Ausl e politiche regionali sulle risorse umane, incontro tra i sindacati e il Prefetto di Ravenna

FP CGIL, CISL FP e UIL FPL chiedono lo sblocco del turn over e la sostituzione di tutto il personale cessato

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Nella giornata di martedì 19 Gennaio FP CGIL, CISL FP e UIL FPL hanno incontrato il Prefetto di Ravenna illustrando le situazioni di criticità presenti all’interno del servizio sanitario nella provincia di Ravenna. “La diminuzione costante delle dotazioni organiche, legata alla politica della Regione di contrazione delle risorse umane che oramai da tre anni limitano al 25% il turn over peraltro per i soli profili professionali sanitari – escludendo tutte le funzioni amministrative, comprese quelle legate ai percorsi dell’accesso come i CUP – determina oggi una situazione di palese insostenibilità” affermano i sindacati. 


“L’estrema riduzione del turn over degli operatori cessati si regge
, in parte rilevante, sugli straordinari e sulle prestazioni aggiuntive determinando oltre ad accumulo di ferie non godute e festività lavorate non recuperate, salti dei riposi per sostituire le colleghe ed i colleghi che si assentano a vario titolo – sottolineano Cgil Cisl e Uil -. Tale condizione si è resa maggiormente difficile dall’entrata in vigore, lo scorso 25 novembre, della Legge 161/14 che recependo una direttiva europea impedisce l’applicazione di deroghe sui riposi tra un turno di lavoro e l’altro e sulla durata media dell’orario di lavoro. Deroghe che avrebbero dovuto garantire nel frattempo la possibilità di rendere applicabili i contenuti delle direttive comunitarie attraverso scelte strutturali, il tutto a sostegno della tutela psicofisica degli operatori. L’applicazione della direttiva sopraccitata ha portato alla luce del sole e con tutta evidenza l’inadeguatezza delle dotazioni organiche dell’azienda Ausl della Romagna ed, in particolar modo, dell’ambito di Ravenna. Il perdurare di questa condizione di inadeguatezza in termini di dotazioni organiche rischia di mettere in predicato il diritto alla salute dei cittadini di questa provincia”.

FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, rifiutando categoricamente una riduzione delle prestazioni sanitarie, ritengono che “l’unica manovra anticiclica atta ad impedire la destrutturazione del nostro sistema sanitario sia lo sblocco del turn over e la sostituzione di tutto il personale cessato, compreso il personale afferente la Dirigenza anche attraverso la nomina delle molte strutture primariali oggi vacanti all’interno dei presidi ospedalieri di Ravenna, Lugo e Faenza”.

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