52 giovani veronesi a Cervia per un Campo scuola “Sale- il bisogno di a-mare”

Ha alloggiato per una settimana nella struttura ricettiva Mare e Vita di Pinarella un gruppo di 52 ragazze e ragazzi, dai 15 ai 19 anni, che ha trascorso un periodo di “campo scuola”, originale esperienza di vacanza-studio a Cervia  dal 2 al 9 agosto. Il soggiorno è stato organizzato dalle parrocchie Raldon e Pozzo, del Comune di San Giovanni Lupatoto, città di poco più di 25.000 abitanti alla periferia di Verona.

Il tema della vacanza era “Sale- il bisogno di a-mare”, con un riferimento ad un passo del Vangelo di Matteo “Voi siete il sale della terra …”.  Dai significati simbolici e religiosi si è passati anche agli aspetti storici, culturali ed attuali di Cervia. Interlocutori degli ospiti veronesi sono stati il Gruppo Culturale Civiltà Salinara e il Circolo Pescatori La Pantofla.

Nella mattinata di giovedì 6 agosto è stata organizzata una visita guidata all’antica Salina Camillone, l’unica rimasta delle 149 saline a “raccolta multipla” o artigianale, che componevano lo stabilimento salifero di Cervia prima della trasformazione delle saline nella “raccolta unica” o industriale avvenuta nel 1959.
Oggi la Camillone è sezione all’aperto del Museo del sale e Presidio di Slow Food per la produzione del “sale dolce” di Cervia.  Claudio Ridolfi, volontario del Gruppo Culturale Civiltà Salinara,  ha illustrato le modalità tradizionali di produzione del sale, in quel grande laboratorio chimico costituito dalle saline, dove attraverso la sapiente opera di governo delle acque marine e la progressiva evaporazione delle acque stesse, alimentata dal sole e dal vento, si arriva alla al graduale aumento di salinità e alla straordinaria produzione del sale. I giovani veronesi hanno potuto ammirare i tradizionali attrezzi da lavoro e il “monte” di sale accumulato nelle ultime settimane alla Camillone.

Nel pomeriggio del giorno successivo il Circolo Pescatori La Pantofla ha organizzato un’edizione straordinaria di “Aperitivo coi pescatori”, una visita guidata all’antico Borgo Marina di Cervia. Nella sua introduzione storica Renato Lombardi ha messo in evidenza il rapporto di Cervia con il mare, per la produzione del sale, per le attività della pesca e per il nascente turismo balneare. Partendo dagli storici Magazzini del sale, l’itinerario si è svolto alla scoperta delle barche d’epoca e delle “case a schiera” abitate un tempo dalle famiglie di pescatori, provenienti nel corso dell’Ottocento in particolare dal Veneto.

Luigi Padoan ha illustrato le caratteristiche della barca storica “Maria” (del 1949), recuperata e salvata dai volontari del Circolo Pescatori, ormeggiata alla banchina di fronte alla Torre San Michele. La passeggiata lungo il Borgo Marina, condotta da Gastone Guerrini, è poi  proseguita di fronte alle storiche case a schiera dei pescatori. Nel percorso sono state ammirate le 24 riproduzioni in scala realizzate a cura di Giuseppe Zannini, delle  multicolori “vele al terzo” della marineria cervese, collocate nei lampioni della strada. Un numero più ampio di vele storiche è stato poi  riprodotto negli ingressi delle case.

Con l’arrivo al Circolo Pescatori è stato concordato con gli ospiti un aperitivo con degustazione marinara (risotto e maccheroncini, fritto misto e cozze di Cervia),  allietati dai canti e stornelli dei Trapozal (i “canterini e musicanti” del Circolo). Ha collaborato attivamente all’iniziativa  la gestione del Circolo Pescatori.

” I giovani veronesi hanno gradito molto questa conclusione e si sono uniti ai canti e alle musiche dei Trapozal, in particolare in alcuni canti tradizionali di origine veneta – raccontano gli organizzatori -. Al termine del soggiorno, il coordinatore del “campo scuola” Don Alberto Bianchi ha fatto pervenire al Gruppo Culturale Civiltà Salinara e al Circolo Pescatori La Pantofla un sentito ringraziamento per la disponibilità, la collaborazione e l’ospitalità dimostrate. Un apprezzamento va invece espresso al gruppo di giovani veronesi per l’educazione e per la partecipazione attiva, curiosa ed attenta alle iniziative. È un segnale che fa ben sperare per il futuro delle giovani generazioni e per un “turismo consapevole”.