A Madonna dell’Albero un giardino intitolato al Generale Andrea Fussi

Cerimonia d'intitolazione sabato 20 settembre alle 10.30

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Sabato 20 settembre alle 10.30 a Madonna dell’Albero nell’area verde di via Fratelli Ballardini si svolgerà la cerimonia d’intitolazione “Giardino Generale Andrea Fussi, pilota dell’Aeronautica Militare”. Interverranno il Sindaco Fabrizio Matteucci, il Comandante 15° Stormo Colonnello Giuseppe Massimetti, il prefetto di Ravenna Fulvio Della Rocca, il presidente del Consiglio territoriale Antonio Mellini e i famigliari, tra cui il figlio Alberto, consigliere comunale.

L’evento sarà accompagnato dalla banda Città di Ravenna, dalle Associazioni d’arma, patriottiche e combattentistiche, il 15° Stormo, e dagli studenti e insegnanti delle scuole di Madonna dell’Albero.

“Il compito della toponomastica – afferma l’assessore Massimo Cameliani – è quello di ricordare anche le personalità locali che hanno avuto un ruolo importante nella comunità e a livello nazionale. Una di queste figure è stata proprio il “Generale di Ravenna”, poiché così veniva chiamato Andrea Fussi. In tanti lo ricordano ancora a Ravenna per le sue qualità umane e per le sue grandi doti professionali un ‘uomo ravennate del novecento’ che, attraverso l’intitolazione di questo parco pubblico ne verrà ricordato il merito anche dalle generazioni future della nostra città”.

Sulla figura del generale Andrea Fussi (Pievequinta (Forlì) 29-8-1920; Ravenna 19-10-1995)
In Aeronautica si dice, di un pilota per volare, che è nato con le ali. Andrea Fussi era uno di questi. A 17 anni conseguì il brevetto di pilota civile. Entrato in Accademia mise la sua prima barretta (S.Ten.) sulla divisa blu dell’Aeronautica Militale Italiana e dopo una carriera integerrima arrivò al grado di generale di squadra aerea. Di cultura scientifica notevole (lauree in Ingegneria, Ingegneria Aeronautica, Ingegneria Aerospaziale) collaborò  con il mitico professor Broglio all’ente spaziale italiano, di cui fu direttore nel 1976/77. Si distinse sempre nei simposi internazionali per la sua profonda conoscenza e progettualità della ricerca aerospaziale. Amava spesso tornare nella sua Ravenna, a incontrare gli amici e i conoscenti che lo poterono apprezzare anche per le sue adamantine qualità di uomo, per le quali tuttora in tanti in Romagna lo ricordano.
Come militare e pilota dell’Arma Azzurra fu un valente collaboratore nella soluzione di tanti delicati e complessi problemi concernenti i sistemi d’arma della nostra Aeronautica Militare, profondendo impegno esemplare presso lo Stato Maggiore a Roma. Ha chiuso le sue ali a Ravenna il 19 ottobre 1995. Per chi lo conobbe è rimasto un mito e tale in realtà era stato.

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