Bagnacavallo, approvato ordine del giorno sulla scuola

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Il Consiglio comunale di Bagnacavallo ha approvato nella seduta di
ieri, giovedì 29 ottobre, un ordine del giorno sulla scuola proposto
dai capigruppo Paolo Graziani (Sinistra e Libertà), Andrea Pezzi
(Prc-Pdci) e Rita Contessi (Partito Democratico). L’ordine del giorno è
stato approvato con tredici voti favorevoli (gli undici consiglieri di
maggioranza presenti e i due consiglieri della lista civica
"Bagnacavallo Insieme"), l’astensione del consigliere Angelo Ravagli di
"Uniti per Bagnacavallo" e tre voti contrari da parte dei consiglieri
del Pdl Francesco Zannoni, Samantha Gardin ed Edoardo Guidi.
Nell’ordine del giorno si sottolinea come «di fronte all’aggravarsi delle conseguenze sociali generate dalla crisi economica internazionale», a differenza dei maggiori Paesi europei il nostro Paese abbia operato attraverso la "riforma Gelmini" «tagli indiscriminati e gravissimi alla scuola pubblica, penalizzando ulteriormente le famiglie e andando in tal modo a segnare il sistema formativo dell’attuale generazione in età di apprendimento».

Si prosegue poi prendendo in esame la situazione scolastica a livello provinciale e locale: «i tagli operati dal ministro Gelmini – si lamenta in particolare – hanno fatto saltare nella nostra provincia una sezione di scuola materna statale a Bagnacavallo, tre a Faenza, due a Cervia e una a Ravenna(…) Sul fronte della scuola primaria, poi, «con i tagli sull’organico della lingua inglese sono state acquisite risorse che hanno permesso all’Ufficio Scolastico Provinciale di dare le classi a tempo pieno solo a tredici scuole della provincia, ben sei richieste non sono state accolte.

Per la scuola secondaria di primo grado, invece, gli iscritti sono passati dagli 8.651 del 2008/2009 agli 8.883 del 2009/2010, «mentre i posti assegnati in organico sono di fatto passati dai 692 posti del 2008/2009 a 644 con una riduzione di 48 posti. Ai 30 posti tagliati dall’Ufficio Scolastico Regionale si aggiunge un’ulteriore diminuzione di 18 posti effettuata dall’Ufficio Scolastico Provinciale perché utilizzati nella secondaria superiore per poter attivare nuove classi».
Venendo a Bagnacavallo, «nel corso del Consiglio comunale del 24 settembre scorso è stata approvata una variazione di bilancio che finanzia, a spese del Comune, l’esistenza di una sezione in più presso la scuola materna statale e i costi per essa originati dalla mancata copertura finanziaria da parte dello Stato. Un atto dettato da senso di responsabilità e vicinanza ai propri cittadini ma che non intende nascondere il problema(…) Nella scuola primaria presente nel nostro comune sono state formate cinque sezioni di prima elementare, di cui quattro a tempo pieno, una di queste a Villanova. È stato però tagliato numericamente un insegnante, con la conseguenza che a turno non è garantita per tutti la compresenza. Tagli sono stati operati anche sul personale non docente: la scuola avrà, fra i dipendenti non di ruolo, un bidello statale in meno. Il Comune, come da accordo di programma, ha mantenuto invece a Bagnacavallo i servizi di prescuola e postscuola garantendo alle famiglie dalle 7.30 alle 18 un’assistenza fondamentale. Nella scuola secondaria di primo grado sono state chieste e ottenute, non senza faticose trattative, cinque classi prime. Le cattedre sono tutte di 18 ore e quindi non esistono margini per interventi individualizzati o per coprire supplenze d’emergenza. Sono situazioni al limite del collasso, e per il prossimo anno scolastico 2010/2011 si preannuncia un già certo aggravarsi della situazione se non muterà l’orientamento del Governo».

Drammatico viene definito poi il quadro dei finanziamenti mancanti agli Istituti Scolastici: «all’Istituto Comprensivo di Bagnacavallo non è stato destinato dal Ministero un solo euro per le spese di prima necessità: dalla carta igienica al materiale di lavoro per i bambini, alla cancelleria per la segreteria. Si vive sul contributo dell’Amministrazione comunale(…) e su una piccola quota volontaria richiesta ai genitori».
Nell’ordine del giorno si sottolinea poi «come in provincia di Ravenna l’offerta scolastica pubblica sia stata fino ad oggi di ottimo livello, senza sprechi o privilegi, e che in questo territorio negli anni si sia costruito un sistema efficiente e di qualità».

Infine, il Consiglio comunale di Bagnacavallo esprime «attraverso gli strumenti già messi in campo, la propria materiale solidarietà alle famiglie e agli studenti di Bagnacavallo per le ulteriori difficoltà che sono chiamati ad affrontare in ragione della "riforma Gelmini"; chiede fortemente al Governo di rivedere e ripensare le proprie politiche in materia di pubblica istruzione prima che l’intero paese sia chiamato a pagare un prezzo di arretratezza sociale e culturale destinato a sostanziarsi, in tempi brevi, in un divario incolmabile con il resto d’Europa e del mondo nella capacità di costruire un autentico e condiviso sviluppo».

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