilica paleocristiana? E’ una domanda aperta da decenni, che si innestò ad un certo punto con le dispute tipiche della “guerra fredda”, restando ancora oggi piena di misteri. I protagonisti della vicenda furono diversi: a chi il merito? All’eclettico Vladimir Peniakoff (detto Popski), intrepido comandante delle PPA, che riuscì a ritardare i bombardamenti alleati, ai partigiani del Distaccamento “Garavini”, a Guerrino Ravaioli, patriota repubblicano che rivendicò di essere entrato nella Basilica nottetempo, scoprendo che l’osservatorio tedesco era stato trasferito, al Colonnello Maffino Maffi con un astuto stratagemma? Un enigma storico che ancora oggi intriga e affascina.

Di seguito i prossimi appuntamenti in programma:

mercoledì 5 dicembre
Poeti e scrittori per Ravenna, con immagini e musica a cura di Anna De Lutiis e Paola Rossi;

mercoledì 12 dicembre
Le donne d’oro di Ravenna a cura di Silvia Togni.

Ingresso libero

Per informazioni: tel. 0544.473678 int. 2 oppure www.ravennantica.it

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