Chi erano i Pink Floyd? Ce lo ricorda Nick Mason con i Saucerful of Secrets

Chi erano i Pink Floyd? Beh, Nick Mason c’era. Il batterista c’è stato sin dal primo giorno della band che ha scritto una grande pagina della storia della musica. Tra i Pink Floyd rimasti in campo è quello che meglio di altri può affrontare quindi l’impresa di ricostruire con cervello, cuore e tecnica ciò che nacque in principio dall’istinto, dalla follia e dalla spregiudicatezza. Lo dimostrerà a Ravenna Festival oggi, domenica 14 luglio, alle 21 al Pala De André, con i Saucerful of Secrets.

È questa la superband che Mason ha creato nel 2018 con Gary Kemp degli Spandau Ballet, lo storico collaboratore e bassista Guy Pratt, il chitarrista Lee Harris dei Blockheads e Dom Beken alle tastiere, mettendo subito le cose in chiaro: non è un tributo al passato, ma il desiderio di catturare lo spirito dell’era psichedelica che innervò corpo, visioni e suono dei Pink Floyd.

La serata è realizzata con il contributo di Coop Alleanza 3.0.

Nick Mason è probabilmente l’unico a potersi permettere di riportare in scena il “suono delle origini” della band che ha introdotto la prismatica luce della psichedelia nel lessico, nell’immaginario e nel mito della musica giovanile. E non c’è nostalgia alcuna nel progetto del “cuore battente dei Pink Floyd” che da qualche tempo porta in giro per il mondo Nick Mason, perché davvero questa musica è intrinsecamente anarchica e bruciante, eternamente proiettata verso l’ignoto.

“Ci sono tante canzoni che il pubblico si perde – lamentava Mason qualche anno fa – la gente pensa che siamo nati con Dark Side of the Moon, ma noi esistevamo anche prima ed eravamo una band underground”. E allora questo progetto spericolato ritorna al debutto alieno e scintillante di The Piper at the Gates of Dawn e a, ovviamente, A Saucerful of Secrets, partorito nel 1968. Un disco che ancora oggi sembra una jam session forsennata e baciata da un tocco extraterrestre: bandita ogni remora per la forma canzone, i Pink Floyd si addentrarono nei viluppi elettrici e nelle derive cosmiche che Syd Barrett aveva spalancato a partire dal folk britannico e da rudimentali elementi di boogie a stelle e strisce. E approdarono al di là delle visioni del leader, liberando la musica giovanile tutta dalle costrizioni ritmiche e armoniche.

Di quei Pink Floyd, che traevano forza creativa dalla precarietà in cui navigavano a vista, Nick Mason e la sua nuova accolita di psichedelici fiancheggiatori hanno l’ardire di suonare brani come Astronomy Domine, Green Is the Colour, A Saucerful of Secrets, che solo i fan più longevi avevano ascoltato dal vivo, e anche canzoni mai eseguite in scena, come le leggendarie Lucifer Sam, Arnold Layne e Bike.

Mason è tornato a suonare dal vivo nel 2018, oltre dieci anni dopo il tentativo di reunion presto naufragato – complice anche la morte di Richard Wright; nel 2005 si era infatti unito sul palco a David Gilmour, Roger Waters e Wright per la prima volta dopo ventiquattro anni per il Live 8. Ma con Nick Mason’s Saucerful of Secrets “la cosa interessante è che non si nota quanto tempo sia passato, la forza di quella musica è rimasta intatta, contiene ancora opportunità di scoprire cose nuove e inedite, anche oggi”.

Info: 0544 249244 www.ravennafestival.org

Biglietti: da 35 a 65 Euro
Il servizio navetta gratuito per il Palazzo de André, realizzato con il contributo di Tecno Allarmi Sistemi, percorrerà 2 volte la tratta Stazione – Palazzo M. De André, con partenza da Piazza Farini, alle ore 20.30 e 20.45. Al termine dello spettacolo due corse riporteranno gli spettatori al capolinea.

Foto Chicago Reader