Presentazione del libro “Sant’Antonio. Una chiesa cara ai cervesi”

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Sant’Antonio. Una chiesa cara ai cervesi. E’ il titolo significativo di un’opera fortemente voluta da Bruno Masini, realizzata grazie alla collaborazione di Diana Sciacca e di altri appassionati cultori della storia cervese, che verrà presentata domenica 23 gennaio, alle ore 16, nella chiesa di Sant’Antonio di Cervia.

Interverranno all’iniziativa Bruno Masini, promotore del libro; Don
Antonio Maffei, rettore della chiesa di Sant’Antonio, Roberto Zoffoli,
Sindaco di Cervia e, in rappresentanza degli enti sostenitori
dell’iniziativa: Luigi Mondardini, Presidente di Banca Romagna
Cooperativa; Oscar Turroni, Presidente del Gruppo Culturale Civiltà
Salinara; Renato Lombardi, Presidente dell’Associazione Culturale Casa
delle Aie Cervia. Interverrà inoltre Renzo Casadei, responsabile delle
Edizioni Aquacalda di Forlì, la Casa editrice che ha stampato il
libro. 

Purtroppo Diana Sciacca, principale curatrice della pubblicazione, è
prematuramente scomparsa il 26 settembre 2010 ed ha lasciato il ricordo
di un’attività appassionata e feconda svolta per il mondo della scuola
e per l’associazionismo culturale di Cervia.
Al termine della presentazione il libro potrà essere acquistato al prezzo scontato di € 10.

Il libro si presenta nella forma di un pregevole catalogo in
quadricromia, che raccoglie saggi articoli, documenti ed immagini
storiche, In 120 pagine vengono ripercorse le vicende storiche, che dal
1704 al 1741, hanno visto la costruzione della chiesa dedicata a
Sant’Antonio da Padova e dell’annesso convento di frati francescani  (I
Minori Osservanti detti "zoccolanti" per distinguerli dai Minori
Conventuali detti "scarpanti"). Tra l’altro i frati francescani
rimasero nel convento fino al 41 dicembre 1866 (erano gli anni della
soppressione dei beni ecclesiastici nella fase iniziale di vita del
nuovo Stato Unitario italiano) e successivamente l’edificio fu adibito
ad altri usi civili e sociali. 

Nel libro sono contenuti saggi storici di due autentiche colonne della
cultura storica cervese: Umberto Foschi e Gino Pilandri che
approfondiscono l’evoluzione della Chiesa e del Convento fino al secolo
scorso, le caratteristiche architettoniche degli edifici e il ruolo che
hanno avuto dal punto di vista religioso e sociale .

Tra i saggi di altri autori riportati nel libro va segnalato anche uno scritto dell’Accademico di Francia André Frossard.
Di particolare interesse nel libro è la raccolta delle
schede-inventario predisposte dalla Soprintendenza per i Beni Artistici
e Storici di Bologna, che illustrano le caratteristiche di pitture,
statue, arredi sacri ed ex-voto conservati nella Chiesa di Sant’Antonio
ed il loro pregio dal punto di vista storico ed artistico.
Tracciando la storia della chiesa di Sant’Antonio non si possono non
ricordare i rettori della chiesa  che si sono succeduti a partire dalla
seconda metà dell’Ottocento ad oggi. Figure importanti per il loro
apostolato, per la loro religiosità ed umanità.

L’elenco dei periodi nei quali sacerdoti sono stati rettori della
chiesa comprende: don Paolo Venturi (dal1874 al 1924), don Celso
Martini (dal 1924 al 1949),  don Ido Castagnoli (dal 1949 al 1987), don
Ferdinando Favelli (dal 1987 al 1991), don Giuseppe Senni (dal 1992 al
1996) e dal 1996 don Antonio Maffei.

Una chiesa cara ai cervesi. Leggendo il libro si può comprendere come
la chiesa di Sant’Antonio non costituisca solo un luogo di culto,
profondamente legato alla storia della comunità religiosa cervese, ma
anche un edificio legato alla storia e all’evoluzione della città, che
abbraccia un periodo di oltre  trecento anni.

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