Fondazione Ettore Sansavini, un progetto per la cura dell’osteoporosi

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La Fondazione Ettore Sansavini per la Ricerca Scientifica, con sede a
Lugo, ha presentato stamane alla Clinica Privata Villalba di Bologna un
progetto a favore della prevenzione e cura dell’osteoporosi. La
presidente del comitato scientifico del progetto, la professoressa
Renata Caudarella, ha spiegato: «La Fondazione Ettore Sansavini ha
sentito l’esigenza di occuparsi di questo problema, in quanto
l’invecchiamento della popolazione influenza la prevalenza e
l’incidenza dell’osteoporosi. I dati più recenti dell’Oms indicano che
l’aspettativa di vita aumenterà nel prossimo decennio di circa il 20
per cento. In Italia, già oggi, l’osteoporosi interessa quattro milioni
di persone: il 23 per cento delle donne con più di quarant’anni ed il
14 per cento degli uomini con oltre 60 anni».
«Il progetto di ricerca si propone di allargare la conoscenza del problema mediante alcune iniziative. In particolare, sono stati pianificati quattro meeting annuali con medici di medicina generale e specialisti del settore, per introdurre nella pratica clinica l’uso di strumenti semplici come i questionari e gli algoritmi, che consentono di valutare il rischio di frattura a distanza di dieci anni. Con queste semplici ed economiche procedure si potrebbero individuare i soggetti a rischio, meritevoli di iniziare un percorso diagnostico e terapeutico. Soprattutto l’utilizzo degli algoritmi consentirà di stabilire la soglia di intervento terapeutico, basato in precedenza soprattutto sui risultati della densitometria. La distribuzione dei questionari potrebbe avvenire nelle sale d’aspetto degli ambulatori dei centri che parteciperanno allo studio. Il campione dovrebbe essere sufficientemente numeroso per consentire una valutazione statistica».

Fra le iniziative per finanziare il progetto, venerdì 24 settembre alle 21 al Teatro Manzoni di Bologna si terrà lo spettacolo "Intervista impossibile con Bach e Chopin". Sul palco, in un salottino con tre poltrone, ci saranno i pianisti Ramin Bahrami (di origine persiana) e Leone Magiera, nonché il noto ‘anchorman’ Philippe Daverio, per una sorta di "intervista impossibile" a Johann Sebastian Bach e Frédéric Chopin, che saranno impersonificati rispettivamente da Bahrami e Magiera.

«Lo spettacolo prende spunto dalle celeberrime "Interviste impossibili" inventate da Roberta Carlotto ed andate in onda su Radio Rai nel biennio 1974-1975 – ha spiegato il critico musicale Alberto Spano durante la presentazione dell’evento – Italo Calvino che intervistava l’Uomo di Neanderthal, Umberto Eco che intervistava Pitagora, Alberto Arbasino che intervistava Giacomo Puccini: era il festival dell’intelligenza e della cultura. Dunque, qualcosa del genere accadrà sul palco del Manzoni il 24 settembre, con Bahrami, fra i più interessanti interpreti della musica di Bach al piano (ricordiamo le sue incisioni delle Variazioni Goldberg e dell’Arte della Fuga), e Magiera, amato maestro del podio (si ricordi il cinquantennale sodalizio con Luciano Pavarotti) e del piano, al quale si è recentemente riavvicinato da solista interpretando Chopin».

Alla conferenza ha fatto gli onori di casa Bruno Biagi, presidente della Clinica Privata Villalba. «E’ importante – ha detto – che un grande evento culturale ed artistico come quello in programma al Teatro Manzoni il 24 settembre, vada a favore di un progetto che riguarda una patologia ancora non sufficientemente combattuta». Livio Tronconi, direttore generale della Fondazione Ettore Sansavini per la ricerca scientifica, ha aggiunto: «Il progetto per la prevenzione e cura dell’osteoporosi risponde ai bisogni di ricerca che esistono nel nostro Paese ed offre l’opportunità di veicolare il messaggio della Fondazione Onlus voluta dalla famiglia Sansavini, che ha la capacità di attrarre medici e scienziati di primo piano, ma che al tempo stesso ha la necessità di un costante sostegno economico. Da qui l’idea di finanziare il progetto anche attraverso lo spettacolo del 24 settembre».

Alla conferenza stampa è intervenuto anche Maurizio Cevenini, ex amministratore delegato della Clinica Privata Villalba, attualmente consigliere regionale dell’Emilia Romagna. «E’ la prima volta che torno da invitato nel luogo in cui ho lavorato per trentacinque anni – ha detto – Ho raccolto con piacere l’invito e, viste le finalità benefiche dell’iniziativa, mi auguro che si possa riempire il Teatro Manzoni».

Info e biglietti: www.auditoriumanzoni.it/
Teatro Manzoni, via Via de’ Monari 1/2, 40121 Bologna, tel. 051-261303.
Sconto del 10 per cento per dirigenti e dipendenti del Gruppo Villa Maria.

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