La corsa solidale in Namibia del cervese Andrea Pelo di Giorgio per dire “no” al bracconaggio

Una corsa solidale attraverso la riserva naturale dell’Etosha National Park nello Stato africano della Namibia, che si preannuncia faticosa, quella organizzata dal runner cervese Andrea Pelo di Giorgio insieme ad AIEA – Associazione italiana Esperti d’Africa, per dire “no” al bracconaggio, estremamente diffuso in Africa.

Con “Run for Rhino“, nome dell’iniziativa, Andrea ed il suo staff vuole infatti lanciare un messaggio chiaro di protesta contro i bracconieri che ogni giorno uccidono diverse specie animale, e che stanno portando all’estinzione di alcune di essa, come quella appunto del rinoceronte.

“La corsa rappresenta un simbolico recinto virtuale (si snoderà infatti lungo un percorso delimitato da uno nastro giallo, il colore dell’associazione) all’interno del quale è impedita qualsiasi azione malvagia contro gli animali” ci spiega Andrea, 52enne, oggi mental coach e che in passato ha partecipato a diverse competizioni sportive, ultramaratone, triathlon, Ironman, avventure solidali, per poi fondare, nel 2015, “Domani arriva sempre asd”, associazione sportiva dilettantistica e pubblicare, sempre in quell’anno,  il suo primo libro “Esco a fare 4 passi”, diario ironico che racconta la corsa di 1.200 chilometri fatta in solitaria, dalla città di Tarvisio a quella di Courmayeur.

Andrea Pelo di Giorgio

“L’idea di Run for Rhino aggiunge Andrea – è nata con Davide Bomben, presidente dell’Associazione Italiana Esperti d’ Africa, allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno del bracconaggio, che impervia in questi territori e per cercare di riavvicinare le persone alla natura, per recuperare il nostro profondo legame con essa. Si tratta di una percorso suddiviso in 8 tappe; cercheremo di percorrere, in 12 giorni, 400 chilometri (50/60 al giorno). Partirò con il mio staff – tra cui un medico, un fotografo, la mia fidanzata e una guida locale, che a bordo di un’auto mi accompagnerà lungo tutto il percorso – il 28 gennaio 2020. A gennaio in Africa si toccano i 40°/50°, abbiamo volutamente scelto questo periodo dell’anno per rendere più estrema e faticosa la corsa, che di per sé si presenta già pericolosa, per avvalorare ancora di più la nostra causa.”

“In questi mesi abbiamo avviato una raccolta fondi per promuovere l’iniziativa, siamo stati ospiti in diverse radio ed abbiamo incontrato imprenditori ed aziende italiane, che ci supporteranno economicamente come sponsor. L’iniziativa è aperta a tutti i runners che vogliano partecipare con me a questa “avventura solidale”, oppure semplicemente aderendo alla racconta fondi” conclude Andrea.

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Per ricevere maggiori informazioni su “Run for Rhino”, potete contattare Andrea al 3404057390, o scrivere una mail agli indirizzi domaniarrivasempre@gmail.com,  andigio.pelo@gmail.com. Pagina Facebook: Run for Rhino. Sito di AIEA: www.espertiafrica.org . 

Commenti

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  1. Scritto da Luigi

    Ma cosa se ne fregano i bracconieri di uno che corre?E come dovrebbe questo gesto sensibilizzare l’opinione pubblica? Pare più l’ennesimo pretesto per una vacanza gratuita

  2. Scritto da bilancia

    Faccio i miei personale auguri a questo atleta: seguiro’ come sempre, tutte le manifestazioni a difesa di qualcosa, ma credo che, come dice Luigi, ai bracconieri interessi ben poco quello che fa questo grande UOMO: serve ben altro !!! cambiare la testa delle persone sara sempre una gara dura….come la sua (gara).- In bocca al lupo