Il patron del Mei al convegno nazionale sul diritto d’autore online

Più informazioni su

Giovedì 24 febbraio, alle 15, presso l’ex Hotel Bologna, in Via Santa Chiara,
4, nell’ambito delle strutture del Senato della Repubblica, si terrà un
convegno sul diritto d’autore a margine della consultazione Agcom sulla
nuova disciplina del diritto d’autore online. La Tavola rotonda intitolata «Un diritto d’autore per tutti»

vede la partecipazione di Nicola D’Angelo, Commissario Agcom, che
introdurrà il convegno, moderato da Guido Scorza, presidente Istituto per
le politiche dell’innovazione. Al convegno nazionale sul diritto d’autore online parteciperà il patron del Mei Giordano Sangiorgi.

Sono previsti gli interventi di

Vincenzo Vita, vice presidente Commissione Cultura del Senato della Repubblica;

Marco Pierani, responsabile Affari Istituzionali Altroconsumo;

Arturo Di Corinto,

Università degli Studi di Roma «La Sapienza»;

Antonello Busetto, responsabile Affari Istituzionali Confindustria; Enzo Mazza, presidente FIMI;

Eugenio Prosperetti, Università degli Studi di Roma «La Sapienza»;

Giampaolo Colletti, presidente FEMI;

Matteo Mille, presidente BSA;

Carlo Blengino,

Nexa Center for Internet & Society; Paolo Nuti, presidente AIIP; Giordano Sangiorgi, presidente Mei;

Dino Bortolotto, presidente Assoprovider; Stefano Trumpy, presidente ISOC Italia;

Paolo Marzano, presidente Comitato consultivo permanente per il diritto d’autore

Alle ore 18 è previsto il dibattito con pubblico e media in sala e in collegamento. Alle 18.45 chiusura dei lavori.

L’evento sarà trasmesso in streaming a cura di FEMI.

L’intervento di Giordano Sangiorgi, patron del Mei, sarà centrato sulla
necessità di tutelare il diritto d’autore on line in modo preciso e
puntuale senza però minare in alcun modo la libertà di informazione e
inserendo nel nostro paese anche una licenza di tutela del diritto d’autore
come la Creative Commons che permette ai giovanik e agli esordienti di poter
essere tutelati senza dover pagare iscrizioni all’inizio della carriera così
come proporrà non la chiusura dei siti entro 48 ore di coloro che non
rispettano le norme del diritto d’autore ma solo ed esclusivamente
l’oscuramento delle parti relative a tale violazione.

Dall’altro segnalerà la necessità di intervenire in maniera forte e decisa, magari con una unica «federazione del diritti» italiana autorevole e competente capace di far
pagarae tutti i diritti a quei grandi siti multinazionali e colossi
internazionali della telefonia che hanno al centro del loro business la
diffusione di contenuti autoriali senza al momento pagarne fino in fondo
tutti i diritti, anche se è stato stabilito in sede europea e italiana il
diritto all’equo compenso e in Italia sono stati fatti diversi accordi che
però vanno migliorati e monitorati fino al singolo autore ed editore più
piccolo.

Più informazioni su