Collettiva su “Conversazioni concettuali”. In mostra, Campanella, Cionini, Ramacciotti e Sgarbossa

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Si intitola “Conversazioni concettuali – quattro maestri della figurazione contemporanea” la nuova esposizione in programma da domani, martedì 19 marzo, fino a domenica 31 marzo alla Galleria Espositiva “Arte & Vacanze” all’interno del Terme Beach Resort di Punta Marina.

Curata dal direttore artistico Andrea Petralia, l’esposizione presenta opere di quattro importanti esponenti della figurazione italiana contemporanea: Erica Campanella, Claudio Cionini, Lisandro Ramacciotti e Antonio Sgarbossa.

Così scrive la critica Filomena Volpe: “Claudio Cionini, Antonio Sgarbossa, Lisandro Ramacciotti, Erica Campanella: quattro maestri del figurativo contemporaneo e un filo conduttore comune fatto di visioni, parvenze, sfumature. Tutti e quattro gli autori invitano a guardare le proprie opere con uno sguardo introspettivo, profondo, lontano dalle apparenze ovvie e lo fanno aiutando l’osservatore a traghettare le proprie emozioni verso il significato più profondono dell’opera. Ognuno di questi autori ha un suo stile ben definito, ma questa esposizione ha il merito di porre in dialogo tra di loro questi grandi maestri dei nostri giorni”.

“I paesaggi urbani di Cionini – continua – sono offuscati da nebbia perenne, che avvolge e nasconde concorrendo a creare mistero nell’animo di chi osserva. Le sue opere privilegiano scorci di capitali, spazi urbani all’alba, ex fabbriche abbandonate in un silenzio assordante. Il pullulare frenetico della gente e della vita quotidiana qui lascia spazio a una quiete che, con le sue immagini in dissolvenza, nascondono un velo di malinconia. Le figure di Sgarbossa si trovano avvolte dalle stesse atmosfere velate. L’effetto è qui ottenuto utilizzando luci e ombre in modo magistrale. Tanto i volti e i corpi femminili quanto le istantanee dei suoi paesaggi ricevono e diffondono una forte luce, tanto da offuscarne i profili. L’osservatore piomba in un limbo tra veglia e sogno alla ricerca di dettagli nascosti, in una visione che al risveglio ha già colpito l’animo di un’emozione profonda”.

“Le donne di Ramacciotti – aggiunge – sono completamente diverse, ma l’alone di mistero è ancora più intenso. Gli occhi inespressivi, i caratteri fisici combinati in modo inaspettato, la dualità delle figure rappresentate su una stessa tela, anche in queste opere viene manifestata la volontà di far riflettere sull’apparenza che spesso inganna. I volti e i corpi di questi dipinti sottolineano la pluralità e le peculiarità di ogni essere umano. L’autore sembra invitare ad un’analisi più profonda, a non fermarsi alle parvenze esteriori, a non giudicare, ma a capire e riflettere. Questo stesso fil rouge prosegue nelle opere di Campanella. L’artista milanese esalta la sua arte figurativa sperimentando la sua tecnica ad olio sul rame, un materiale che si presta a creare sfondi e ambientazioni al confine tra surrealismo e realismo. Le colature ottenute creano luci e ombre su volti e paesaggi avvolti, ancora una volta, da sfumature affascinanti. Come poste dinanzi ad un sole all’ora del tramonto le figure sono avvolte dalle tonalità sfocate delle ombre che avanzano, mentre lo spazio è immerso in una luce intensa e calda”.

Erica Campanella nasce il 7 settembre1974, dove vive e lavora. Si diploma presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera. Il suo lavoro spazia tra pittura, restauro e fotografia. Insegna storia dell’arte e discipline pittoriche. La prima personale “Alter ego” è del 2007 a cura di Chiara Canali e da lì inizia un percorso di esposizioni in gallerie e fiere Nazionali.

Claudio Cionini nasce a Grosseto nel 1978. Dopo gli studi al Liceo Artistico di Grosseto e all’Accademia di Belle Arti di Firenze la sua attenzione si rivolge subito al paesaggio industriale, realtà che lo circonda nella città dove risiede, Piombino. Nel 2006 avvia la collaborazione con l’atelier di Franco Ristori a Firenze. L’anno successivo nascono i primi studi di paesaggio urbano dopo aver visitato Parigi; affascinato dai suoi grandi boulevard e dalle sconfinate vedute della città, intuisce la caratteristica fondamentale della sua opera: lo spazio, la profondità della prospettiva, il punto di fuga.

Lisandro Ramacciotti nasce nel 1950 a Viareggio, dove vive e lavora e dove ha iniziato a dipingere nei primi anni ’70. Ha esposto in gallerie ed Enti pubblici sia in Italia che all’estero. Ha collaborato per diversi anni con la “Galleria Spagnoli” (FI) di Renzo Spagnoli. Le opere sono presenti in collezioni private e collezioni pubbliche, fra le quali il Museo “Gal” in Danimarca e il Museo Arte Moderna “Lorenzo Viani” di Viareggio.

Antonio Sgarbossa inizia la sua attività artistica all’età di dodici anni frequentando un laboratorio di ceramica d’arte in Bassano. Nel 1971 si trasferisce per alcuni anni a Neuchatel in Svizzera, dove con un gruppo di artisti europei forma uno studio d’arte denominato “La Soffitta”. Qui ottiene i suoi primi riconoscimenti. Rientrato in Italia nel 1976, apre uno studio di ceramiche d’arte. Nel 1978 la sua prima importante personale di pittura alla Galleria Il Fiore. Personali e collettive in varie città d’Italia e Svizzera.

La mostra resterà aperta fino a domenica 31 marzo, tutti i giorni 24 ore su 24, a ingresso libero.

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