Cervia. Odg della Lega contro soppressione seconda sezione classe prima alla Pascoli: “27 alunni in una classe? Troppi”

“Venga ripristinata la seconda sezione della prima classe alla scuola primaria Pascoli di Cervia” è quanto chiedono i consiglieri della Lega in consiglio comunale a Cervia, Enea Puntiroli, Daniela Monti, Stefano Versari, Gianluca Salomoni e Monica Garoia, in un Ordine del giorno rivolto a Sindaco e Giunta.

In seguito alla decisione del Provveditorato scolastico di sopprimere la seconda sezione della classe prima A.S. 2021/22 nel plesso G. Pascoli a Cervia, nonostante il numero di iscritti al prossimo ciclo sia di 37 alunni, i leghisti sottolineano che “il numero dei bambini iscritti (37) permetterebbe la composizione di 2 classi prime, ma il Provveditore si appella per la sua decisione al Dpr del 20 marzo 2009 nr. 81, dichiarando in pratica che in ogni Istituto comprensivo deve essere garantita almeno una sezione per ogni nuovo ciclo”. Inoltre, proseguono “alla Scuola primaria Aldo Spallicci, visto l’esiguo numero di alunni iscritti (solo 7), non sarà presente la prima classe e invece la nuova classe prima del plesso Pascoli sarà composta da 27 alunni (che rappresenta il numero massimo di scolari previsto all’art.10 del suddetto DPR);

I consiglieri del carroccio evidenziano che “che gestire 27 bambini di 6 anni non sia facile in condizioni normali, tantomeno in un periodo di grande criticità come questo dove, a causa della pandemia di Covid 19, essere educatore è diventato estremamente complicato; ancor più complicato diventa controllare i bambini sul corretto rispetto delle norme igenico/sanitarie, della logistica e il dover tornare di nuovo alla DAD renderebbe ingestibile un così elevato numero di bambini”.

Pertanto si chiede a Sindaco e alla Giunta “di attivarsi per rivedere tale decisione, nel rispetto del lavoro immane di maestre, maestri ed educatori, considerando inoltre che i nostri bambini, dopo più di un anno vissuto in una condizione di estrema insicurezza e difficoltà, hanno bisogno di recuperare la socialità e la normalità di una vita scolastica che li proietti in un futuro educativo sereno e ricco di prospettive” concludono.